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Marino: “Questa Udinese deve fare ben più di 50 punti”

Secondo il dirigente, la squadra di Runjaic ha la qualità per chiudere bene la stagione, con aspettative che devono essere importanti. E dal prossimo campionato, competere per l'Europa
Monica Tosolini

Quali obiettivi deve porsi oggi l’Udinese in questo finale di stagione? E cosa riserva il futuro alla squadra e ai suoi protagonisti principali? Sono queste alcune delle domande alle quali ha risposto l’ex dirigente dell’Udinese Pierpaolo Marino nell’intervista esclusiva concessa a Telefriuli, nel corso della trasmissione ‘BianconeroXXL’.

Che campionato è quello attuale? “Un campionato che ora ha una classifica molto corta, tutto rimane aperto fino alla fine. Per lo scudetto vedo il Napoli più avanti rispetto all’Inter per il calendario favorevolissimo. Anche l’Atalanta può rientrare. L’inter ha un calendario difficile, la Champions e la Coppa Italia. Il calendario la può logorare“.

Udinese-Europa? Capitolo chiuso? “Credo che l’Udinese debba stare attenta a non sprecare quanto di buono è stato fatto. Io ricordo che due anni fa eravamo nella stessa posizione, con un punto in meno di adesso, ma alla fine mollammo completamente e arrivammo a 46 punti. Ma questa Udinese, che ha una rosa competitiva, da Europa, con i reparti tutti organizzati benissimo (manca solo qualità nei difensori esterni), avrebbe meritato già più punti. Ha fatto partite da grande squadra a Napoli, due settimane fa contro la Lazio“.

Cosa è mancato? “In quest’ultimo periodo ha fatto 6 partite perdendo solo due punti. E’ mancata prima di questa serie di partite. Ha avuto quel periodo in cui in 10 partite ha fatto una sola vittoria, lì è venuta meno. E’ mancata nella parte centrale del campionato“.

Quale obiettivo, adesso, nelle ultime nove partite? “Dico che se finisse undicesima non sarebbe bello, per la rosa costruita dalla società. Deve fare più di 50 punti. Mi auguro arrivi a 60. Ma il risultato minimo è ben oltre i 50 punti”.

Alexis Sanchez, un ritorno che è stato utile? Quanto? “E’ stata una fantastica ‘operazione simpatia’, cosa che serve per riportare i tifosi ai fasti di un recente passato e riaccogliere un calciatore che qui ha dato tanto. Ma dal punto di vista tecnico, Alexis non ha ancora dato quel contributo che poteva dare. Spero che possa dare il suo tocco finale al campionato dell’Udinese“.

Quanto pesa Thauvin? Lucca è cresciuto tanto, il suo futuro? “Se Thauvin avesse fatto quello che ha fatto quest’anno due anni fa, quando lo prendemmo per sostituire Deulofeu infortunato, avremmo fatto ben oltre i 46 punti. E’ un giocatore fantastico che manca anche a tante grandi squadre. Ai giornalisti di Napoli dico sempre che un Thauvin nel Napoli di quest’anno non avrebbe fatto rimpiangere Kvara. Quando manca lui, all’Udinese manca colui che disorienta le difese, apre gioco. E’ a livello di Deulofeu come qualità”.

Lucca da big? “Quando l’Udinese lo prese non ero convintissimo, soprattutto per quello che aveva fatto in Olanda. Ma l’Udinese ha fatto bene a prenderlo. Mi dicono che fa allenamenti integrativi per migliorarsi. Doveva migliorare nell’attacco alla profondità e nel gioco spalle alla porta. Se continuerà così sarà da grande squadra”

Per lui c’è già la fila: “A Napoli c’è molto interesse per Lucca come alternativa a Lukaku in futuro. Può essere un giocatore che nel Napoli potrebbe stare bene già adesso. Se il Napoli lo avesse avuto già quest’anno, avrebbe potuto giocare al posto di Lukaku quando era appannato. E’ da rosa di una squadra scudetto, non a caso Spalletti lo chiama. L’episodio di Lecce è una bambinata. A me è capitato con Iaquinta, anche se non così strano. Ma fa capire la voglia di arrivare che deve avere un giocatore. Penso che Runjaic abbia agito correttamente in quel contesto“.

Solet, grande colpo. Rimarrà in estate? “L’ho seguito nel Salisburgo, non pensavo che facesse qui quello che faceva in Austria. Era nel mirino del Lipsia: è stato bravissimo Vagheggi a portarlo qui. Spero giochi con continuità. E’ già attenzionato da grandi squadre, anche di Premier. Se arriverà una cifra importante, l’Udinese lo venderà. Ma avrà mercato più all’estero, per le richieste dell’Udinese. Potrebbe andare via, anche se magari Gino cercherà di trattenerlo, anche perchè c’è il problema che a volte sono i giocatori che vogliono andare via”.

Dei nuovi, chi l’ha colpita? “Atta, Ekkelenkamp in particolare: è moderno, ha qualità, fisicità, tecnica. Deve guadagnare continuità. Va tenuto ancora un anno e poi esploderà. Atta è un giocatore in prospettiva, da sogno“.

Runjaic? Quanti meriti ha? Si può aprire un ciclo con lui? “Non lo conosco. Ho cercato di interpretare il gioco che fa. Fino a quando non ha adottato la linea a 4, ho pensato che non avesse un progetto consono alla varietà e alla qualità dell’Udinese. Ha fatto bene da Napoli in poi, ma deve riconfermarsi. Sottil era partito bene, ma l’anno dopo non si confermò. Il suo è stato un inserimento easy”.

Questa è l’Udinese di Gino Pozzo? “Assolutamente sì. Nei miei ultimi 4 anni Gino era venuto pochissimo a Udine. Ora è presente e si vede. Lui è un valore aggiunto dell’Udinese: ha esperienza, capacità, carisma. E’ sicuramente l’Udinese di Gino Pozzo”.

Si può tornare a sognare l’Europa? “Si può lottare per l’Europa, già dall’anno prossimo. Non da questo, ci vorrebbe un miracolo. Se si riparte con continuità, il prossimo può essere l’anno per lottare per l’Europa”.

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