Pietro Leonardi ricorda con nostalgia ed emozione il suo passato in bianconero, la conquista del primo preliminare di Champions con Spalletti, le difficoltà vissute con Cosmi e poi di nuovo i momenti esaltanti nelle prime due stagioni di Pasquale Marino. Non ha mai smesso di seguire l’Udinese e la squadra vista contro la Lazio lo ha convinto e, in esclusiva a udineseblog.it, dice che “se il buongiorno si vede dal mattino, penso proprio che l’Udinese potrebbe essere una bella sorpresa in questa serie A“.
Dal dopo Guidolin sono state annate di sofferenza, culminate con quella retrocessione evitata all’ultima giornata lo scorso campionato: “Le annate con Guidolin sono state eccellenti, poi l’Udinese si è modificata un po’, si sono vissute stagioni difficili, di sofferenza. Ma la serie A italiana è così per le squadre con un determinato potenziale. Bisogna però sottolineare la continuità e la perseveranza dei Pozzo che hanno garantito i 30 anni consecutivi in serie A“.
Si è voluto un cambiamento radicale, ora. Come lo giudica? “Visto l’ultima partita, in cui ha meritatamente raggiunto un successo importantissimo, direi che la squadra fa ben sperare e mi auguro possa di nuovo ottenere le soddisfazioni che questa piazza e la famiglia Pozzo meritano“.
Il Paron sogna sempre l’Europa. Irraggiungibile? “Come ho detto, se il buon giorno si vede dal mattino, è giusto pensarci. Con la Lazio ho visto una partita molto buona, approcciata nel modo giusto, attaccando alti, senza far respirare l’avversario. Si è visto che anche a livello di condizione la squadra sta bene, ha concesso giocate di qualità: un bel mix. Ora bisogna solo trovare continuità“.
E’ stato scelto Runjaic alla guida. La convince la scelta di un allenatore straniero? “Già con la Lazio ha dimostrato buone cose. E poi nel calcio non c’è bisogno del traduttore. L’Udinese deve fare questo genere di partite, va bene così. Io mi auguro che quel di più che serve arrivi dal Nino, che dovrà continuare a meravigliarci”.
Importante, quindi, il suo ritorno per questa squadra? “Credo che potrà dare molto a questo gruppo. Lui è praticamente nato e cresciuto qui, sa tutto. Il suo ritorno ha senso, è tornato a casa. E poi, l’immagine del suo ritorno qui è una di quelle che in questo calcio iniziano a mancare“.
Thauvin leader. Le piace? “Ha grande qualità il francese, è sotto gli occhi di tutti. Ma a me contro la Lazio è piaciuto molto anche Payero. Bravo anche Lucca, che fa reparto. Ma sottolineerei l’atteggiamento aggressivo, la corsa, l’attenzione della squadra e in particolare della difesa“.
Il ritorno di Inler? “Ho di lui un ricordo meraviglioso come persona e come calciatore. E’ eccezionale, ha grande professionalità e sa trasmetterla. Oltre alla grande abnegazione. E anche a livello umano, sa trasmettere emozioni. Per quanto riguarda l’aspetto dirigenziale, direi che l’Udinese è top con lui e Nani. Per questo mi sento di invitare i tifosi a stare sempre vicino alla squadra: 30 anni di fila in serie A sono qualcosa di eccezionale“.
Che stagione sarà? “Se si darà continuità a quanto fatto vedere con la Lazio, se ci sarà sempre questo spirito di sacrificio e di lotta, penso che con la qualità dei vari Thauvin e del Nino l’Udinese potrebbe essere davvero una bella sorpresa“.
Leonardi: l’Udinese potrebbe essere la sorpresa di questa serie A
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