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Larini: “Udinese a Cremona è mancata la concretezza”

Allo Zini a seguire Cremonese-Udinese c'era anche l'ex Ds bianconero Fabrizio Larini, ultimo Ds che a Udine ha vissuto un ciclo vincente, quello di Guidolin. L'Udinese di oggi è altra cosa, e lo spiega bene a udineseblog.it commentando la pres...
Monica Tosolini

Allo Zini a seguire Cremonese-Udinese c’era anche l’ex Ds bianconero Fabrizio Larini, ultimo Ds che a Udine ha vissuto un ciclo vincente, quello di Guidolin. L’Udinese di oggi è altra cosa, e lo spiega bene a udineseblog.it commentando la prestazione della squadra di Sottil contro quella di Alvini: “L’Udinese ha dimostrato di essere potenzialmente forte, ma ha sbagliato nell’interpretazione della partita. Dai primi minuti si è visto che non c’era storia, la differenza in quanto a tasso qualitativo era marcata. Ma poi l’Udinese si è messa a giocare con leziosità: se vuoi vincere, vai in porta dritto con il pallone. Non lo hanno fatto”.

Prova di maturità fallita? “Direi di sì. Manca maturità, secondo quanto visto ieri. Se hai un potenziale del genere, devi arrivare a certi obiettivi, quindi essere concreto, altrimenti gare come quella di ieri rischi di perderle. Le partite bisogna chiuderle subito quando c’è una differenza notevole di valori tecnici. La Cremonese è una squadra che lotta fino alla fine e la classifica è bugiarda: finora ha sbagliato una sola partita, quella con la Lazio”.

Udinese ridimensionata? “In realtà l’Udinese ha confermato di poter ambire a certe posizioni, ma deve acquisire la mentalità di essere più concreta”.

A livello qualitativo, la ritiene superiore alla squadra dello scorso anno? “Sì, perchè ha acquisito maggiore consapevolezza e i giovani stanno migliorando, vedi Samardzic”.

L’Europa deve sempre essere l’obiettivo? “Può arrivarci con la giusta mentalità. Poi dipende dal proseguio”.

E pensare che ad un certo punto si è sentito parlare anche di scudetto: “Un termine esagerato per questa squadra. Quella di Guidolin del 2011/12, arrivata terza, era una squadra forte, che poteva ambire anche ad un simile traguardo”.

Di questa Udinese, chi le piace di più? “Apprezzo la grande maturazione di Walace: è cresciuto molto rispetto a quando è arrivato. Mi piace Samardzic, talento in rampa di lancio. E dei nuovi Bijol: mi ha impressionato per struttura e attenzione”.

Anticipiamo il mercato: Walace è sempre nel mirino del Flamengo. Oggi quanto vale? “Non lo so, dipende anche da chi lo chiede. In Brasile arriverebbero ad una cifra, in Spagna ad una superiore”.

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