Mancano più di 48 ore alla delicata sfida salvezza tra Udinese e Lecce e mister Andrea Sottil ha preferito anticipare ad oggi l’analisi dei temi del match. In conferenza stampa spiega: “Le voci extracampo? Ne abbiamo preso atto. Il calcio è un bellissimo sport, non ci hanno disturbato, siamo concentrati su cose per noi più importanti. C’era qualche acciacco, come sempre, ma alla fine sono rientrati tutti. Veniamo da una settimana di lavoro serena, con grande concentrazione in cui saremo più pronti”.
Troppe critiche all’Udinese? “Sono una persona molto equilibrata che sa riconoscere gli errori, mi ritengo molto obiettivo. Tutti sappiamo e vogliamo conquistare la vittoria, ma l’ho già detto che si possono incontrare periodi di difficoltà, ma non ci vedo tutta questa catastrofe che ci viene dipinta. Si vuol solo vedere il male, il peggio e non quello che si fa di buono. Ma è vero che dobbiamo risalire la classifica, invertire la rotta”.
Sosta servita? “Parzialmente. Ci sono giocatori che vanno in Nazionale ma là non giocano e per noi non è un bene. E poi ci sono da gestire gli infortunati. La sosta è stata ottima per buona parte della rosa, e per altri la prima settimana è stata utile per recuperare, con allenamenti differenziati per cercare di essere attivi in questa settimana. La sosta è servita ad alzare l’intensità fisica di alcuni e perfezionare sistemi di gioco. Per confrontarsi, per avere dialogo, approfondire l’aspetto mentale, che è importante. Ritrovare serenità, autostima.. questa cosa l’ho vista. Ho visto un gruppo determinato, con il piglio che piace a me”.
In cosa cambierà l’Udinese? “A Empoli è stata dipinta come disastrosa, io non l’ho vista così. I ragazzi fino alla fine hanno cercato di fare tutto quello che potevano. E’ tra di loro che deve scattare la voglia di cambiare marcia, questa l’ho vista. Spero a questo punto in uno stadio pieno, aggregativo, che spinga la squadra. Ho cercato di tenere sempre serena la squadra. E pensare solo a ciò che serve per vincere lunedì, giocare bene. Lasciare tutto quello che è fuori dal campo a me, mi prendo io le responsabilità, questo è il mio mestiere. Sono sicuro che i tifosi faranno un grande tifo, mi auguro siano a sostegno di questi ragazzi”.
Qualche cambio tattico non lo ha mai previsto? “L’aspetto mentale è sicuramente il più importante, va debellata la paura, prima ancora di discutere di sistemi di gioco. Se entri in campo con un macigno sulla testa, anche le cose più semplici possono non riuscire. Lo si vede anche nei grandi campioni. Ho lavorato molto su questa, cercando di portare la squadra a ritrovare la gioia di giocare a calcio. Questa è l’essenza che bisogna ritrovare. Ovvio che però i calciatori non sono tutti uguali, ma dobbiamo sforzarci tutti di essere più sereni soprattutto quando abbiamo la palla. Il discorso dei trequartisti? Abbiamo dei quinti che sono ottimi giocatori e non è giusto fare paragoni con l’anno scorso. Sappiano che Pereyra può giocare ovunque benissimo. I due trequartisti dietro la punta? Pereyra quando faceva il quinto finiva poi in area a fare gol. Ad esempio. Non è una questione di modulo, ma di ritrovare la spregiudicatezza di giocare a calcio. Non è una questione di cambiare modulo”.
Il Lecce: che avversario è? “In Italia partite semplici non ce ne sono. Il Lecce è una signora squadra, ha transizioni veloci, centrocampisti che sanno accompagnare, terzini che spingono. Ci sarà da correre tanto e bene, quando hanno la palla loro. Ho preparato la gara come sempre, conosciamo i loro punti di forza, dobbiamo essere bravi nella collettività. Abbiamo la qualità per far male al Lecce”.
Aggiornamenti dall’infermeria? “Davis e Masina stanno continuando il percorso di reintegro in squadra, credo che il rientro sarà per la prossima settimana. Con loro dobbiamo navigare a vista. Stanno volgendo bene il recupero. Semedo è più indietro. Ehizibue sta continuando il percorso è vicino al rientro in squadra. Davis ha bisogno di due mesi: tenete presente che dopo un mese di vacanza, un giocatore ha bisogno di almeno sei settimane per ritrovare la condizione. Quindi quando uno rientra in gruppo, poi ha bisogno di un mese per tornare in campo”.
Lovric: dopodomani dall’inizio? “E’ un giocatore importante. Devo valutare, ci sono delle situazioni che più di altre volte devo valutare. Quella di lunedì è una partita molto importante, devo fare delle valutazione molto serena”.
Gino Pozzo cosa ha detto alla squadra? “I rumor parlano di situazione disastrosa, ma è tutto il contrario. Gino Pozzo è venuto qui un po’ di giorni a confrontarsi con la squadra, segnale di una proprietà presente, che capisce il momento e che sa che si superano restando insieme. Gianpaolo è sempre qui, come i direttori. Siamo uniti e compattati, consci che gli unici che ci possono aiutare siamo noi”.