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Runjaic: “Esordio importante davanti al nostro pubblico”

Il mister alla vigilia della sfida di Coppa Italia con l'Avellino
Monica Tosolini

Primo prepartita ufficiale per Mister Kosta Runjaic, domani all’esordio in Coppa Italia. Alla vigilia del match, in conferenza stampa, il tecnico bianconero si esprime così: “Sono emozionato per questo esordio, in casa, davanti al nostro pubblico. Sarà una partita molto importante per me e per la squadra. Ma finalmente si comincia con le partite ufficiali”.
Squadra ancora in rodaggio. La formazione sarà simile a quella vista contro l’Al Hilal? “Abbiamo ancora una seduta di allenamento, le mie decisioni finali sui titolari ci saranno domani dopo il pranzo. Molti giocatori sono arrivati tardi, quindi partiranno dalla panchina”.
Kristensen come sta? “Sfortunatamente non è ancora disponibile, sta facendo progressi, ma è ancora a rischio per problemi muscolari, non ci sarà nemmeno in panchina”.
Punta alla vittoria, immaginiamo. Quali sono i concetti di gioco che vorrà già vedere? E’ soddisfatto degli equilibri nella fase di transizione? “Lavoriamo assieme da alcune settimane, abbiamo cambiato il modo di giocare ma penso che ho avuto una buona reazione dalla squadra nel gioco da dietro, nell’aggressività. Nelle amichevoli ho visto qualcosa di quanto stiamo provando, quindi per il momento sono soddisfatto del processo di apprendimento e dell’atteggiamento. Ma non siamo alla fine del processo, anzi, all’inizio. Sicuramente le partite ufficiali ci daranno i primi feedback. L’idea è tenere meglio la palla, gestirla meglio. L’idea generale è di evitare transizioni, ma se giochi solo sulla seconda palla ne concedi di più. Dobbiamo migliorare su quelle difensive, abbiamo fatto alcuni errori. Ma credo che domani vedremo giocatori coraggiosi, una Udinese forte davanti ai suoi tifosi. Ricordo che l’Al Hilal è una squadra forte, per noi è stato un buon test. Li abbiamo affrontati bene”.
In attacco tante soluzioni. Thauvin e Samardzic la coppia migliore dietro: due mancini. E’ una opzione averne due dietro la punta? “Vedremo cosa porta il futuro. Dopo i primi test i feedback sono stati attendibili. Chiaro che potremo modificare qualcosa. Ma due giocatori sulla trequarti penso siano ideali per questa squadra. Questo sistema permette anche di essere flessibile in fase difensiva. I correttivi potranno essere integrati”.
Soddisfatto di Samardzic nel centro sinistra da trequartista? “Sì. Lazar ha iniziato alcune settimane dopo, dobbiamo lavorare di più sui dettagli. E’ un giocatore straordinario, può giocare da entrambi i lati. Fa continui progressi in allenamenti. E’ giovane, deve imparare molto ancora”.
Oltre a Kristensen, ci sono giocatori esclusi dalla gara di domani? “Bella domanda. All’inizio erano in molti acciaccati. Al momento abbiamo una buona squadra, non li porterò tutti in panchina”.
I nuovi sono arrivati da poco, ma sono stati scelti da lei. Chi è già pronto? “Ekkelenkamp ha già giocato una gara. Conosco bene Jesper, ha giocato due gare. Bisogna anche capire i compagni, essere inseriti, connessi. Domani Karlstrom sarà sicuramente in panchina, Ekkelenkamp no”.
Se arriverà Sanchez, sarà contento? “E’ un giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero allenare, io anche. Ora non è dell’Udinese. Io ora sono focalizzato solo sulla squadra corrente. Non ascolto le voci”.
Quanto disturbano i rumour di mercato? “Ogni anno è lo stesso, non solo per me. Chiaro che saremo più tranquilli quando finirà. Ci preoccupiamo solo delle cose importanti, che ci riguardano direttamente. Non su quelle che per noi non sono importanti”.
Karlstrom cosa può dare? “Personalità, ne ha in campo. Molto bravo in entrambe le fasi. Può essere il collegamento tra fase offensiva e difensiva. Corre molto, è fisico ma anche tecnico. Può fare passaggi chiave. Darà tanto equilibrio in mediana. E’ uno di quelli che davvero volevano venire qui, avere l’opportunità di giocare all’Udinese”.
Ekkelenkamp dove giocherà? “Può giocare in molte posizioni. E’ molto fisico e disciplinato, può migliorare. Buon corridore, scuola Ajax, quindi bravo con la palla tra i piedi. Vedremo dove impiegarlo. E’ molto importante averlo a disposizione. Innalza il livello della competizione anche in allenamento e questo è molto importante per il tecnico”.
Dei giovani, c’è qualcuno pronto per la prima squadra? “E’ molto giovane, il più giovane. Mi ha impressionato per fisicità, gioca bene, non sente pressione, ma è molto giovane, non lo sovraccarichiamo di responsabilità. Ha giocato molti minuti in pre season. Voglio lavorare con lui. Nel prossimo futuro vedremo. L’Udinese ne ha anche altri bravi. Tocca a loro dimostrare. Dobbiamo avere pazienza, lavorare, abbiamo tempo. Inler mi aiuta molto in questo, anche nelle valutazioni dall’esterno del campo. Parliamo molto del loro sviluppo. Vedremo presto cosa è meglio per loro”.
Iker Bravo: dove si può esprimere al meglio? “Può giocare 9 o 10 allo stesso modo. E’ bravo con la palla, è un giocatore pericoloso per gli avversari, sono felice di averlo qui e anche lui è felice di essere qui. L’ho seguito agli Europei: lo aiuterò a vincere i livelli che sono nelle sue corde”.


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