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Nani: “Un privilegio lavorare con i Pozzo”

Presentati oggi allo stadio 'Friuli' Gianluca Nani e Gokhan Inler
Monica Tosolini

Giornata di presentazioni oggi in casa Udinese. I primi ad essere introdotti sono i due nuovi dirigenti, Gianluca Nani e Gokhan Inler. Il primo si dividerà tra il Watford e l’Udinese, il secondo prende il posto di Federico Balzaretti.

Il Dg Franco Collavino ringrazia innanzitutto Federico Balzaretti e spiega la necessità di svoltare. Gianluca Nani sarà Group Tecnichal Director, un ruolo innovativo che andrà ad inaugurare una strategia tra Udinese e Watford. Sarà Dt a tutto tondo di entrambe le società e punto di riferimento del mercato dell’Udinese e per i giornalisti. Farà anche da guida a Gokhan Inler, nuovo responsabile dell’area tecnica. Collavino dice che “sa bene cosa significa indossare la maglia bianconera” e ricorda il suo curriculum da calciatore. Gli sarà chiesto di essere di esempio per i calciatori che vengono da culture diverse e devono integrarsi in breve tempo qui. Ha grande carisma, gli si chiede di portare mentalità e disciplina.

Gianluca Nani, quindi, si presenta: “Ringrazio i Pozzo per la fiducia che mi ha confermato nel corso degli anni. E’ un privilegio lavorare per loro”.

Gokhan esordisce con un “Mandi a dut, soi tornat. Ringrazio tutti quelli che mi hanno sostenuto negli ultimi anni. Non è da ieri che stiamo parlando del mio ruolo. A 40 anni ho stabilito un grande obiettivo professionale, giocando fino ad ora. Qui sono cresciuto e sono orgoglioso di tornare. Sono qui non per portare carte, ma per dimostrare ai ragazzi. Se hanno bisogno, sono a loro disposizione. So come funziona lo spogliatoio: sono pronto, anche a crescere”.

A Gokhan viene chiesto cosa si aspetta da questa nuova avventura: “Le aspettative sono alte, tornare qui è importante, come la fiducia che la famiglia ha nei miei confronti. So che devo fare bene, con la giusta mentalità: non devo più essere giocatore, ma aiutare da fuori.”

A Nani viene chiesto del nuovo progetto: si continua a puntare sui talenti? “Continueremo a cercare i talenti nei vari angoli del mondo, sviluppare il loro potenziale per prenderne i benefici tecnici e economici. L’Udinese è un modello anche studiato all’estero: il lavoro vero non è trovare il calciatore, ma viene dopo, quando lo devi inserire”.

Ancora a Nani: Deulofeu, Pereyra e Thauvin, quale futuro? “Di Thauvin siamo contentissimi, rimarrà con noi, anche se bisogna fare attenzione al mercato. Non vogliamo cederlo, ma se arriveranno offerte irrinunciabili… Deulofeu lo stiamo aspettando, quando sarà disponibile riprenderemo un percorso insieme. Pereyra vedremo, parleremo con lui e con l’allenatore”.

A Gokhan: Quante lingue parli? “Cinque o sei. La comunicazione è importante, posso esprimermi in vari modi”.

A Nani: quale sarà precisamente il suo ruolo? Come si gestiscono due squadre contemporaneamente? E Lucca, rimarrà? “Per quanto riguarda le squadre, chiedo consiglio a te che scrivi per tre squadre. Io farò base a Londra, dove continuerò il lavoro con il Watford per puntare alla promozione. Fare mercato facilita la sinergia tra i club, lo vedo come maggiore opportunità. Avere una visione d’assieme è un vantaggio sia per l’Udinese che per il Watford: cercheremo di sfruttare questo vantaggio. Lucca è un calciatore che abbiamo intenzione di tenere. Poi nel mercato succede di tutto. E’ un asset importante per il nostro club”.

A Nani, ancora: quanto è cambiato il mercato in entrata? “L’Udinese ha iniziato prima, per questo è più brava delle altre”.

A Gokhan: vedi una Udinese diversa a quando eri qui? “Sì, vedo cose diverse. Molti miglioramenti strutturali. I ragazzi che entrano qua devono sapere che popolo c’è qui. Bisogna crescere e migliorare. Ci sono tante possibilità, i ragazzi devono spingere al massimo. Io con altre società non avevo tutto questo, qui c’è. I giocatori devono pensare a giocare”.

A Nani: qui c’è una proprietà presente. Come lavora con Gino Pozzo? “Considero questo un master all’università e non lo dico per piaggeria. E’ una grande opportunità. Questo confronto ci arricchisce. Io dico sempre quello che penso. Un rapporto franco con una persona intelligente è costruttivo per il club con cui lavori. Si prende sempre la decisione migliore per il club. L’anno scorso la stagione ha creato patemi d’animo, ma la squadra non era fatta male. Poi è successo di tutto, lo si è visto con il Sassuolo. Siamo in A, questo è un punto da cui ripartire”.

A Nani: mercato di continuità o rivoluzionario? “Cerchiamo sempre di migliorare la rosa a disposizione. Non abbiamo intenzione di rivoluzionare ma di migliorare, per un calcio “.

A Collavino: Pinzi, il suo futuro? “Intendo ringraziarlo per l’apporto dato, anche con Cannavaro. Noi stiamo ricostruendo un’area tecnica, a 360 gradi. In questo momento non abbiamo la necessità di continuare il rapporto con Pinzi per verificare le esigenze che avremo nei prossimi giorni. Verificheremo nei prossimi giorni e decideremo con l’allenatore”.

A Nani: Sanchez, una suggestione o c’è un fondo di verità? “E’ un grande giocatore che ha fatto la storia dell’Udinese. Non lo abbiamo ancora preso in considerazione. Ci confronteremo con il mister, è prematuro dire chi viene e chi no”.

A Inler: da Ds che sfide ti aspetti? “Totò quando sono arrivato ha fatto quel ruolo di leader. Il calcio è cambiato, ci sono tanti giovani. Io starò dietro a loro ogni giorno. Con questi ragazzi, se hai già tutto non puoi lamentarti, devi lavorare. Chi non dà il massimo non merita di giocare. Poi è il mister che decide chi gioca e chi no. Io supporterò”.

A Nani: la volontà di far crescere i giovani. C’è? “Non è un progetto che è miseramente fallito, ma che continua. Mantenere la categoria è una base importantissima. Vogliamo evitare una annata come l’ultima. Puntiamo tutto sul talento. Il mantra è la ricerca del talento”.

A Gokhan: sarai molto esigente con questi ragazzi? Hai consigliato qualche giovane turco o svizzero? “Turco ora è difficile. Ci sono profili, perchè no? Ma decide la società. Un turco qui non c’è mai stato. Svizzeri sì, ci sono tanti talenti che già giocano in serie A e B. Adesso è importante parlare anche di questi giocatori, con una mentalità che si addice a quella dell’Udinese”.

A Inler: da due o tre anni parlavi con l’Udinese? “Sì, poi di fatto non ho mai interrotto i contatti. Da due o tre anni si parlava di un futuro assieme. Con Gino abbiamo parlato molto nei primi anni della mia carriera. Sono grato per questa opportunità, darò il massimo”.

A Nani: c’è un reparto che va maggiormente rinforzato? “Cercheremo di intervenire in tutti i reparti, ma abbiamo le idee chiare su dove. Non vogliamo mettere ansie ai calciatori. Questa è già una buona squadra, cercheremo di migliorarla nei settori che riteniamo più bisognosi”.

A Gokhan: Il ruolo si è sdoppiato. La cosa più importante è far capire ai giocatori dove sono arrivati? “Si deve lavorare molto anche mentalmente. Già conosco l’ambiente, i tifosi sono sempre stati vicini. Bisogna essere una famiglia. Poi se vuoi la grande squadra, devi giocare bene qui. Loro possono confrontarsi con me ogni giorno. Le pressioni esterne sono molto importanti, io sono qui per aiutarli. E loro pensare a vincere”.

A Nani: Pafundi. Che intenzioni avete? “Lui è in prestito fino a dicembre. Il club ha un diritto di riscatto molto importante. E’ presto per definirlo. Noi lo consideriamo un grande calciatore.Vediamo che succede da qui a dicembre”.

A Inler: quando sei andato via, la gente si è risentito per come ti sei presentato là. Vuoi chiarire? “Mi aspettavo questa domanda. Io non ho mai voluto mancare di rispetto a loro. Sulla maschera posso dire che conoscete De Laurentiis, a lui piace lo show. Io appena arrivato mi dice ti voglio presentare così, io sono rimasto scioccato. Per l’esultanza: avevo letto un paio di giorni prima della partita con il Napoli che i giornalisti avevano scritto che non ero un giocatore di alto livello. Ci sono rimasto male, ho provato rabbia. Ho fatto una grande gara, non ho esultato ma sono esploso dentro perchè ho fatto vedere che valgo qualcosa. Io amo questi tifosi, sono tornato e voglio tornare con loro. Dobbiamo aiutare tutti la squadra”.



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