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Gotti: bisogna fare punti, non chiacchiere

Mister Luca Gotti alla vigilia di Brescia-Udinese affronta i temi della gara in conferenza stampa.
Monica Tosolini

Mister Luca Gotti alla vigilia di Brescia-Udinese affronta i temi della gara in conferenza stampa. “Veniamo da tre sconfitte diverse, erano tre partite diverse. Non c’è una causa unica, rimane il fatto che sono tre sconfitte e abbiamo l’esigenza di tornare a fare punti, di muovere la classifica. Non bisogna fare chiacchiere, bisogna fare fatti”.

Il Brescia ha cambiato panchina. Cosa si aspetta dal Brescia di Lopez? “Una partita importante come tutte le altre la facciamo diventare più importante in relazione alle tre sconfitte che l’hanno preceduta, quindi diventa di nuovo uno spartiacque per capire se la squadra può guardare avanti vedendo il sole. Il Brescia ha tante partite da ‘vita o morte’. All’andata ci hanno messo in difficoltà perchè è stata una partita sporca, l’Udinese non è riuscita a esprimere le sue qualità. La presenza di Balotelli è un punto di domanda, lui è determinante. Conosco bene Diego, non avrà avuto il tempo di incidere sul sistema di gioco, sui singoli e la sua mano non si potrà già vedere, ma lui dà unità d’intenti, tira fuori doti caratteriali da tutto il gruppo”.

Nuytinck come sta? “E’ pienamente recuperato, così come prima della gara con l’Inter. C’era stato un allarme in relazione al fastidio che ha avuto in allenamento. Si è allenato con noi senza grossi problemi”.

Le difficoltà in attacco: per risolvere il problema, De Paul può fare la mezzapunta? “Può essere. Il fatto che noi si faccia pochi gol non è solo in relazione alla qualità degli attaccanti. Credo che una squadra equilibrata si crea delle situazioni che diano maggiore soddisfazione di quanta ne abbiamo ora. Io devo garantire gli equilibri nelle due fasi di gioco. Noi creiamo abbastanza, non è spostando i giocatori in campo che possiamo migliorare, ma non dobbiamo dimenticare che una squadra di calcio deve essere estremamente equilibrata. Vedi il Verona”.

Ekong come sta? “E’ pienamente recuperato. Ancora non riesco a trasformare in realtà il desiderio che ho di trasformare in titolari il maggior numero di giocatori. A me piacerebbe riuscire ad arruolarli il più possibile. Conosco bene De Maio, mi scocciava farlo star fuori e l’ho rimesso dentro la volta scorsa”.

Bisogna attendersi qualcosa di più dal centrocampo: “Sono d’accordo”.

Perchè ha detto che vorrebbe 16 titolari e ancora non li può avere? “Per il momento di crescita del gruppo. Non siamo nella condizione di mantenere gli stessi equibri”.

Che partita si aspetta? Più simile a Milano o Parma? “Molto più simile a Parma, nei contenuti”.

Tre vittorie di fila e poi tre sconfitte: “Tutti vediamo delle potenzialità, capisco che molti lo comprendono, ma questo rimangono chiacchiere se non lo tramutiamo in punti. Bene che ci siamo allontanati dalla zona calda”.

La rosa è a posto così? “A parte Prodl che dovremo aspettare più a lungo, ci saranno tutti gli effettivi. Ci sono delle alternative, noi possiamo andare in crisi se ci sono delle defezioni nello stesso ruolo, cosa che nel calcio succede”.

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