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Cioffi: “Fraintese le mie parole sui tifosi. I fischi dimostrano amore per la squadra”

Il tecnico bianconero ha analizzato i temi del prossimo impegno al 'Friuli'
Monica Tosolini

Vigilia di Udinese-Torino. Mister Cioffi in conferenza stampa inizia tornando sul successo dell’Olimpico: “Il successo ha dato energia, positività. Abbiamo affrontato una settimana corta, sono fiducioso, i ragazzi hanno risposto presente dal primo giorno”.

Bijol, come sta? “E’ stato fuori quasi 4 mesi, questa è stata la terza settimana piena, gli ho già dato minutaggio, è un giocatore su cui faccio affidamento. Lui e Lautaro Giannetti hanno caratteristiche diverse ma sono anche simili, forse possono coesistere”.

Le dichiarazioni post partita hanno irritato i tifosi. Vuole spiegarle? “Le mie parole sono state strumentalizzate e mal interpretate. Non ho parlato di pressione di tifosi, il pubblico friulano è un pubblico ‘all’inglese’, ci supporta semprenoi lavoriamo per dare gioie a loro. Se ci fischiano, è giusto accettare i fischi. Siccome i tifosi pagano tutti il biglietto, lavoriamo per la società ma giochiamo per la loro gioia, è giusto che fischino se facciamo male. Ho anche sottolineato che, se parliamo di pressione, probabilmente sono io a trasmetterne troppa ai ragazzi. Dai tifosi mi aspetto amore, e l’amore porta anche ai fischi se la squadra delude, proprio perché è amore. Sono convinto però che domani li faremo gioire”.

Lei ha anche detto che un clima di amore e supporto ci sarebbe di aiuto. Domani cosa si aspetta? “Mi aspetto amore e questo significa che se la squadra delude, ha i fischi, perchè questo è amore”.

Tanti cartellini rossi, Udinese seconda in questa classifica: “Ci sono cartellini e cartellini, quello di Nehuen è tattico e non fa male, Ci sono quelli di ingenuità, di Kristensen e Festy. Sono numeri che vanno letti, ma non voglio dare peso all’argomento. Penso che nelle ultime tre partite sia anche un fatto di coincidenze”.

Coesistenza Pereyra-Samardzic: fanno fatica a giocare assieme? “Giocano a calcio e parlano la stessa lingua, ma ho avuto il dubbio forte contro la Lazio tra Payero e Samardzic. Ma non escludo che sia una convivenza che potremo avere presto”.

Thauvin, sempre più leader? “E’ estremamente intelligente, io l’ho messo in panchina non si è mai lamentato ed è sempre andato forte. Mi ha chiesto spiegazioni in maniera educata, è sempre stato umile”.

Il Torino: Masina lì ha trovato spazio. Una notizia positiva? Come metterlo in difficoltà? “Spero che non giochi, perchè sta bene. Sono contento per lui, sta raccogliendo quello che ha seminato. Mi aspetto dal Torino una partita aggressiva e sfrontata, dovremo esserlo più di loro”.

Torino in crisi? “No, ho visto ottime prestazioni, mi aspetto che vengano qui per portare a casa bottino pieno”.

I cartellini sono un segnale che i punti non si regalano più nel finale? “Sì, ma abbiamo bypassato il concetto dei gol concessi negli ultimi minuti. C’è coscienza della volontà di risultato che c’era sempre ma non traspariva”.

Zarraga: ballottaggio con Walace? “Walace è il titolare, Oier è un grande professionista, contro la Lazio ha raccolto i frutti di sei mesi di lavoro, non ho mai avuto dubbi su di lui, ha il massimo rispetto di tutti”.

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