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Cannavaro: “Non dobbiamo abbassare la guardia”

Il tecnico bianconero ammette che ci sono ancora aspetti sui quali lavorare, ma quello di oggi rappresenta un grosso passo avanti
Monica Tosolini

Euforia in casa Udinese per la fondamentale vittoria al Via del Mare. Mister Cannavaro, però, riflette anche su alcuni aspetti e invita a pensare alle prossime gare. A Dazn il tecnico analizza così la serata: “Nei primi 15 minuti c’è stata un po’ di sofferenza, quando sono arrivato era evidente che il gruppo fosse preoccupato e sfiduciato. Ci sono tante situazioni da gestire, molti calciatori sono rientrati da poco e, nell’arco di una gara, si devono fare una serie di valutazioni. Oggi, però, ho visto dei passi avanti. Percepisco che il gruppo ha ancora paura, ma dal ventesimo in poi ho notato nei ragazzi la voglia di guadagnare campo, di palleggiare, di portare palla, di arrivare in porta attraverso la costruzione. Il gol del vantaggio nasce da una delle tante cose che proviamo e riproviamo in allenamento. Adesso non dobbiamo abbassare la guardia, le guerre si vincono sempre alla fine. Ribadisco: ci sono molti aspetti sui quali dobbiamo crescere, quando non ragioniamo e non pensiamo provo un senso di fastidio”.
Non è ancora fatta, è chiaro. Massima concentrazione dovrà esserci anche nelle prossime gare: “Voglio che, dopo la festa in campo, si salga sull’aereo pensando esclusivamente alla partita che verrà. Lucca? Anche lui ha attraversato un momento difficile, sto mettendo a sua disposizione la mia esperienza per spiegargli quali movimenti possano dare maggiormente fastidio alle difese avversarie. Sbloccarsi lo aiuterà a vivere meglio le prossime due settimane, se segni su un’azione studiata si innalza il livello di autostima. Non abbiamo risolto tutti i problemi, ma il tempo per incidere non è stato tanto e conta aver mosso la classifica. Ora due scontri diretti nei quali è necessario che tutti siano maggiormente propositivi. Se ci mettiamo dietro la linea della palla rischiamo di fare fatica, Empoli e Frosinone ti saltano addosso e tatticamente sarà opportuna una gestione differente”.

In sala stampa, poi: “

“Sono partite dove devi cercare di stare tranquillo, devi lasciar fuori la paura, te la vai a giocare con la consapevolezza di avere armi importanti, giocatori che stanno trovando fiducia e condizione. La cosa più difficile da quando sono arrivato è stata la condizione, molti giocatori sono rientrati da lunghi infortuni. Stanno facendo tutti uno sforzo incredibile e non possiamo mollare adesso. Da quando sono arrivato questa squadra ha momenti di paura, momenti difficili, a volte commettiamo degli errori che non si capiscono. Da quando sono arrivato sto cercando di far capire che bisogna ragionare. Oggi abbiamo vinto una battaglia, la prossima è ancora più difficile, affronteremo una squadra e un allenatore che partite così ne hanno giocate tantissime. Giocare in casa non deve farci illudere. Poi c’è l’ultima in casa a Frosinone, da quando sono arrivato ci sono stati solo momenti intensi”.
Per l’Udinese un importante balzo in classifica: “Il fatto di giocare dopo per tanti può essere un vantaggio, visto come è andata ieri su di noi è aumentata la pressione. A inizio partita ho visto i ragazzi tesi. Abbiamo incontrato delle difficoltà, il Lecce è partito forte, ha dei giocatori che erano tranquilli. Abbiamo sofferto e poi siamo venuti fuori. Ma le partite sono così. Alla fine le motivazioni hanno fatto la differenza. Quando abbiamo iniziato a giocare sono venute fuori situazioni che avevamo provato. Anche chi è subentrato ha fatto la sua parte, i ragazzi ci tengono”.
Lecce molto rilassato? “Abbiamo trovato un Lecce che se l’è giocata pur avendo festeggiato, non voleva perdere in casa. Tornare a Lecce è sempre bello, al di là della città e del buon cibo qui c’è lo stadio sempre pieno, è bello anche da avversario”.

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