Dopo il bagno di folla ieri in piazza Libertà, per Alexis Sanchez è il giorno della ri-presentazione alla stampa. Il primo approccio con l’ambiente bianconero risale al 2008, 16 anni dopo eccolo di nuovo in bianconero. Grande attesa, anche oggi, per l’arrivo del campione cileno.
Il Dg Collavino parla per primo: “Voglio ringraziare i nostri tifosi per la partecipazione così numerosa per la prima squadra in centro: c’erano più di 4000 persone, questo ci responsabilizza e ci motiva. E’ stata particolarmente bella e significativa l’ovazione per i due ori olimpici Navarria e Rizzi. E ora arriviamo a Sanchez: Alexis rappresenta la scoperta più grande fatta a livello di scouting. Dopo essere partito da Udine ha toccato le vette più alte del calcio mondiale. Oggi un cerchio si chiude. Questo è un regalo che la famiglia Pozzo vuole fare ai tifosi e la dice lunga su quanto si stia facendo per dare soddisfazione ai tifosi. Sabato mattina, prima della firma, è stato un momento molto bello rievocare il passato. Ora con lui apriamo un nuovo capitolo. Bentornato Nino“
Gianluca Nani quindi: “Ringrazio Gino e la famiglia Pozzo che ha regalato a noi e alla città un sogno che si è materializzato. E ringrazio Alexis per essere tornato a casa. Se mi promette un altro gol come quello di Cagliari, sono contento”.
Gokhan Inler, poi: “Bentornato Nino. Sono molto felice, perchè sapete che con lui ho vissuto begli anni. Sono orgoglioso che sia tornato.Sappiamo bene la storia dell’Udinese, sono contento del suo ritorno. Ringrazio tutta la famiglia Pozzo. Il Nino è carico e anche io lo sono“.
Sanchez prende la parola per “ringraziare tutti. E’ stato un giorno speciale, sono contento di tornare nella mia prima casa in Italia dopo 13 anni e spero di arrivare il più lontano possibile“.
Via alle domande, quindi:
Come stai? Quanti minuti hai? “Sono a disposizione del mister, mi sento quasi al 100%, poi decide l’allenatore“.
Dopo 13 anni, cosa puoi dare alla squadra? Il Sanchez di oggi ha cambiato modo di giocare? “Faccio le stesse cose, ma utilizzo meglio l’energia, capisco di più adesso. Il calcio che faccio è lo stesso”.
Avevi molte proposte, cosa ti ha spinto a tornare qui? “Avevo un’altra offerta, anche in Sudamerica, in altri posti. Ma sono tornato perchè qui è casa, sto bene, sono felice”.
Il legame con la tifoseria? Li hai sempre salutati anche da avversario: “Vero. Sono tornato qui perchè sono tifoso dell’Udinese. Quel giorno in cui ho vinto con l’Inter ero triste. Frattesi ha segnato alla fine. Io sono qui perchè credo nella squadra, ho vinto tanto, credo nello staff, nella squadra”.
Per i cileni che non conoscono questa realtà, come descrivi il Friuli? “Venire qui è un consiglio che dò anche a loro, ma devono stare qui almeno un anno per conoscere la gente del Friuli che è speciale”.
La Roja: il tuo arrivo qui? “Venire qui in serie A è una delle migliori categorie più competitive, può essere importante“.
In che ruolo giocherai all’Udinese? “Dipende dall’allenatore, mi sto allenando qui da cinque giorni”.
Della generazione d’oro della Roja, lui e Vidal giocano ancora in Europa. Tornerà in Patria? “Sono concentrato al 100% su qui”.
Come ti sei lasciato con l’Inter? “Ero felice, ma era ora di partire. Sono felice che mi abbiano trattato bene, sono stati tutti spettacolari, li ringrazio”.
Arrivi dopo una stagione difficile. E’ una sfida per te? “Lo scorso anno hanno sofferto. Una esperienza che mi piace. Sono andato all’Inter che non vinceva da 5 anni, ora vince. Mi piace vincere tutto, far felice la gente e sognare. Vedo che i giocatori hanno gamba, voglia e il presidente anche”.
La tua immagine che ti è rimasta di più di Udine? Hai sentito qualcuno? “Totò mi scrive ogni giorno. Sono contento, con Gino ho parlato. Sono contento”.
In tutti questi anni hai mai pensato ad un ritorno qui? “In realtà no, mai. Pensavo di finire al Barcellona. Poi in altre squadre. Due anni fa mi hanno scritto di tornare. Stavolta era il momento giusto. Sono tifoso e sono qui con voi”.
Con Thauvin e Deulofeu? “Sono giocatori importanti con esperienza. Sono qui per vincere con loro. Credo nella squadra, nello staff, vengo per fare una cosa bella“.
Da un mese si diceva che saresti tornato, forse. Cosa ti ha fatto dire sì? “Nessun motivo economico. Avevo cinque grandi squadre, l’Udinese è quella che ha lottato più per me”.
Domenica c’è il Bologna, come vedi l’Udinese? “La vedo bene, una squadra positiva, mentalità forte. Lo scorso anno è mancata la fortuna, quest’anno penso che faremo meglio“.
Com’è stato l’impatto con Runjaic? “Vuole vincere anche lui, faccio doppio allenamento ogni giorno, sono felice perchè mi devo mettere in forma”.
Damian Pizarro è qui. Cosa ti aspetti da lui? “Per me è un diamante grezzo, da crescere, capire, deve parlare italiano. Darà una mano alla squadra come tutti, gli darò una mano“.
Il tuo ruolo: nel 3-4-2-1 dietro la punta. Oggi dove rendi al meglio? “dietro la punta, a destra o sinistra per me è fantastico. Sono qui per aiutare la squadra ad arrivare il più in alto possibile”.
Thauvin è molto emozionato di giocare con te. Gli hai parlato? “Quando che capisce che uno è un giocatore vero fa piacere”.
Adesso sei un uomo, non un Nino: “18 anni che tutti mi guardano, sono abituato, mi piace, voglio essere professionale e dare una mano. E vincere qualcosa”.
Bentornato Nino! E’ il giorno di Sanchez
Alexis Sanchez presentato nell'Auditorio dello stadio 'Friuli'
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