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Un’Udinese pratica condanna la Doria alla cadetteria

Si gioca la seconda consecutiva al Friuli, avversaria l’ormai retrocessa Samp, al fine di alimentare una classifica che torna ad essere sorprendentemente interessante.
Monica Tosolini

Si gioca la seconda consecutiva al Friuli, avversaria l’ormai retrocessa Samp, al fine di alimentare una classifica che torna ad essere sorprendentemente interessante. Rattoppati i danni allo stadio provocati dall’esuberanza partenopea, con una curva Nord assente per protesta contro la gestione degli incidenti di giovedì sera, é evidente che 3 possibili punti contro i blucerchiati, potrebbero rilanciare ambizioni in parte sopite, quasi riposte a seguito della nefanda trasferta di Lecce.

Parte forte l’Udinese tanto che dopo nemmeno 10’ su gran contropiede condotto da EBOSELE, il TUCU marca il suo 5º sigillo stagionale con uno scavetto delizioso, quasi a ribadire quanto il relativo apporto, risulti sempre determinante nell’ottica di un’intera stagione. Ci pensa poi alla mezz’ora Adam MASINA a ribadire con un gran colpo di testa su assist di LOVRIC, una superiorità tecnica e fisica apparsa piuttosto netta nel corso di gara, nonostante la rinuncia a titolari come SAMARDZIC, UDOGIE e PEREZ tutti seduti in panchina. Bene anche l’intensità dimostrata nel corso dei primi 45’ di gioco, che fa il paio con la prima frazione esibita col Napoli.

Si va al riposo con un 2-0 convincente seppur contro un avversario in parte rassegnato da una classifica deficitaria. Sorprendente peraltro il tifo ininterrotto dei supporter doriani giunti al seguito.

Alla ripresa la squadra rallenta visibilmente i ritmi concedendo qualcosa di troppo agli ospiti che “rischiano” di riaprire la gara in un paio di situazioni nelle quali SILVESTRI si dimostra attento come da par suo. La squadra di SOTTIL non si scuote nonostante i cambi con relativi ingressi dei titolari o presunti tali. La Samp oltre che negli intenti pare non poter andare, dimostrando che di sovente quando piove, avviene sul bagnato… Auguri dunque a Deki Stankovic, tecnico bn con Stramaccioni, e all’indimenticabile ex “Quaglia” uscito tra applausi sinceri provenienti dal cuore, tributatigli con effettiva gratitudine dai tifosi che qualche annetto fa, furono i “suoi” tifosi. In bocca al lupo Fabio per una carriera straordinaria!

In casa friulana si sono ottenuti dunque 3 punti importanti per ridare slancio alla classifica ad alla corsa verso la parte sinistra della classifica. 46 punti con 12 ancora in posta, non sono poi bottino peregrino, pur dinnanzi ad un calendario tosto con titolari indisponibili e sfide con Fiorentina e Salernitana fuori porta e di Lazio e Juventus – all’ultima – tra le mura amiche. 5 punti non crediamo siano sufficienti per la parte sinistra, 6 o 7 potrebbero divenirlo, legittimando in tal caso, una stagione all’insegna di una apparente inversione di tendenza.

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