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Un’Udinese pragmatica espugna l’Arena Garibaldi rilanciando le proprie ambizioni

La squadra si dimostra solida, con i nuovi arrivi pronti a dare il proprio contributo
Redazione

In Toscana l’Udinese spesso ha trovato pane per i propri denti. Fiorentina ed Empoli in molti casi hanno segnato momenti complicati nel corso di stagione. Ora tocca alla città della torre pendente, il Pisa appunto, club risalito 3 mesi fa nella massima serie dopo oltre un trentennio di purgatorio, saggiare la consistenza dei friulani. 3 i confronti in A nella storia del calcio nostrano tra le due compagini, con il risultato di altrettanti pareggi.

Gilardino dopo un bel pari all’esordio a Bergamo, ed una sconfitta di misura in casa con la Roma, cerca punti importanti soprattutto in chiave salvezza. RUNJAIC deve rinunciare a BAYO e a LOVRIC, ma é pronto a giocarsi le carte ZANOLI, ZANIOLO, BUKSA a partita in corso. KAMARA viene preferito a ZEMURA nei quinti, BERTOLA preferito a GOGLICHIDZE e BRAVO ad affiancare DAVIS.

L’UDINESE appare sin dalle prime battute di caratura superiore, ma sono i padroni di casa a suonare il primo campanello d’allarme. Al 2º di gioco, un retropassaggio mal gestito da SAVA procura una ghiotta occasione per Meister il quale non sa far meglio che cacciare la sfera a fianco dei pali.

Al 14º però la gara si sbloccava grazie ad un’iniziativa di ATTA (anche oggi tra i migliori) che chiedeva a DAVIS la chiusura del triangolo. L’ultimo tocco in area del francese pur non apparendo perfetto, favoriva l’intervento rapace di Iker BRAVO, che quando vede la palla in area di rigore senza il proprio portatore, appare abile come pochi nel farla sua. Il destro scoccato da una decina di metri appariva implacabile per il guardiano toscano Semper, il quale si arrendeva mestamente alla conclusione dello scaltro iberico. 

Il più sembrava fatto 2’ dopo quando DAVIS approfittando di un errato disimpegno, si approcciava verso la porta senza però concludere con efficacia. L’uno due avrebbe potuto significare un colpo da ko per i nerazzurri i quali peró riuscivano a riorganizzarsi  al fine di evitare imbarcate, anzi creando una pericola occasione intorno alla mezz’ora a causa di uno svarione di SOLET. 

Finiva dunque senza troppi sussulti una frazione giocata con attenzione dagli uomini di RUNJAIC, attraverso il conseguimento di un vantaggio assolutamente meritato.

Alla ripresa Gila ne cambiava 3 al fine di innestare forze fresche. L’effetto sortito si intravedeva più sul piano caratteriale che su quello tecnico-tattico. Bravi con i loro centimetri i difendenti bn, anche in Toscana scesi in livrea grigia tipica della terza maglia, mentre il Pisa dimostrava continue difficoltà ad arrivare alla conclusione verso la porta difesa da SAVA. Qualche mischia o poco più dove i vari SOLET e KRISTENSEN riuscivano a farla da padroni. 

All’ora di gioco dentro ZARRAGA BUKSA e ZANIOLO con lo scopo di avvicendare i 2 attaccanti oggi capaci di elargire impieghi di energia significativi, e apparsi ad ogni buon conto piuttosto abili nelle giocate d’attacco. Benissimo a metà frazione il polacco che si faceva apprezzare dopo uno scatto sull’out destro offensivo, e relativo assist al bacio per l’accorrente EHIZIBUE il quale concludeva in maniera a dir poco infelice.. Anche ZANIOLO veniva chiamato a partecipare al gioco offensivo dimostrando come la condizione atletica, nonostante qualche buona iniziativa, non sia ancora al top.

Finiva senza troppi patemi una gara giocata con raziocinio, in grado di palesare una discreta solidità difensiva con SAVA impegnato in compiti da ordinaria amministrazione o poco più. C’è ancora da migliorare al fine di non correre rischi sul piano del risultato, specie quando si é così superiori in campo sul piano tecnico, evitando per questo di esaltarsi per una classifica forse non veritiera, comunque di fatto eccellente.

L’impiego imminente di ZANOLI diverrà ben presto necessario sulla fascia destra, mentre a sinistra sembrerebbe saggio sperimentare soluzioni nuove come quelle possibili di LOVRIC, di EKKELENKAMP o dello stesso EHIZIBUE; KAMARA e ZEMURA per un verso o per l’altro non convincono appieno, mentre PALMA o GOGLICHIDZE potrebbero tornare buoni in ottica difensiva.

Bene la mezz’ora di BUKSA che non dovrebbe sorprendere il tecnico, il quale lo ha personalmente richiesto; da rivedere quella di ZANIOLO per una condizione atletica non ancora ottimale. Insomma il materiale per lavorare c’è, per le ambizioni da coltivare o meno, forse la prova di sabato col Milan potrebbe dare utilissime indicazioni.

AM

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