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Un buon punto targato Silvestri

L’Atalanta per coltivare i sogni Champions, l’Udinese per dare un senso al proprio campionato che rischia di finire tra gli innumerevoli anonimi. Si gioca al GEWISS Stadium di Bergamo nell’anticipo di sabato ore 18.00, per la 25&ord...
Monica Tosolini

L’Atalanta per coltivare i sogni Champions, l’Udinese per dare un senso al proprio campionato che rischia di finire tra gli innumerevoli anonimi. Si gioca al GEWISS Stadium di Bergamo nell’anticipo di sabato ore 18.00, per la 25ª giornata della massima serie. La Dea si presenta con 2 vittorie e 3 sconfitte nelle ultime 5, la squadra di SOTTIL con 3 pari e 2 sconfitte! A Gasp mancano diversi uomini come Hatwbour, Scalvini, l’ex Zapata cui si é aggiunto all’ultimora quella del difensore compaesano del Tucu, Palomino. 4 assenze pesanti cui il bravo tecnico di Grugliasco saprà porre rimedio vista l’ampia rosa a disposizione oltre alla disponibilità dei suoi uomini.

In casa bianconera oltre allo squalificato EHIZIBUE che oramai aveva trovato collocazione titolare, si segnalano le note assenze di DEULOFEU ed EBOSSE, le cui degenze si protrarranno purtroppo ancora a lungo. Rientra BIJOL la cui assenza con i liguri spezzini si è fatta sentire, mentre il Tucu PEREYRA a causa del problema muscolare parte prudenzialmente dalla panchina. Si parte con un 343 per i padroni di casa guidati dal ventenne uomo mercato Rasmus Winther Højlund – Muriel in panchina – e l’Udinese che vara il solito 352 con Festy EBOSELE come quinto di destra e SUCCESS confermato come spalla di BETO. La panchina é composta da elementi di qualità consolidata come SAMARDZIC,THAUVIN, PAFUNDI e il Tucu stesso.

L’Atalanta parte con un buon giro palla ma L’Udinese si dimostra attenta tenendo botta. Succede poco sino al quarto d’ora quando BETO trovava LOVRIC scattato sulla sinistra; nessun difensore si frapponeva tra lo sloveno e Musso ma la conclusione di mancino era sballata. A qualche minuto dalla mezz’ora un retropassaggio corto di Djimsiti favoriva la velocità di BETO che presentatosi solo davanti a Musso, si faceva intercettare il tentativo di scartarlo. Bravo l’ex Udinese che salvava di fatto la propria inviolabilità. A cinque dalla fine della frazione Koopmeiners era costretto ad aggiungersi alla lista dei molti indisponibili, uscendo per uno stiramento. A sostituirlo l’ex salernitana Emerson arrivato in estate a Bergamo per oltre 20 milioni… cifre che i club normalmente investono quando l’Europa é obiettivo realmente da inseguire! Terminava la frazione con la Dea al 70% di possesso palla, ma con un’Udinese forse più pericolosa dello orobici, specie nelle due circostanze suddette.

La ripresa vedeva la Dea accrescere i ritmi. Accresciuto il possesso palla, non troppe però le conclusioni, verso cui si opponeva con qualità ed efficacia il portierone bianconero, dimostrando di essersi ampiamente meritato la palma di miglior giocatore 21-22 attribuitogli dalla tifoseria. Al 55º si opponeva con una spaccata ad un tiro ravvicinato del furetto Lookman. A metà frazione Gasperini non mancava di inserire la bestia nera Muriel, autore di ben 12 reti su 14 partite giocate contro gli “odiati” ex. L’Udinese inseriva per contro qualità; dopo PEREYRA toccava a THAUVIN e SAMARDZIC, ma i 3 non cambiavano affatto l’inerzia della partita sempre in mano ai padroni di casa. BETO si dannava fisicamente sul fronte offensivo, ma la sponda una volta uscito SUCCESS era dura da trovare. Il forcing finale dei nerazzurri si concludeva nei minuti finali con la super parata di SILVESTRI su un tiro a giro sul secondo palo del nazionale Italo-brasiliano Toloi. Si concludeva la sfida con uno 0-0 che ribadiva consolidando, il valore dell’amuleto costituito dalla divisa giallo canarino, che vede ancor imbattuta dopo 6 gare in trasferta. Forse sarebbe il caso di adottarla anche per il Friuli…

Bando alle facezie, allo stadio Atleti azzurri d’Italia ora battezzato GEWISS, bene almeno un paio di giocatori oltre al guardiano dei pali, ovvero BIJOL capace di neutralizzare letteralmente l’astro nascente bergamasco – un po’ deludente in vero – e il gran rubapalloni – erano 205 prima della gara con prima posizione assoluta nel merito – WALACE, sempre lucido nella posizione in campo e nei tempi di gioco. Sarebbe deleterio rinunciarvi visto la continua insistenza del Palmeiras. Ma anche EBOSELE merita una citazione per quanto sembrerebbe cresciuto nel corso della gara.

Un pari che da’ un po’ di tranquillità se rapportato alla difficoltà rappresenta dall’avversario. La vittoria é mancata vero, forse anche il tentativo di ricercarla con convinzione; l’undicesimo pareggio é maturato (primi in tale classifica), tuttavia l’aria tornerà’ ragionevolmente ad più leggera rispetto alla vigilia, caratterizzata da qualche inevitabile tensione.

La classifica ad oggi consente evidente tranquillità, cerchiamo semmai con ostinazione, un qualcosa che consenta di uscire da un inesorabile anonimato.

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