La trasferta di Napoli faceva presagire solo disgrazie invece, già dai primi minuti di gioco, la sensazione che l’Udinese di Runjaic potesse ambire ad un risultato positivo è stata forte. Il pareggio finale, sta quasi stretto alla truppa bianconera che, a sorpresa, ha messo in campo quella personalità e quella attenzione che vorremmo sempre vedere. E così, l’Udinese è uscita dal Maradona con un punto in tasca, e con tante cose belle da raccontare soprattutto pensando che quota 30 punti, un anno fa, è stata raggiunta sempre grazie ad un 1-1, ancora contro il Napoli, ma alla 35esima giornata, 11 turni dopo. Questa è un’altra Udinese, e ieri si è lustrata per bene per ricordarlo a tutti. Ha iniziato infrangendo il tabù delle sconfitte consecutive a Napoli, che si è fermato a dieci. Jurgen Ekklenkamp si è concesso il primo gol in serie A nella casa della capolista che al Maradona, prima di ieri, ne aveva subiti solo sette.
Buono anche l’esordio da titolare di Atta ma sotto i riflettori ci è finita soprattutto la prestazione a dir poco sontuosa di Oumar Solet, il bianconero che ha giocato più palloni di tutti, ben 58, con 41 passaggi riusciti, ovvero il 98%. Chissà se Conte, quando a fine gara ha dichiarato che nell’Udinese ci sono giocatori di cui sentiremo presto parlare molto, si riferiva anche a lui. Certamente però, tutta la squadra di Runjaic è stata protagonista di una grande prestazione ad un anno esatto da quella vittoria sulla Juventus a Torino che nello scorso campionato, alla 24esima giornata, aveva portato l’Udinese a quota 22 punti, 3 lunghezze dalla zona rossa. Oggi la squadra di Runjaic è decima, sospesa tra l’Europa e la salvezza. Sono lontani i sogni di gloria ma altrettanto a distanza di sicurezza il baratro. E non è poca cosa.