Udinese, una dozzina di giorni per tirarsi a lucido

La seconda sosta di campionato cade a pennello per alcuni giocatori che devono cercare di recuperare la condizione o comunque ritrovare brillantezza. In casa Udinese sono in parecchi a dover passare la ‘revisione’. E, in particolare, si tratta di titolari. A cominciare dal capitano Walace, un imprescindibile, che Sottil ha impiegato nelle nove gare ufficiali fin qui disputate, ovvero le 8 di campionato e quella in Coppa Italia. Ma il brasiliano non è più insostituibile. E non è un caso che Sottil lo abbia fatto uscire anzitempo per tre gare di fila, contro Fiorentina, Napoli e Genoa. Nessun infortunio, nessuna necessità tattica: semplicemente l’urgenza di avere in campo qualcuno che avrebbe potuto dare di più. Non sono al massimo livello nemmeno Isaac Success e Roberto Pereyra, due fedelissimi di Sottil. I due hanno giustificazioni diverse ma che per entrambi hanno origine ben prima dell’inizio del campionato. Il nigeriano aveva bisogno di tempo per smaltire l’infortunio rimediato il 24 aprile dopo aver segnato il suo unico gol della passata stagione, alla Cremonese. E Sottil lo sta reinserendo per gradi. Il Tucu paga invece la preparazione estiva individuale, ma è in fase di recupero. Da Martin Payero, a disposizione di Sottil da circa un mese, il mister si aspetta molto: ha avuto modo di saggiare il suo potenziale e si è reso conto che va migliorata una condizione fisica che lo ha tenuto fuori dal 2 giugno, escludendo i 30 minuti in campo contro il Godoy. Per questi giocatori, così come per Hassane Kamara, che degli esterni è stato quello con il minutaggio maggiore (575), lo staff ha previsto sedute ad hoc in vista del ritorno in campo contro il Lecce. Nulla deve essere trascurato, men che meno le possibilità di resa di chi deve cercare di fare la differenza nell’emergenza.