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Udinese, squadra praticamente fatta. Samardzic permettendo

Il trasferimento del nazionale serbo impone nuovi ragionamenti per la mediana
Monica Tosolini

A 19 giorni dall’inizio del campionato, l’Udinese consegna a Sottil un nuovo tassello, probabilmente uno degli ultimi, per la sua squadra. Con Joao Ferreira, quarto arrivo di quest’anno dal Watford, arriva in prestito in Friuli il vice Ebosele, in attesa del recupero di Ehizibue, per il cui rientro bisognerà attendere l’inverno. Se l’Inter non si fosse fiondato concretamente su Samardzic, si potrebbe parlare di squadra già fatta: avvenimento più unico che raro, a questo punto dell’anno, per qualsiasi squadra di serie A, Udinese compresa. Basti ricordare i ‘botti’ di fine mercato degli ultimi anni, vedi la rivoluzione in attacco con la partenza di Thereau e l’arrivo di Maxi Lopez nel 2017 o il colpo Beto di due anni fa.

Nove sono i volti nuovi, tre i big partiti, importanti le aspettative sugli ultimi arrivati ma anche su giocatori come Perez, Ebosele e Thauvin per quanto visto nel precampionato. Tutto sarebbe sotto controllo, si diceva, se non fosse che proprio nella mediana, reparto in cui il serbo, Walace e Lovric davano garanzie sotto il profilo della qualità, viene a mancare un elemento cardine. Il prossimo arrivo, Fabbian chiede la maglia da titolare e certamente se la giocherà, ma è alla sua prima esperienza in A e non può già avere lo stesso peso di un Samardzic al suo terzo anno nella massima categoria italiana. E in attesa che il trasferimento venga messo nero su bianco, pare sia questione di poche ore, occhio anche a nuove situazioni di mercato che già chiamano in causa Beto e Walace. Sarebbe davvero un peccato mandare a rotoli un gioco d’anticipo tanto ben riuscito.

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