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Udinese, riparte la caccia ai punti in campionato

Persa la possibilità di andare avanti in Coppa Italia, l'Udinese si rituffa anima e corpo sul campionato.
Monica Tosolini

Persa la possibilità di andare avanti in Coppa Italia, l’Udinese si rituffa anima e corpo sul campionato. Aggrappata al suo uomo simbolo, Rodrigo De Paul, la squadra bianconera si prepara ad una difficile trasferta in casa della Lazio, fresca di successo in Champions e tornata sulla retta via anche in serie A.

La vittoria nel fango a Crotone ha certificato il ritorno della coppia di goleador Immobile-Correa, la stessa che Inzaghi dovrebbe schierare domenica all’Olimpico. La Lazio ha il doppio dei punti dell’Udinese ma soprattutto è a sei lunghezze dalla vetta ed è intenzionata a recuperare terreno. Tanto più che, contro l’Udinese, da anni ha vita facile: l’ultimo successo dei friulani sui biancocelesti risale al 25 settembre 2014, lo 0-1 ottenuto da Stramaccioni nell’anno in cui l’Udinese era partita alla grande in campionato. Dopo allora, in 12 incontri tra campionato e Coppa Italia, si sono registrati 2 pareggi e 10 successi della Lazio. 

Gotti può consolarsi ricordando lo 0-0 imposto al ‘Friuli’ lo scorso 15 luglio, ma sa bene che quella di oggi è tutta un’altra Udinese. Il mercato ha portato qualità, ma farla emergere è ancora complicato. Il riferimento dell’Udinese rimane De Paul, che con Musso e Nuytinck è finora il giocatore in assoluto più affidabile. Come affidabile, sembra essere ancora il 3-5-2, il ‘vecchio modulo’ che ha permesso di strappare un punto a Reggio Emilia e tre contro il Genoa. Dopo l’esperimento di Coppa Italia, finito male, con il 4-3-3, Gotti è intenzionato a tornare all’usato sicuro e anche a Roma si profila il ricordo allo schieramento di guidoliniana memoria.

Deciso l’abito, ora non resta che scegliere chi e come lo indosserà. Dall’infermeria ieri sono arrivate buone notizie. Lasagna, uscito per infortunio contro la Fiorentina, se l’è cavata con una botta al ginocchio e dovrebbe essere a disposizione. Walace e Coulibaly sono tornati in gruppo e potranno essere utili da qui a Natale nel tour de force tracciato dal calendario. Jajalo si è già visto in campo mercoledì.

Rimangono dei punti interrogativi sulle situazioni di tre giocatori in particolare: De Maio e Mandragora, inizialmente convocati contro la Fiorentina e poi spariti dalla distinta delle formazioni ufficiali a favore di Okaka e Becao; e di Nestorovski, reduce dalle gioie della Nazionale, dato per scalpitante e voglioso di giocare mercoledì e poi nemmeno convocato. Anche per lui rimane il ricordo di una fugace apparizione e relativa scomparsa dai giocatori inseriti in panchina contro il Genoa, quando gli è stato preferito invece Bonifazi.

Ufficialmente, in infermeria è rimasto solo Prodl, che non riesce ancora a recuperare e da quando è a Udine non è ancora stato impiegato in campionato, dove si è visto in panchina solamente nelle prime tre gare di questa stagione.

Ma ciò che più interessa a Gotti è la condizione generale dei giocatori a disposizione: questo è stato uno dei problemi principali finora, quando si è notata la differenza di condizione  individuale in alcuni elementi, sempre però per giustificati motivi. Nelle due settimane di sosta lo staff ha potuto lavorare sodo e in maniera capillare su diversi singoli e la situazione dovrebbe essersi livellata in maniera tale da permettere maggiore serenità nelle scelte.

Pian piano il contesto inizia a stabilizzarsi e questo è un punto fondamentale nel cammino che attende la squadra. Nel post lockdown estivo Gotti ha fatto vedere la ‘sua’ Udinese: ora, con nuovi interpreti, speriamo faccia ritrovare alla squadra quella identità e punti pesanti. Possibilmente, già da domenica.

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