Probabilmente Juric non possiede il carisma del “Gasp”, tuttavia essendo stato indicato da quest’ultimo quale miglior successore possibile, ecco che la società orobica, la cui dirigenza ha dimostrato nel corso degli anni di saper proporre calcio ad alto livello, ha puntato dritto sul croato di Spalato senza alcun indugio. 2 pareggi seguiti da 2 vittorie per poi inanellare altri 5 pari di fila, narrano di un gruppo che forse non si sta ancora esprimendo al top delle potenzialità, ma che comunque sa come non perdere (unica in A)!
A RUNJAIC per contro, manca ancora una vittoria di prestigio in casa (ammesso che la Dea lo sia), qualora si pensi che l’ultimo club blasonato a lasciare l’intero bottino al Friuli fu il Milan ( 3-1 nel lontano 18.03.23). Il tecnico rispetto a Torino rispolvera per l’occasione il buon BERTOLA nel ruolo di braccetto di desta, rilancia EKKELENKAMP in mezzo avvicendando l’indisponibile DAVIS con il fido BUKSA, quale punta avanzata nello scacchiere tattico predisposto; BRAVO torna tra i convocati. Tra i bergamaschi, che ne avvicendano 5 rispetto all’ultima col Milan, non mancherà una certa curiosità nel verificare le prestazioni dell’ex bianconero Lazar Samardzic (alla fine incolore).
La Dea parte con un palleggio efficace ma lento per i ritmi bn che questa volta sembrano on-fire. Dopo pochi minuti di reciproca conoscenza la squadra di RUNJAIC cerca il cambio di marcia arrivando a 3 conclusioni importanti (ZANIOLO-KAMARA- KARLSTROM) tra il quarto d’ora e il trentesimo di gioco. A metà frazione comunque brivido in casa bn per un gol di Sulemana inficiato da un fuorigioco di partenza di Zappacosta. L’occasione “sgrulla” come si derebbe in Toscana ancor più i bn, che aggrediscono molto sulle seconde palle grazie ad un Zaniolo estremamente voglioso di “purgare” i suoi vecchi compagni. Il premio arrivava puntuale a 5’ dal termine del primo tempo con un’azione che partiva della sinistra. EKKELENKAMP si inventava un passaggio smarcante per KAMARA (oggi più intraprendente del solito), il quale confezionava dal fondo un assist perfetto per l’accorrente ZANIOLO abile dai 12 metri nel trafiggere senza scampo Carnesecchi, in virtù di interno collo ferale per gli orobici.
Lo spezzino tronfio di gioia e rabbia pregressa con un popolo che in passato non lo aveva saputo amare, andava a festeggiare proprio sotto la curva ospite ripetendo il primo pronome personale in forma reiterata (io,io,io e con gli indici che indicavano il terreno di gioco).
1-0 al termine del primo tempo con una buonissima Udinese capace di 8 conclusioni (4 tra i pali), verso la porta avversaria. Sugli scudi, manco a dirlo, Nicolò ZANIOLO, autore della 3ª marcatura in campionato nelle ultime 4, seconda consecutiva.
Alla ripresa l’Udinese rimaneva guardinga mentre gli ospiti erano costretti a fare la partita. Non soffriva più di tanto la squadra bianconera che giocava su ritmi interessanti avvalendosi di un centrocampo tecnico e interdittivo grazie al palleggio e al sapiente posizionamento di KARLSTROM (ottima la sua prova) e di un EKKELENKAMP ritrovato; ATTA poi rappresenta un autentico valore aggiunto. L’Atalanta ci provava si, ma di fatto senza riuscire a tirare verso la porta dove OKOYE era intento per lo più ad intervenire banalmente, solo per le respinte da corner. Al 70º uno ZANIOLO stremato ma felice, veniva applaudito con cori annessi dai propri tifosi in occasione della sostituzione con BAYO.
Bene i cambi di RUNJAIC che oltre a BAYO inseriva anche PALMA (molto bene sul temuto Lookman), EHIZIBUE, PIETROWSKI, ZARRAGA i quali immettevano forze fresche. Unico vero rischio corso all’80° quando, su respinta di OKOYE da angolo, Bellanova da fuori area colpiva al volo trovando ATTA sulla linea di porta a ribattere; alla fine sarà l’unico tiro indirizzato verso la porta dai nerazzurri, presentatosi in gara con livrea color arancio e bande diagonali assimilabili ai colori sociali.
Gara in fondo che poteva anche chiudersi prima, qualora i diversi contropiede orchestrati da ATTA e compagni si fossero concretizzati al meglio.
In merito ai singoli molto bene ZANIOLO (oramai indispensabile) in grado di onorare al meglio la 10, bene ATTA ma questa non é una novità, bene la fase difensiva con un PALMA molto attento e ormai prossimo (a nostro avviso) alla titolarità.
Bene il tecnico la cui mano sembra si stia iniziando a vedere, ottimo il gruppo con foto finale di gruppo e interviste da libro cuore, con classifica che diventa interessante visti gli 1,5 punti a partita che proiettano a 57 finali.
L’auspicio è che una vittoria convincente come quella ottenuta contro una squadra allestita per la Champions, composta da ottimi elementi, dia quell’autostima sufficiente al gruppo tale da andarsela a giocare contro tutti senza sudditanza.
Smettiamola una volta per tutte di parlare di salvezza (quest’anno 32 punti potrebbero anche bastare..) proprio al fine di onorare i valori individuali oltre ad una tifoseria che da troppo attende una stagione capace di andare oltre l’anonimato.
Noi tifosi lo meriteremmo, i ragazzi se lo meritano. E allora giochiamocela!
AM