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Udinese, non sei già salva!

Si potrà asserire con buona dose di ottimismo, che con l’attuale gestione GOTTI in fondo, da riparare ci sia poco.
Monica Tosolini

Si potrà asserire con buona dose di ottimismo, che con l’attuale gestione GOTTI in fondo, da riparare ci sia poco. A nostro avviso la riflessione di genere, implica un errore grossolano, poiché significherebbe ignorare colpevolmente il recente vissuto. Chi non ricorda la sequenza di sconfitte con la gestione Oddo maturato attraverso un girone di ritorno giocato con Lopez-Perica? O ancora, chi può scordare la sconfitta interna con il Torino gestione De Canio, aprile 2016, avvenuta a due giornate dal termine, con una salvezza tutta da conquistare e relativa trasferta a Bergamo con ultima in casa col Carpi? Oppure la sequela di salvezze conquistate a meno di 180’ dal termine maturate nell’ultimo lustro?

Tutto ciò per dire che, mentre le squadre in zona rossa si stanno rafforzando con acquisti di rilievo, la società bianconara sembra avere in serbo solo lo snellimento della rosa.

La difesa poi sembra il reparto particolarmente preso di mira; mentre SAMIR pare alle prese con un malanno capace di estrometterlo per almeno altre 7,8 gare, ed EKONG dovrà ristabilirsi dalla botta rimediata a Parma, si pensa di privarsi di OPOKU (Amiens) e, è stato detto, anche di DE MAIO (Cagliari, Brescia o Bologna), rischiando di rimanere con soli 3 giocatori sani per la retroguardia, di cui uno adattato come STRYGER, abile prevalentemente nel ruolo di esterno.

BECÃO e NUYTINCK (27 presenze! nel 18/19, non 38..), rimarrebbero gli unici su cui contare. Qualora GOTTI con l’Inter, o nelle successive, fosse costretto ad avvicendarne uno dei due, con quale elemento lo dovrebbe fare? Non crediamo che in programma ci sia l’acquisto di un prospetto alla Bonifazi, per il quale la Spal ha sborsato ben 12 milioni, quanto quello di un 32.enne quale PRODL, ennesimo scarto del milionario Watford. Già lo scambio ZEEGELAAR, inquadrato al massimo quale riserva di SEMA, con PUSSETTO, manifesta una tendenza disarmante. Se poi oltre a questo, si continua a inaridire una rosa con la cessione di BARAK, meritevole di giocare per carità ma ad una potenziale rivale sino al rischio di erodere possibili ricambi, allora significa che l’ingaggio strombazzato di un Pier Paolo Marino, si poteva persino risparmiare dato che sembra anche’egli relegato alla stregua degli ininfluenti predecessori per quanto riguarda il margine di manovra sul mercato.

Serve dunque una reale riflessione strategica, poichè a 40 punti non ci si arriva per diritto divino. Perdere la prossima con l’Inter può rientrare nella logica di merito, Brescia fuori e scontri diretti con Genoa e Samp nel volgere, non possono e non devono creare condizioni tali da innescare pericolose spirali negative.

Storie ahinoi già vissute, possibilmente da non replicare nel solco di un imperdonabile harakiri. “Meglio avè’ paura che toccarne (buscarne)” recita un vecchio adagio toscano, e da quelle parti giova rammentare, nacquero geni del calibro di Dante, Leonardo, Giotto, Machiavelli. Gli avversari peraltro, non si sentono così forti o spavaldi da concedersi una improvvida cura dimagrante, piuttosto irrobustiscono adeguatamente i ranghi al fine di non lasciare proprio nulla di intentato ed accelerare la corsa.

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