I riflettori del mondo pallonaro nostrano sono puntati sul Friuli dal minuto successivo al fischio finale di Napoli-Salernitana: Dia ha rovinato la festa al popolo partenopeo che non intende più rimandare l’appuntamento con il terzo scudetto. Titolo che potrebbe arrivare già oggi, se la Lazio non batterà il Sassuolo nel match delle 21.
Il Napoli potrebbe quindi festeggiare in anticipo e la gara di domani diventerebbe per la truppa di Spalletti solo una passerella a beneficio dei circa 12mila azzurri annunciati domani al Friuli. Per l’Udinese cambia poco: gli uomini di Sottil devono farsi perdonare la brutta prestazione di Lecce, che stavolta nemmeno l’allenatore pare aver digerito. Non ci sarà bisogno di trovare stimoli contro la capolista in odor di scudetto, ma sarà importante comunque presentarsi da squadra. Deve prevalere l’orgoglio di fare risultato contro una squadra che espugna il Friuli con costanza disarmante dal 19 novembre 2016, con l’unica eccezione concessa nel pareggio del 7 dicembre 2019 firmato da Lasagna e Zielinski. Solo quel risultato ha interrotto la serie di sei successi consecutivi del Napoli a Udine e di 14 totali.
Sottil non arriva al match nel migliore dei modi: probabilmente sarà ancora privo di Beto e Pafundi, oltre che di Deulofeu, Ebosse e Success. Attacco ancora ridotto all’osso e probabilmente affidato nuovamente a Nestorovski, che in Salento ha vestito per la prima volta in questa stagione la maglia da titolare. Prima di allora, il macedone aveva messo piede in campo solo per 168 minuti, in cui però ha realizzato una rete (e proprio al Napoli nella gara di andata finita 3-2). Dovrebbe nuovamente essere preferito a Thauvin nell’undici che sarà un copia-incolla di quello di Lecce.. sulla carta. In campo, però, ci si attende un’altra Udinese.
