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Udinese forse non bella ma solida

L’Udinese al secondo anticipo consecutivo di sabato, é chiamata a confermare in Toscana la positiva prestazione di Bergamo.
Monica Tosolini

L’Udinese al secondo anticipo consecutivo di sabato, é chiamata a confermare in Toscana la positiva prestazione di Bergamo. Di fronte l’Empoli di Mister Zanetti, tecnico emergente, in passato molto vicino ai colori bianconeri, nonché trainer sul quale la società continua a porre una certa attenzione. Empoli che si trova a soli 4 punti di distanza in classifica, é terra storicamente ostica per i colori bn, se é vero come é vero, che sia VELAZQUEZ che GOTTI proprio al Castellani nel recente passato, hanno perso la rispettive panchine. Zanetti non recupera il forte portiere nato a Udine, Guglielmo Vicario che a causa di un dolore al costato é costretto a saltare il suo personale derby, sostituito peraltro dall’altro ex-bianconero Perisan. Avanti il duo Caputo-Satriano con alla spalle il promettente Baldanzi.

SOTTIL non deroga dal suo 352 attraverso i rientri dal primo di gioco del Tucu PEREYRA impiegato come interno di centrocampo, e del “quinto”di destra EHIZIBUE. In avanti ancora fiducia al duo BETO-SUCCESS. La gara assume sin dalle prime battute ritmi non trascendentali.

Le squadre si controllano privilegiando la fase di non possesso agli attacchi. Nei primi minuti di gioco, una spinta subita da EHIZIBUE in area avversaria fa invocare al rigore il tecnico bn, ma le proteste vengono ben presto vanificate dalla direzione arbitrale; la spinta non é stata considerata rilevante. Intorno alla mezz’ora é UDOGIE a far sussultare i circa 300 tifosi bianconeri accorsi in Toscana. Una bella azione viene conclusa con un salvataggio sulla linea a Perisan battuto. Una ghiotta occasione in verità la matura anche l’Empoli mediante una punizione calciata dalla tre quarti da Marin e deviata di testa verso la porta, con SILVESTRI costretto ad una parata non semplice. La deviazione conseguente diveniva una situazione sanguinaria, sulla quale Caputo a pochi metri dalla porta non riusciva a dare il giro giusto. Il pericolo scampato spinge l’Udinese a folate anche pericolose, con un SUCCESS piuttosto mobile, forse più attivo di BETO. Il nigeriano ex Watford anche stavolta non appare ne’ preciso ne’ fortunato sulle due occasioni capitategli sul finale di frazione, attraverso una occasione di piede e una di testa a pochi passi dalla porta. Continua per lui il digiuno prolungato in chiave realizzativa. La frazione si chiudeva con il nulla di fatto.

La ripresa partiva con LOVRIC autore di 3 conclusioni piuttosto imprecise in nemmeno 10’. A seguito della terza, deviata in corner dalla difesa degli uomini di casa, arrivava l’incornata vincente di BECÃO – con leggera deviazione di Luperto – non nuovo a queste prodezze, su angolo battuto dallo stesso sloveno; i padroni di casa reagivano prevalentemente grazie agli spunti centrali dei giovanotti BALDANZI e FAZZINI – frutto di un settore giovanile davvero fertile – senza peraltro grossi risultati se si esclude un gran intervento di piede di SILVESTRI sul nazionale Under. SOTTIL sino ad un quarto d’ora dalla fine non cambiava alcun interprete sino ad essere costretto ad inserire Festy Ebosele a causa di un affaticamento muscolare di EHIZIBUE. Gli uomini di SOTTIL provavano anche a chiuderla con ARSLAN (subentrato a LOVRIC) e lo stesso UDOGIE che si vedeva respinto il tiro da un attento Perisan. I soli 10’ riservati a SAMARDZIC e THAUVIN sul finale sembrano un po’ pochi qualora si consideri la stanchezza accusata nel finale dal TUCU. I 6 minuti abbondanti di recupero non cagionavano alcun rischio per gli uomini di SOTTIL, che andavano a chiudere la contesa – in maglia giallo canarino! 5 vittorie e 2 pari in trasferta.. – forse senza brillare ma dimostrando al proprio tecnico di aver ritrovato una certa identità di squadra.

4 punti in due trasferte insidiose come Bergamo ed Empoli rilanciano antiche, forse sopite ambizioni alla vigilia dell’importante gara con i campioni d’Italia al Friuli. La media punti ottenuta in trasferta (1,36) con la vittoria ottenuta in Toscana, supera quella casalinga (1,33) indicando come la de responsabilizzazione derivante dalla trasferta in se, possa generare profitto inatteso. La gara col Milan di sabato (e 3!) sera ad ogni buon conto, segnerà una svolta decisiva per la stagione. Vincere o perdere potrebbe tracciare marcatamente una direzione in ottica 23-24.

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