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Udinese e Fiorentina, un girone dopo

Finalmente domenica Udinese-Fiorentina si dovrebbe giocare.
Monica Tosolini

Finalmente domenica Udinese-Fiorentina si dovrebbe giocare. Con il coronavirus che avanza, il condizionale è d’obbligo; e lo è ancora di più nel caso in cui a trovarsi di fronte dovrebbero essere Udinese e Fiorentina, due squadre per le quali il confronto diretto da un paio d’anni a questa parte è diventato ‘stregato’. Diciamo così: se tutto filerà liscio, domenica alle 18 le squadre di Gotti e Iachini potranno trovarsi di fronte sul terreno del ‘Friuli’.

Sarà una partita particolare per molti aspetti. E comunque una gara diversa da quella giocata solamente un girone fa. Il 6 ottobre 2019, all’ora di pranzo, in una Firenze soleggiata erano pronte a darsi battaglia la Fiorentina di Montella, reduce da due successi consecutivi e lanciata verso il recupero dopo un inizio stentato con due sconfitte e due pareggi, e l’Udinese di Tudor, ancora in cerca di una identità. 

Ad affrontarsi, queste rose: 

FIORENTINA (3-4-1-2): Dragowski, Milenkovic, Pezzella, Caceres, Lirola, Pulgar, Badelj (19′ st Benassi), Dalbert, Castrovilli (36′ st Zurkowski), Chiesa, Ribery (41′ st Ghezzal).(1 Terracciano, 17 Ceccherini, 6 Ranieri, 23 Venuti, 93 Terzic, 15 Cristoforo, 28 Vlahovic, 10 Boateng, 11 Sottil). All. Montella

UDINESE (3-5-2): Musso, Opoku, Troost-Ekong, Samir, Larsen (40′ st Ter Avest), Mandragora (33′ st Barak), Jajalo, De Paul, Sema, Nestorovski (18′ st Lasagna), Okaka. (88 Nicolas, 27 Perisan, 87 De Maio, 2 Sierralta, 17 Nuytink, 11 Walace, 23 Pussetto, 91 Teodorczyk, 6 Fofana). All. Tudor

E’ stata una partita molto tattica, con un gol annullato a Nestorovski e decisa al 72′ dal gol di Milenkovic su angolo calciato da Pulgar. L’Udinese ha chiuso bene gli spazi e Musso ha fatto il suo fino a quel calcio piazzato: in quella situazione nulla ha potuto. Tudor è riuscito comunque a perdere le staffe e farsi espellere per proteste, creando poi involontariamente un caso e concedendo così, per la prima volta, la panchina dell’Udinese a Gotti.

In classifica quel successo ha permesso ai Viola di staccare l’Udinese (prima i friulani erano a 7 punti, la Fiorentina a 8) e di agguantare la zona Europa League. 

Si era ancora all’inizio di una stagione tutta da scrivere: cambi di allenatore, mercato, coronavirus, porte chiuse. Molte cose sono cambiate, tranne le posizioni di classifica di Udinese e Fiorentina, nuovamente vicine (sono separate da due soli punti, con l’Udinese però sempre ad inseguire) e sempre con la necessità di fare punti. 

Questo sarà l’unico aspetto sulle quale si dovranno entrambe concentrare domenica nel vuoto surreale del Friuli.

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