Da anni non si annotava a Roma, area giallorossa, una contestazione tanto energica contro la proprietà. L’esonero di De Rossi in favore del croato Juric (lunedì era a Parma e questo poteva rappresentare un indizio..),a seguito di risultati non esaltanti, ha scatenato una parte corposa della tifoseria, attivatasi in modo significativo attraverso l’uso di striscioni mirati a colpire principalmente la Ceo Lina Souloukou, general manager di fiducia dei Friedkin, messa addirittura sotto tutela attraverso la scorta. A testimonianza tuttavia, di come il calcio unitamente a pochi altri settori sappia sacrificare le proprie creature, la manager di origine greca non ci ha pensato due volte davanti a tali circostanze a rassegnare le proprie dimissioni.
In segno di contestazione altresì, l’ingresso dei supporter in curva sud è avvenuto con quasi 30’ di ritardo.
In questo contesto l’Udinese si é mossa verso la capitale con l’intento di mantenere la leadership in classifica, ovvero fare in modo di uscire imbattuti dall’Olimpico giallorosso, circostanza che non matura da oltre 4 anni ( 0-2 il 02.07.20 in tempi di Covid).
Juric scelto come sostituto di “capitan futuro” ora mister bruciato”, ma per i tifosi “core de Roma” perde Saelemaekers sostituendolo con El Sharawy, inserisce Angelino nei 3 dietro , il reintegrato Celik a destra e il discusso capitano Lorenzo Pellegrini (fischiatissimo sin dal riscaldamento) ad affiancare Dybala per un 3421 speculare ai bn.
Per RUNJAIC i dubbi vengono risolti in favore di KABASELE per un acciaccato GIANNETTI, ed EKKELENKAMP ad affiancare KALSTROM a centrocampo; insomma un 3421 di in grado di trasformarsi in un 3412 in caso di propensione offensiva. I sacrificati in partenza in questo turno sono PAYERO e LOVRIC, pronti comunque a subentrare in corso di gara, e conseguente rilancio di BRENNER come sottopunta.
L’inizio non é dei migliori. Sono i padroni di casa in maglia blu a spingere. Dobvyk funge da ariete con Dybala a rifinire. I ragazzi di RUNJAIC in maglia glicine (presentata in settimana a Milano), soffrono particolarmente sul lato sinistro di difesa dove KABASELE e EHIZIBUE faticano a contenere le giocate del faraone e la verve di Pisilli. Qualche brivido di troppo, fino a che al 19º é proprio l’ariete ucraino a colpire con un diagonale di sinistro diventato imparabile per essersi insaccato a fil di palo. Peccato che l’azione nasca da un disimpegno errato sulla trequarti di BIJOL intercettato dai centrocampisti di casa.
Le danze continuavano a menarle i giallorossi grazie ad un movimento costante ed una marcatura a uomo pretesa dal tecnico, come quella di Angelino su THAUVIN in grado di limitare la fantasia delle giocate friulane che notoriamente passano dai piedi del francese. Bello comunque sentire il caloroso sostegno dei tifosi friulani dagli spalti, fattisi sentire particolarmente nella prima mezz’ora quando i tifosi di casa erano ancora fuori dallo stadio in segno di protesta. La frazione terminava con il vantaggio meritato dei padroni di casa che in onestà, avevano prodotto molto di più dei friulani.
Alla ripresa ci si attendeva una reazione stile Parma, ma la Roma é altra cosa se puó permettersi di tenere 30 milioni (Soulé) in panchina. Dopo pochi minuti da un’ errata difesa della palla di KRISTENSEN (questa volta più in difficoltà del solito) nei pressi del corner, il centravanti Dobvyk recuperava palla e serviva Dybala in area; ingenuo BIJOL che si frapponeva agevolando una caduta chiaramente accentuata dell’argentino, che quando vede Udinese si scatena. Il rigore non lasciava scampo portando sul doppio vantaggio i padroni di casa.
A quel punto grazie ad un buon DAVIS più efficace di LUCCA nel far risalire la squadra, qualcosa in più si produceva sino ad ottenere una gran conclusione di THAUVIN intorno a metà secondo tempo, su cui Svilar si superava. Da un 1-2 potenziale che avrebbe potuto aprire scenari interessanti, nel giro di pochi istanti si passava allo 0-3 su gran azione di Baldanzi che scambiando con il solito ucraino andava a concludere in modo vincente. Partita chiusa nonostante una parte finale dove la squadra doverosamente cercava di ottenere la rete della bandiera.
Forse non ci si attendeva un ridimensionamento da parte di una Roma che usciva dalla bufera, però da trainer navigato, il buon Juric ha fatto capire al collega quanto sia duro il campionato italiano. Siamo certi che Kosta avrà preso ben nota delle soluzioni proposte dal collega al fine di evitare debacle ulteriori.
Sul piano tattico a nostro avviso EKKELENKAMP si é meritato la conferma, mentre LUCCA sembra in questa fase meno efficace di DAVIS, al quale però forse mancano ancora i 90’; GIANNETTI se sta bene forse si fa preferire a KABASELE più a suo agio se gioca a centro area. Quello che vorremmo vedere sono maggiori manovre a centrocampo dove la qualità dello svedese e dell’olandese dovrebbero garantire geometrie da preferirsi ai soliti lanci lunghi che sottopongono gli attaccanti a fatiche suppletive.
Ora mercoledì in coppa Italia sarà bene verificare qualche volto nuovo come BRAVO per esempio, ma sin da sabato capiremo se la lezione della capitale sarà servita.
AM