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Udinese, chi c’è e chi no

L'Udinese torna oggi al lavoro: Gotti ha davanti a sè due settimane per valutare le forze a disposizione e decidere a quali affidarsi per la sfida contro il Genoa, altra gara in cui l'imperativo è fare punti.
Monica Tosolini

L’Udinese torna oggi al lavoro: Gotti ha davanti a sè due settimane per valutare le forze a disposizione e decidere a quali affidarsi per la sfida contro il Genoa, altra gara in cui l’imperativo è fare punti. Diverse le valutazioni che il mister e il suo staff dovranno fare in vista della ripresa, sia sul fronte tattico che della disponibilità degli uomini.

La gara con il Sassuolo ha dimostrato che con il ‘vecchio’ 3-5-2 la difesa regge meglio, ma la qualità dell’attacco obbliga a valutazioni sulle modifiche da fare per sfruttare al meglio anche le forze per offendere. Gotti potrà lavorare con un gruppo che ritrova il lungodegente Mandragora e probabilmente anche Walace: per entrambi il rientro si avvicina e la loro disponibilità, oltre ad una crescita di condizione in particolare di Deulofeu, fa necessariamente riflettere sul vestito da far indossare a questa Udinese.

Gotti ha due settimane per lavorare e decidere. In infermeria rimangono ancora solamente ProdlJajalo e Coulibaly: Musso e Larsen hanno già ripreso il loro posto tra gli undici titolari, Mandragora è tornato in gruppo in allenamento, Walace è prossimo allo stesso passo. E Gotti, da questo punto di vista, può sorridere.

Dovrà fare a meno, invece, dei cinque nazionali. Lasagna, che Mancini ha chiamato per le tre gare dell’11 con l’Estonia (amichevole) e del 15 e del 18 contro Polonia e Bosnia Erzegovina per la Nations League; Nestrovski con la Macedonia il 12 in Georgia (qualificazione agli Europei), il 15 e il 18 contro Estonia e Armenia per la Nations League; De Paul e Pereyra che affronteranno il 13 e il 18 Paraguay e Perù per le qualificazioni ai Mondiali 2022. E in extremis di Stryger Larsen, chiamato nelle ultime ore dal ct Kasper Hjumland per le gare in programma contro Svezia (amichevole che si giocherà mercoledì 11 novembre alle ore 19.30 al “Brøndby Stadion” di Brøndby), Islanda e Belgio (per la Nations League domenica 15 novembre alle ore 20.45 al “Parken Stadium” di Copenaghen e mercoledì 18 novembre alle ore 20.45 allo stadio “Re Baldovino” di Bruxelles).

Un dazio comunque inferiore a quanto sarebbe potuto essere, visto che l’Argentina ha rinunciato a Musso, protagonista di una guarigione lampo; il Senegal a Coulibaly e l’Austria a Prodl, entrambi ai box per infortunio.

Concentrazione, quindi, tutta rivolta a chi suderà al Bruseschi: oltre alle strategie tattiche, bisognerà mettere a punto la condizione individuale di molti elementi della squadra, per motivi diversi rimasti indietro. 

Alla ripresa, contro un Genoa ancora in difficoltà (anche causa Covid), l’obiettivo devono essere i tre punti.

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