CORTINA D’ AMPEZZO. Cielo (e podio) sono azzurri sopra Cortina. Ad un anno dalle Olimpiadi, con un pubblico in delirio per la doppietta della nostra coppia di stelle sull’ Olympia delle Tofane. In una conca ampezzana baciata dal sole, con il consueto connubio tra agonismo e glamour, Sofia Goggia (al secondo successo stagionale dopo quello nel superG di Beaver Creek) si conferma una fuoriclasse assoluta e, dopo la doppia uscita di Sankt Anton, cala il poker su una pista già amica nel 2018, 2022 e 2023, ma che le aveva procurato anche graffi nel corpo e nell’anima (uno su tutti l’infortunio preolimpico – miracolosamente superato in 23 giorni – del gennaio 2022). “Super Sofy” si è praticamente annessa la gara tra il Delta e lo Scarpadon, tratto nel quale ha guadagnato oltre mezzo secondo, margine gestito sino al traguardo. E’ il bersaglio numero 26 per la bergamasca, che ha preceduto di 42 centesimi la norvegese Kajsa Vickhoff Lie e di 55 una Federica Brignone sempre più a suo agio nella libera, di nuovo in testa alla graduatoria “Overall” e, per la prima volta in carriera, depositaria del relativo pettorale rosso (con 9 punti di vantaggio proprio su Goggia). Per la “tigre” di La Salle si tratta del 74ma volta in carriera tra le prime tre, ma la prima in assoluto (era ora) a Cortina. Ai piedi del podio Lara Gut – Behrami, distante 72 centesimi dalla “Regina”. Solo ventesima, invece (staccata di 1”68), Lindsey Vonn, al “come back” cortinese e rivedibile al Rumerlo dove due giorni fa cadde, peraltro senza conseguenze.
HANNO DETTO. “Per noi italiane non c’è emozione più bella che vincere a Cortina e le mie giornate più belle le ho vissute qua – commenta Goggia – infatti avevo il cuore ij gola. Ero reduce da due ottime prove, avevo bene in mente la strategia da adottare, malgrado sinora abbia sempre vissuto l’ euforia della vittoria in maniera molto più soft rispetto al dolore per certe gare andate male. Mi sentivo equilibrata: le sensazioni di fondo erano ottime. Che andasse bene o male sapevo che le gare più importanti sarebbero state le prossime. Cosi come i giorni più importanti. Non ho rischiato tutto e commesso un paio di errori, però sono stata continua ed equilibrata sino al traguardo.”
In mezzo ai festeggiamenti c’è anche spazio per una polemica sul “caso” Colturi (la talentuosa ragazza italiana tesserata per l’Albania, ndr).
“Sino a che la Coppa sarà organizzata in questo modo non tradirò mai né la bandiera né la Federazione ma, se si dovesse passare a team professionistici, le cose cambierebbero. E comunque, in caso di vittoria, voglio proprio vedere la Colturi cantare l’inno albanese…”
“Non pensavo di rimanere sul podio, perchè ho commesso un errore a metà – aggiunge Brignone – sono comunque contentissima. Era qualcosa che volevo e farlo in discesa è una bellezza. Peccato soltanto per l’errore compiuto nel tratto nel quale, proprio in prova, avevo fatto la differenza. Il pettorale rosso della discesa? Non mi sarei mai aspettato di indossarlo…”
LE ALTRE. Undicesima (a 1”21) Laura Pirovano, 18ma Marta Bassino (1”42), 23ma Nicol Delago (1”85), 32me a pari merito (a 2”17) Roberta Melesi e Nadia Delago, 41ma (3”43) Vicky Bernardi. Non hanno invece concluso la prova Elena Curtoni (al battesimo sulla pista ampezzana) e Sara Thaler.
LE CLASSIFICHE. Nella generale Brignone comanda con 539 punti, alle sue spalle Rast (533) ed Hector (507). In quella di discesa, invece, la valdostana balza al comando con 189 punti, Inseguono Goggia (180) e l’austriaca Hutter (176).
DOMANI. Si replica (sempre sull’Olympia delle Tofane e sempre con partenza alle 11) con il superG.
Roberto Zanitti



