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Samp osso duro, salvezza tutta da conquistare

L’Udinese affronta i blucerchiati di Ranieri - per l’occasione relegato in tribuna - conoscendo il risultato del Genoa, una delle squadre in lotta per la sopravvivenza
Monica Tosolini

L’Udinese affronta i blucerchiati di Ranieri – per l’occasione relegato in tribuna – conoscendo il risultato del Genoa, una delle squadre in lotta per la sopravvivenza, mentre Lecce e Fiorentina giocano in contemporanea ai bn; il Toro a San Siro in casa Conte, chiude i giochi della 32ª giornata nel day-after. L’agonia ricadrà su una delle 5 sopracitate, dato che per Brescia e soprattutto Spal manca solo la matematica per la condanna definitiva.

Rientrano EKONG, SAMIR e SEMA, l’acciaccato JAJALO parte dall’avvio al posto di FOFANÀ, forse il giocatore più in forma sul piano fisico; WALACE viene confermato, NESTOROVSKI rimpiazza OKAKA. Unico indisponibile sino a fine stagione MANDRAGORA, mentre si allenano al Bruseschi OPOKU e PERICA, elementi che il mister dovrà attentamente valutare per la stagione a venire. Samp con il rimpianto “Quaglia” a guidare l’attacco.

Si parte e MUSSO si disimpegna a dovere dopo pochi minuti, su incornata ravvicinata di Ramirez. La Samp gioca, l’Udinese riparte cercando di pungere. Le squadre potenzialmente paiono equivalersi. Serve uno spunto di un efficacissimo KL15 a portare in vantaggio dopo la mezz’ora i padroni di casa. Gran gol dal limite e Kevin ritornato agli antichi fasti in doppia cifra in campionato. La Samp però dimostra il carattere del suo tecnico, non molla e raggiunge il pari con l’ex più amato, Fabio Quagliarella. 1-1, risultato probabilmente giusto e tutti negli spogliatoi.

Alla ripresa l’Udinese sembra pigiare sull’acceleratore costruendo due pregevoli occasioni senza per questo trovare la conclusione vincente. Da quel punto è la squadra di Ranieri a dimostrare di volerla vincere. Bonazzoli sostituisce l’autore del gol blucerchiato portando verve all’attacco ligure. A 10’ dalla fine un errore tra i due centrali bn diviene fatale; il rimpallo favorisce proprio il neo entrato, il quale si inventa una rovesciata da pochi metri bella quanto imparabile. Con gli ospiti in vantaggio si comprende quanto non sia affatto semplice il recupero. Illude sul finale l’errore di Audero, che uscendo in pessimo stile favorisce il rimpallo vincente di NUYTINCK, peccato che anche l’olandese per proteggersi il corpo, devii verso la rete con il braccio. Illusione durata il tempo della chiamata al Var. Sul finire altra dormita della retroguardia e terzo sigillo di Gabbiadini, uno che quando vede bn si esalta a dismisura. Terza gara casalinga post Covid e un solo punto conquistato! Meno male che sono arrivate due meritate peraltro, vittorie in esterna, punti per ora salvifici.

Va detto che al 40º minuto di gioco la salvezza pareva pressoché certa. La condizione appariva sufficiente a garantire un risultato positivo. Cos’è mancato allora ai ragazzi di GOTTI per portare a casa punti? Iniziamo con il fare i complimenti a Ranieri che ha messo in piedi una squadra capace di giocare al calcio e di dimostrare autentica personalità. Quagliarella poi è un sempreverde in grado di evocare parallelismi storici con le prodezze tipiche del grande TOTÒ. Mister GOTTI chiedeva verifiche e solo in parte le ha ottenute. Gli episodi non gli hanno detto bene, anche se, forse, regalare per 55’ di gioco il FOFANÀ attuale, è parso in parte forma di leggera presunzione. La palla non girava con sufficiente dinamismo, troppe le palle lunghe. WALACE tuttavia e JAJALO, non hanno demeritato e probabilmente la rotazione aveva e ha un suo preciso senso. La doccia rimane comunque piuttosto fredda, in parte si è sopravvalutato la vittoria di Ferrara quando l’avversario sembrava per lunghi tratti un pugile suonato. Il carattere tuttavia non è venuto meno nel corso del match, e ritrovare questo LASAGNA finalmente letale, autorizza qualche certezza in più verso la corsa salvezza.

Lazio sin da mercoledì (i punti sono indispensabili), Napoli fuori, Juve in casa, Cagliari fuori, Lecce – speriamo non decisiva – al Friuli, per concludere a Sassuolo, son le tappe che dividono dai 38, forse 39 punti necessari al traguardo finale. Oggi sembrerebbe il Lecce (sul quale rimane il prezioso vantaggio dello scontro diretto svoltosi ad inizio anno in Salento) a -6 da noi, l’indiziato alla retrocessione, ma la buona prova di Cagliari e i 4 punti ottenuti nelle ultime due sfide da BARAK e compagni, non autorizzano i nostri eroi ad alcun calo di tensione. I giallorossi di Liverani avranno in settimana Fiorentina in Via del Mare per poi recarsi a Genova sponda rossoblù; due drammatiche sfide salvezza che indicheranno lo stato di salute dei pugliesi, verso le quali anche Torino e Samp dovranno fare attenzione. Al Lecce poi toccherà il Brescia in casa, il Bologna fuori, la sfida sempre fuori al Friuli per poi chiudere in casa con il già salvo e con ogni probabilità remissivo Parma. Il Genoa di Nicola (16 rigori a favore contro 0 dell’Udinese!), prima del Lecce si recherà a Torino contro il Toro reduce da San Siro….

Ecco, sarebbe davvero importante arrivare alla sfida con i salentini a più 7 in classifica senza rimpiangere i 2 punti regalati al Genoa, per poter gustare seppur da casa, la sapida sensazione di un’ulteriore anche agognata salvezza, senza aspettare la 38ª di Sassuolo all’ultimo tuffo. Dopodiché l’intero popolo bn si augura che PP.MARINO possa lavorare con portafoglio adeguato, al fine di dimostrare a tutto lo scibile calcistico, di come si possa costruire un’organico in grado di far inorgoglire la propria appassionata tifoseria.

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