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Salvezza oramai ad un passo con Ekkelenkamp sugli scudi

Liquidato un Empoli rimaneggiato nell’egida di un trend convincente
Redazione

A seguito di una prestazione confortante come quella di Napoli, la giustificata attesa del popolo bn contro l’Empoli di D’Aversa, non puó che essere quella di una conferma nel merito, con conseguimento dell’intera posta. 

I toscani peraltro giungono a Udine decimati da infortuni e squalifiche. Agli ultimi stop di Marianucci e Viti nella discussa gara persa con il Milan, si devono sommare le assenze dei vari Pellegri (autore del gol all’andata), ma anche quelle di Ismajli, Anjorin, Fazzini (3 titolarissimi) oltre a quelle di Haas, Solbakken, Ebuehi e Sazonov. 

Per la sfida ai friulani tornano comunque disponibili l’ex viola Maleh e il reintegrato Kovalenko, ma la vera sorpresa è Silvestri (preferito a Vasquez), l’ex portiere bn salutato nel tunnel con particolare affetto dai vecchi compagni di squadra. 

2 punti nelle ultime 9 gare disputate, rappresentano per i toscani un campanello d’allarme da non sottovalutare.

Per RUNJAIC l’impulso a confermare gli 11 del Maradona é inevitabilmente forte, tuttavia il privilegio questa volta va al modulo. 

Vien confermato infatti il 442 che complice il rientro di EHIZIBUE, va inusitatamente a penalizzare a destra il danese KRISTENSEN escluso per scelta tattica. Persino il Nino, smanioso di offrire il proprio contributo alla causa bianconera, inizia la gara dalla panchina.

Parte forte la contesa con le squadre pronte a spingere sull’acceleratore. Le azioni si susseguono con Colombo murato per ben due volte da Solet e Kouamè insidioso, ma impreciso tra gli avanti empolesi; tra i nostri é sempre il capitano Florian THAUVIN, l’elemento pronto a ispirare ogni manovra offensiva bianconera. In cronaca, é LOVRIC a scaldare le mani all’amico Silvestri al quarto d’ora, con il portiere abile in una respinta affatto semplice.

I bn dimostrano maggiore qualità concretizzando una evidente superiorità tecnica al 19º, quando EKKELENKAMP deviava con astuzia e tempismo un tiro dal limite, ma fuori specchio di ATTA. Il vantaggio conferiva sensibile autostima agli uomini di RUNJAIC che cercavano insistentemente il raddoppio. I rischi tuttavia non andavano sottovalutati data l’intraprendenza degli uomini di D’Aversa che seppur imprecisi riuscivano a creare attraverso ripartenze, qualche tiro e grattacapo di troppo a SOLET e compagni. 

La frazione si chiudeva comunque con un meritato vantaggio dei bn, abili nel creare un maggior numero di occasioni rispetto ai rivali.

Ad inizio ripresa, così come a Napoli, l’Udinese dimostrava di entrare concentrata, sfiorando da subito con THAUVIN lanciato efficacemente da LOVRIC ì, un possibile raddoppio. Tuttavia il rischio vero i padroni di casa lo correvano al 55º quando Maleh forse accecato dal sole basso, non riusciva a deviare di testa ad un metro dalla porta un cross perfetto di Kouame.

Scampato il pericolo i bn andavano con caparbietà alla ricerca di un raddoppio che sfuggiva qualche minuto dopo con una girata di LUCCA, il cui tiro scheggiava il palo alla sinistra di Silvestri. L’Empoli tuttavia non disdegnava affatto la ricerca del pari che sfiorava all’ora di gioco quando prima SAVA con doppio intervento molto efficace, poi SOLET, sbrogliavano la faccenda su un attacco insistito da parte dei toscani. La marcatura della presunta tranquillità tuttavia, arrivava puntuale poco prima di metà ripresa, ancora con l’olandese di Zeist alla prima doppietta italiana, grazie ad un tap-in su tiro insidioso di LUCCA sul quale Silvestri non poteva andare oltre ad una deviazione debole. Rapace quasi da rapinatore d’area di rigore, si avventava il centrocampista numero 32, ottenendo una ragguardevole doppietta personale. Grande la gioia per il 24.enne ex-Ajax sempre più in odore di nazionale A, ed entusiasmo palpabile sugli spalti per una vittoria che se confermata a mezz’ora dalla fine, profumerebbe sempre più di salvezza anticipata.

L’Empoli accusava il colpo perdendo le distanze tra i reparti, laddove i subentrati SANCHEZ e PAYERO si lanciavano con grande profitto. Lo spazio poi riservato ai vari RUI MODESTO, BRAVO, PAFUNDI – bene fa il tecnico a dar loro minutaggio – non faceva altro che mettere in difficoltà un organico avversario ridotto ai minimi termini.

La gara si concludeva nei fatti al 90º, grazie al gol fortemente cercato e ottenuto, da THAUVIN (6ºstagionale), su gran traversone di PAYERO liberatosi sulla corsia di destra.

Bene dunque, incoraggiante la seconda vittoria consecutiva tra le mura amiche, inframezzata per di più dalla rilevante prestazione di Napoli. Con gli ingressi in pianta stabile di ATTA ed EKKELENKAMP (MVP di giornata e oramai insostituibile), la squadra sembra possedere di diverse soluzioni offensive, oltre ad una corsa e imprevedibilità tattica non facilmente decriptabili dagli avversari. Il gran tiro nelle corde del francese la cui tecnica é di fatto ragguardevole, oltre agli inserimenti in zona gol dell’olandese, vanno a completare un assetto mediano di tutto rispetto in attesa del pieno recupero di un SANCHEZ, il quale appena entrato ha saputo deliziare la platea con giocate tipiche del suo innegabile repertorio. Se poi THAUVIN continuerà ad essere così ispirato e LUCCA un tantino più concreto, beh allora ci sarà da divertirsi davvero, poiché con oggi, facciamo gli scongiuri del caso, la salvezza se non matematicamente ottenuta, pare veramente ad un tiro di schioppo.

Un merito dunque a Mr. RUNJAIC per aver saputo inquadrare con tempi pretesi dal nostro campionato, notoriamente famoso per non aspettare mai nessuno, uomini e tattica adeguata nel migliorare sensibilmente la classifica della passata stagione. Ad oggi l’unico elemento apparentemente penalizzato dallo scacchiere 442, sembra essere il danese KRISTENSEN, la cui titolarità potrà esser facilmente ipotizzabile nelle gare in esterna, dove fisicità e difesa, si faranno senz’altro preferire alle incursioni di un esterno come KAMARA, utilizzabile in caso di necessità, a gara in corso.

Giunti a due terzi di torneo, ipotizzare dopo l’annata scorsa, 3 mesi di sfide senza il patema di dover inseguire punti per alimentare una classifica fortunatamente ad oggi incoraggiante, dà al tecnico una prospettiva raramente concessa ai colleghi nel decennio precedente. 13 gare che dovranno dunque far capire a società e staff tecnico, su come e su chi puntare le preziose fishes per l’anno a venire, senza per questo illuderci sull’incedibilitá di alcuno. Siamo maturi e vaccinati quanto basta per capire come gli uomini, non potranno mai contare quanto la maglia. 

AM

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