Tra poco più di un mese prenderà il via il girone di ritorno. Inutile dire che dopo una prima fase costellata da risultati sopra le aspettative, l’obiettivo attuale della squadra é quello di concludere l’andata con un bottino di punti tranquillizzante, tanto da poter consentire di approntare sperimentazioni in piena serenità di classifica, con vista ambiziosa in ottica ‘25-26.
Si vocifera di tentativi atti a modificare il canovaccio tattico oramai arcinoto anche agli avversari. Il 3511 da un decennio abbondante é il modulo più congeniale in casa bianconera, ma é pur vero che se si pretende considerazione da club d’avanguardia, vi é necessità di saper cambiare in corsa lo scacchiere tattico. L’organico pare avere elementi in grado di consentire tale opportunità.
Partiamo dalla porta dove OKOYE é inamovibile.
In difesa il punto fermo é BIJOL forse all’ultima stagione in bn date le continue richieste di club molto ambiziosi. Da gennaio al suo fianco verrà provato SOLET, il francese ex Salisburgo che vanta credenziali non indifferenti. Il 25.enne (a febbraio) di Melun, ha comunque le caratteristiche per giocare anche come braccetto ai fianchi dello sloveno in una consolidata difesa a 3.
Se funzionerà l’esperimento dei 4 dietro, a sinistra potrebbe essere proposto KAMARA nelle gare dove l’ivoriano potrebbe spingere più che difendere, viceversa TOURÉ o lo stesso KRISTENSEN potrebbero garantire più copertura. A destra la simmetria vorrebbe il danese pronto a garantire copertura, con GIANNETTI come alternativa abile anche per la fascia opposta, o EHIZIBUE per proporre una spinta maggiore. Bene non scordare il recupero di EBOSSE il cui impiego sul lato sinistro potrebbe essere più che probabile. KABASELE rimarrebbe un’opzione buona non solo per ogni ruolo difensivo, ma soprattutto negli ultimi minuti di gara in situazioni disperate dove, data l’innegabile valenza nel colpire con efficacia di testa, potrebbe subentrare a chiunque.
In mezzo l’inamovibile é indubitabilmente KARLSTROM. Il metronomo svedese per acume tattico é l’uomo cui RUNJIAC mai rinuncerebbe. PAYERO si sta rivelando un buon interno, certamente in questa fase da preferirsi ad un evanescente LOVRIC, in grado di alternare prove importanti ad altre incolori. In rampa di lancio è ormai pronto l’olandese EKKELENKAMP molto stimato dal tecnico. Dopo una fase di apprendimento e svariate prove tattiche, si é capito che il ragazzo gode di un gran dinamismo in grado di consentirgli un impiego sia da interno che in qualità di mezza punto al posto di un THAUVIN o di un eventuale esterno. ATTA e ZARRAGA dovrebbero rappresentare qualcosa di più di semplici alternative in un campionato che nel girone di ritorno avrà necessità di alternative solide.
Tra gli esterni, potenzialmente penalizzati dalla formula del 433, potrebbe trovare il suo posto KAMARA, abile come il suo dirimpettaio EHIZIBUE più ad offendere che a difendere, mentre per ZEMURA e RUI MODESTO l’impiego non appare così continuativo. Certo che se sapranno farsi trovare pronti, potrebbero dare al tecnico una chance non indifferente nel cambiare con sapidità e fantasia i diversi canovacci tattici in essere.
In avanti la dipendenza tecnico-tattica da THAUVIN appare scontata. Il francese cui é stata fatta offerta importante per il rinnovo di contratto sino al ‘27, é l’indiscusso cardine del gioco offensivo bn, tutto passa dalla sua fantasia. Alle sue indubbie qualità si dovrebbero aggiungere speriamo presto, quelle del Nino Maravilla, sempre più atteso al nuovo esordio in maglia bianconera. Ma anche il catalano Iker BRAVO appare un elemento in crescita, più che affidabile, cui é necessario concedere minuti veri.
In avanti per il ruolo di prima punta, DAVIS sembra nelle gerarchie aver superato Lorenzo LUCCA, ma nulla vieta che il tecnico li schieri entrambi, situazione che comunque in gara viene pressoché sempre proposta. Mentre per BRENNER sembra ormai di capire che le strade vadano a separarsi, da capire quanto PIZARRO possa rendersi utile a stagione avanzata, quale cambio di uno dei due delanteros.
AM