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Poker servito sull’isola, Cioffi gongola

CIOFFI e Udinese si presentano all’Unipol Domus di Cagliari con il preciso intento di portare a casa punti preziosi.
Monica Tosolini

CIOFFI e Udinese si presentano all’Unipol Domus di Cagliari con il preciso intento di portare a casa punti preziosi. Evitare agli isolàni di accorciare in classifica, potrebbe equivalere a mettere una seria ipoteca sulla salvezza in considerazione delle difficoltà verso cui si dibattono Genoa e soprattutto Salernitana, avversario dei bianconeri alla vigilia di Natale.

Mazzarri, tecnico rossoblu in passato anche tecnico Watford dei Pozzo, nutre grande fame di rivincita nei confronti degli ex datori di lavoro. La sedute preparatorie a seguito del buon risultato ottenuto con il Cittadella in Coppa Italia con relativo passaggio del turno, sono state approntate confidando molto sul duo offensivo Joao Pedro – Pavoletti (preferito a Keita), due attaccanti estremamente insidiosi per caratteristiche tecniche e capaci in passato di castigare i friulani. Recuperati per la gara Nandez e Ceppitelli, due giocatori seguiti in passato anche dalla società dei Pozzo.

CIOFFI risponde al collega da sempre incline al 352, con un modulo di fatto speculare, riproponendo SAMIR al rientro per squalifica nel ruolo abituale di centrale sinistro in luogo di Neuhen PEREZ. In avanti piena fiducia nelle qualità tecniche di DEULOFEU nel ruolo di sotto punta alle spalle di BETO. Nacho PUSSETTO, più che positiva la prova con il Crotone, parte dalla panchina pronto a fornire il proprio contributo in corso di gara. Assenti per squalifica SUCCESS, e per indisponibilità PEREYRA. Fondamentale, neanche a dirlo, l’atteggiamento d’approccio alla gara, pecca originale della gestione Gotti.

Parte la sfida con i padroni di casa che girano palla prevalentemente tra i tre difensori con una sostanziale sterilitá. Un’Udinese sorniona sí chiude a riccio e riparte. È l’errore di Godin a sbloccare la gara; disimpegno errato su cui si fionda WALACE (ennesimo recupero di palla per un giocatore a volte ingiustamente criticato) abile nel favorire l’inserimento attento di UDOGIE capace di confezionare un assist perfetto per MAKENGO, concreto nell’angolare con un calcio di punta in modo sufficiente da trafiggere il fiorentino Cragno. Prima marcatura per il franco-congolese festeggiato a dovere dai compagni. Partita in discesa, apparentemente in controllo, ma é Pavoletti a spaventare i bn sfiorando il pari con un tiro ravvicinato che ha il solo difetto di essere troppo centrale per un SILVESTRI pronto a deviare d’istinto in angolo. I successivi 35’ scorrono senza grosse emozioni con un’Udinese tatticamente incernierata e i padroni di casa a girar palla senza costrutto. La partita non è un granché per estetica. Al minuto 44, una bella ripartenza di UDOGIE frenata da un fallo di Dalbert, genera una punizione sui 20 metri defilata sulla destra. Sulla palla si piazza DEULOFEU sino ad allora in verità autore di una prova non esaltante. La conclusione del catalano peró é magistrale, pari alla classe di cui é indubitabilmente dotato, tanto da lasciare impietrito il pur bravo portiere isolano. Si va negli spogliatoi su un confortante doppio vantaggio.

Mazzarri alla ripresa innesta 3 elementi, Keita, Lykogiannis e Caceres. Non cambia peró l’inerzia del match; ci pensa MOLINA dopo 4’ dal rientro a chiudere la contesa con un destro dal limite su cui Cragno nulla puó. I rientri nefasti dagli spogliatoi dell’era Gotti, complice senza dubbio i padroni di casa, sembrano un lontano ricordo. Non appagato dalla gran punizione propedeutica al raddoppio, il giocatore dal maggior talento individuale, in arte Gerard DEULOFEU, confeziona un’altra perla su assist di un prezioso MAKENGO. Il tiro scoccato dal limite supera l’estremo cagliaritano con una traiettoria appannaggio solo dei fuoriclasse. Poker servito, Cagliari in 10 per doppia espulsione subita da Marin, e gelo che cala al Sant’Elia. Il presidente Giulini e Mazzarri non trascorreranno certamente una nottata serena.

CIOFFI, trovatosi catapultato alla vigilia dell’importante gara col MILAN, ed una critica che lo aspettava al varco, diventa il vero vincitore di serata. Scacco matto servito ad una diretta rivale per la salvezza, oltre al diritto guadagnato di dimostrare qualità gestionali e motivazionali insospettabili sino a pochi giorni addietro. L’intelligenza dello scaltro tecnico fiorentino, é stata quella di capire le caratteristiche dell’organico a disposizione. Nessuna invenzione ma riproposizione di una squadra che pur non esaltando le platee, sino a qualche mese fa sembrava giocare a memoria. Il 352 o 532 che dir si voglia, sembra il vestito fatto su misura degli uomini a disposizione. Se poi DEULOFEU si inventa gol come quelli di ieri, allora lá davanti ne bastano due. Se MAKENGO e ARSLAN son quelli ammirati negli ultimi 180’ impossibile rinunciarci. Se NUYTINCK é tornato a dirigere la difesa come ha sapientemente fatto in tutta la stagione scorsa, beh, vedere incrementare i clean sheet, non é utopia.

Dove potrà arrivare allora questa UDINESE targata CIOFFI? Forse il Cagliari si é rivelato un avversario meno ostico del previsto ma l’occasione di chiudere il girone d’andata a 23 (mercoledì al Friuli arriverà la Salernitana), appare davvero ghiotta. Ció che si chiedeva, ovvero capacità di motivare il gruppo, sembra essere nelle corde del neo mister, molto abile nella comunicazione, caratteristica peraltro tipica del popolo toscano. Sarà dunque entrato realmente nella testa dei giocatori sapendone estrarre il loro il vero potenziale? Il girone di ritorno, partita dopo partita, ce lo dovrà dimostrare.

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