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Oggi la ratifica del nuovo calendario, ma difficilmente sarà quello definitivo

Non è ancora finita. Il calendario stilato ieri in tarda serata nell’assemblea straordinaria di Lega non è quello definitivo.
Monica Tosolini

Non è ancora finita. Il calendario stilato ieri in tarda serata nell’assemblea straordinaria di Lega non è quello definitivo. Dal confronto tra le parti, che hanno coinvolto anche i club tramite un sondaggio, è nata la soluzione di far giocare le gare inizialmente previste a porte chiuse e fatte slittare nello scorso fine settimana, al prossimo week end. Tradotto: l’Udinese giocherà domenica alle 20,45 il recupero contro la Fiorentina. Quindi, slittamento di tutte le giornate fino al recupero infrasettimanale del 13 maggio, con il programma del prossimo turno che prevede di conseguenza la trasferta dell’Udinese a Torino sabato 14 marzo alle 20,45.

Ma siamo ancora nel campo delle ipotesi perché il tutto dovrà essere ratificato nelle prossime ore. E sembra difficile poter credere che questa soluzione sarà quella finale, non solo per i ‘freschi’ precedenti, ma anche per altri motivi.

Il primo arriva direttamente da Firenze dove Joe Barone, braccio destro del presidente Commisso, ha già fatto sapere di non essere intenzionato ad accettare di giocare a Udine domenica sera. La nuova trasferta, giocando in notturna, obbligherebbe la società Viola a trattenere squadra e staff una notte in più nel capoluogo friulano, visto che l’aeroporto poi chiuderebbe e il rientro in città dovrebbe slittare al giorno seguente. Un aggravio di costi che il club gigliato non ha voglia di accollarsi e chiede quindi di disputare la gara nel pomeriggio. Dal canto suo, l’Udinese tramite il vice presidente Stefano Campoccia si è detta soddisfatta della soluzione che secondo il club va incontro alle esigenze di società e tifosi.

Ma, e questo è il secondo punto, andrà comunque rivisto il calendario di anticipi e posticipi. A Udine ci vorrà particolare attenzione, visto che si dovranno far combaciare le esigenze di Udinese e Pordenone, autorizzato quest’anno ad utilizzare lo stadio Friuli per le partite interne.

In sostanza, oggi si attende la ratifica del calendario stilato ieri ma credere che possa essere realmente quello definitivo è ancora difficile.

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