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Monza e Palladino sviliscono i sogni bianconeri

Con la Pasqua si avvia per l’Udinese una sorta di mini campionato con obiettivo 8ºposto, oggettivamente il massimo traguardo cui aspirare in stagione.
Monica Tosolini

Con la Pasqua si avvia per l’Udinese una sorta di mini campionato con obiettivo 8ºposto, oggettivamente il massimo traguardo cui aspirare in stagione. Fiorentina, Bologna, Torino e Sassuolo appaiono le avversarie designate al raggiungimento di una graduatoria comunque specchio del lavoro sviluppato da mister SOTTIL, il quale farà bene a mantenere alta la motivazione del gruppo al fine di ottenere piena legittimazione verso la riconferma in ottica ‘23-24.

Udinese vs Monza é gara che non può non risentire delle gravi condizioni di salute di Silvio Berlusconi, il “Presidentissimo” per definizione, giustamente evocato prima dell’avvio dallo speaker allo stadio. Palladino vera sorpresa tra i tecnici “nouvelle Vogue”sembrerebbe alla vigilia, esser riuscito ad isolare a sufficienza la squadra alleviandola dal velo di tristezza inevitabilmente calatosi sul gruppo molto affezionato al Cavaliere. In merito alla trasferta friulana, il tecnico campano capace di invertire con una vittoria a sorpresa il fenomenale trend bn all’andata con l’ottenimento del passaggio del turno in Coppa Italia, deve nell’occasione rinunciare all’esterno Caprari, uno dei punti di forza biancorossi, varando una formazione che sarebbe molto gradita a Guardiola, ovvero con Valoti finto centravanti al posto del triestino Petagna, bestia nera dell’Udinese. Da seguire con curiosità l’ex Pablo Marí. SOTTIL per contro perde il Tucu per squalifica, ma si avvale dei rientri di BECÃO, PEREZ, WALACE, SUCCESS, non poco visto quanto combinato al Dall’Ara.

La formazione é quella prevista con SAMARDZIC nel ruolo di rifinitore per le punte partendo dall’interno destro. Parte la sfida, che vede il Monza gestire palla come da copione (3ª in graduatoria per possesso palla) e l’Udinese attenta a non rimpinguare la pessima gestione del primo quarto d’ora che la vede ultima nel merito – Bologna peraltro si é rivelata specchio fedele. 17’ ben gestiti dai brianzoli non sono sufficienti peró ad evitare la ripartenza mortifera di LOVRIC, il quale su assist di WALACE si trova a tu per tu con Di Gregorio. Perfetto il tocco dello sloveno che trafigge l’estremo brianzolo. Poco da segnalare nel resto di frazione che si conclude con il minimo vantaggio per i bianconeri, assolutamente meritato.

Alla ripresa accade ció che troppo spesso avviene alla ripresa delle ostilità. E qui si deduce purtroppo, che non solo gli inizi di gara vengono mal interpretati, ma anche gli avvìi di ripresa. Dopo due soli minuti infatti è Colpani, il quale si augurerà in carriera di giocare sempre contro i friulani (2 gol in 2 partite), ad anticipare la difesa bn su ottimo cross di Carlos Augusto. La squadra, apparentemente in confusione, sembra subire il colpo tanto da incassare il raddoppio di Rovella ben imbeccato da Sensi, su azione di contropiede. Reazione dei friulani poco lucida con giocatori lenti nel giocare con e senza palla, un po’ come accaduto a Bologna. Addirittura é il Monza a sfiorare il terzo gol specie su azione di Petagna che preferiva tirare in diagonale piuttosto che cercare nel secondo palo sempre Carlos Augusto accorrente. Lo stesso Rovella, buona la sua prova, sfiorava di testa una clamorosa doppietta. SOTTIL inseriva la batteria di attaccanti aggiunti dopo ARSLAN, immettendo EBOSELE, THAUVEN, NESTOROVSKI. Quando la speranza via via si affievoliva, ecco che Petagna concede un clamoroso regalo contribuendo a non rendere amara la Pasqua bianconera. Spinta alle spalle appena dentro l’area su NESTOROVSKI e, finalmente, primo rigore in campionato assegnato ai bianconeri. Penalty che BETO realizzava con sicurezza. Decimo centro per il centravanti portoghese, secondo anno consecutivo in doppia cifra e finale che non concedeva ulteriori emozioni.

Si potrà forse ritenere la sfida con i lombardi una possibile occasione persa, oppure come una gara in cui sperimentare con lungimiranza forze nuove, come ad esempio PAFUNDI. Anche una vittoria non crediamo potesse cambiare auspicabili obiettivi oramai ridotti ad una onorevole stagione prossima ai 50 punti o parte sinistra di classifica. Certo é lodevole l’aver recuperato punti in abbondanza da situazioni di svantaggio, rimane tuttavia il cruccio nell’affrontare con poca concentrazione gli avvìi di gara o il rientro dagli spogliatoi. Lí c’é molto da lavorare.

Auguri di buone festività ai tifosi bianconeri

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