Passati i ‘mesi neri’ di gennaio e febbraio, in cui l’Udinese con 7 punti in 9 gare ha assunto un passo da retrocessione, la squadra di Sottil a marzo si è rimessa a correre e dopo i 7 punti conquistati nelle trasferte di Bergamo ed Empoli e nella sfida casalinga contro il Milan, si torna già a sussurrare la parola Europa.
Non è il caso di nutrire grandi speranze, viste le incognite all’orizzonte, ma se è vero che sognare non costa nulla, è lecito provare a capire cosa può riservare il calendario all’Udinese nelle prossime 11 gare.
Sottil e i suoi dovranno vedersela con quattro delle squadre che la precedono in classifica, ovvero le romane, ma anche con Napoli e Juventus, le due squadre che hanno fatto più punti finora. Tre di queste gare si disputeranno al ‘Friuli’, dove l’Udinese ha battuto Inter, Roma e Milan ma anche dove non è riuscita a conquistare i tre punti per sei mesi di fila.
Ci saranno i 3 scontri ‘diretti’ con Bologna e Fiorentina in trasferta e Monza in casa.
E poi squadre della parte bassa della classifica come Cremonese e Samp a Udine, e Lecce e Salernitana in trasferta.
Con un programma così, con almeno sette gare alla portata, è lecito puntare ai 50 punti, traguardo raggiunto nel 2003/04 da Spalletti e nel 1999/00 con De Canio. Un bottino finale assolutamente interessante, visto che dalla stagione 2013/14 l’Udinese non supera i 47 punti, che sono poi quelli raggiunti da Cioffi un anno fa.
Impensabile arrivare agli oltre 60 degli anni d’oro di Guidolin o dei preliminari di Champions conquistati sempre da Spalletti, ma è giusto tentare la svolta dopo dieci anni di stallo con piazzamenti finali sempre attorno ai 40, con il massimo dei 45 di Gotti nel campionato sospeso e poi giocato d’estate per il Covid, e del primo anno di Delneri.
Quota 50 potrebbe essere davvero l’obiettivo per non sentir più parlare di ‘campionato anonimo’.
