In conferenza stampa, come ormai d’abitudine, mister Kosta Runjaic ha alzato il muro sulla probabile formazione che affronterà domenica sera il Napoli. Qualche indizio, però, lo ha concesso soffermandosi nelle riflessioni sullo stato dell’arte.
Il tecnico, infatti, ha sottolineato come il 4-4-2 impiegato contro il Venezia sia stato dettato da cause di forza maggiore quali le indisponibilità di Karlstrom e Ehizibue. Ha rivelato che a Sanchez non è stata promessa la titolarità, fatto che il cileno avrebbe accettato di buon grado. E ha sottolineato come, contro un avversario tanto forte come il Napoli, sia necessaria la compattezza di squadra. Compattezza che viene più facilmente in un gruppo collaudato, formato da quelli che potrebbero essere i ‘suoi pretoriani’.
Da qui l’idea che al Maradona vedremo l’Udinese con la veste tattica del 3-5-2 in cui i dubbi, alla fine, riguardano gli esterni di centrocampo.
Probabile quindi una Udinese con Sava in porta; Kristensen, Bijol e Solet in difesa; Lovric, Karlstrom, Payero nel cuore della mediana; i bomber Lucca e Thauvin in avanti. Sulle fasce i ballottaggi riguardano a destra: Ehizibue, al rientro dopo l’infortunio rimediato lo scorso 11 gennaio contro l’Atalanta; Rui Modesto, schierato finora al suo posto; e Zemura, provato nei giorni scorsi in allenamento e spesso schierato, durante le partite, da quella parte. A sinistra se la giocano i soliti Kamara e Zemura.
L’Udinese contro il Napoli torna al 3-5-2
I dubbi per il tecnico riguardano gli interpreti sulle fasce
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