Altra giornata di attesa per il calcio bianconero. Dopo l’ok di Governo e Regione alla ripresa degli allenamenti individuali, l’Udinese ha scelto la strada della prudenza e ha annunciato di voler rimanere in attesa di avere maggiori garanzie sulle modalità della eventuale ripartenza generale della macchina del pallone.
In un momento in cui la situazione rimane assolutamente fluida, la società friulana attende garanzie almeno dal protocollo medico-scientifico. Ma anche gli aggiornamenti che arrivano da quel fronte disegnano un quadro di caos totale. Così ci si ritrova che, di fronte all’incertezza anche sulla ripresa del campionato, per la quale Spadafora ha più volte espresso parere contrario, l’Udinese e altre squadre in lotta per la salvezza preferiscano rimanere ancora ai box.
Ed ecco che succede quello che non dovrebbe: ognuno va avanti di testa sua, secondo i propri mezzi e i propri obiettivi. In Italia, la situazione della ripresa dei club di A mostra una cartina a macchia di leopardo con le genovesi che, come Udinese, Cagliari, Fiorentina, Atalanta e Spal preferiscono attendere tempi migliori; il Brescia che proprio non ne vuol sapere di ripartire con il campionato; e un fronte di società che stanno organizzando una ripresa graduale. Oggi Sassuolo, domani Inter, Juve, Napoli e Bologna, quindi Roma, Lazio, Torino, Parma e, entro il termine della settimana, anche il Milan.
Una situazione che fa a pugni con quanto dichiarato, a turno, dagli addetti ai lavori. Un esempio? Urbano Cairo che oggi ha nuovamente parlato di serie A compatta nella volontà di ripresa.
Siamo sempre allo stesso punto: parole, parole, parole..
