Ci sono persone che sono talmente uniche, che non hanno bisogno di tante parole, men che meno di proclami: sanno farsi amare per semplici gesti, che poi tanto ‘semplici’ non sono. Questo è Zico. Un GRANDE, e forse la parola grande, anche se scritta a lettere cubitali, non basta a rendere l’idea di ciò che il Galinho è. E ieri, nella sua prima giornata del sesto ritorno in Friuli dopo l’addio del 1985, lo ha nuovamente dimostrato.
Il volo dal Giappone, l’arrivo a Lubjana, il viaggio verso Udine e subito le interviste di rito, sempre con estrema disponibilità, nonostante l’evidente stanchezza. Il tempo di una doccia, magari mezz’ora di riposo e poi via, di nuovo, per l’appuntamento con i tifosi che trepidanti lo aspettavano a Remanzacco per rivivere emozioni mai dimenticate.
Un vero e proprio bagno di folla attendeva il Galinho alla Tavernetta, un salto indietro nel tempo per lui, la moglie Sandra, gli amici Franco Causio, Paolo Miano, Sigfrido Marcatti, Gigi De Agostini, Franco Dal Cin. Tutto orchestrato perfettamente dagli amici di sempre Alessandro Scarbolo, Andrea Granziera e Michele De Sabata. Una serata presentata in diretta da Telefriuli e organizzata per il campione che nel 1983 ha scelto Udine e che da allora ha trovato anche nel Friuli la sua seconda casa. Sul palco, Zico & friends hanno ricordato aneddoti di un passato che rimane storia unica, con l’intervento in video chiamata anche di Marcio Amoroso. Il Galinho ha ricevuto omaggi che hanno fatto lievitare a 8 il numero di valigie necessarie per il rientro. Sul palco, ha indossato la maglietta dell’Aurora Remanzacco (che festeggia i 100 anni di storia) e ha ricevuto quella personalizzata dell’Udinese mentre alle sue spalle scorrevano le immagini delle sue gesta con la maglia bianconera..
Solo a tavola si è potuto ritagliare attimi di pausa. Prima del taglio della torta, eccolo pronto alla processione di tifosi. Con infinita disponibilità, ha fatto autografi, foto, selfie, video: un fiume di fan che non finiva più, e lui li ha resi felici tutti.
E poi, la grande torta. Il taglio. Ma prima, con lo sguardo, a cercare la sua Sandra, finita dietro alla marea di tifosi. Gliel’hanno indicata e lui, tagliata la prima fetta, si è fatto strada tra le persone per andare a darla a lei.
Un gesto da signore quale Zico è.
Ben dopo la mezzanotte il saluto per chiudere la prima giornata friulana. E oggi si riparte, sempre con grande umiltà, estrema disponibilità, semplicità unica. Perchè anche così si distinguono i grandi campioni. Grazie di tutto, Zico!
