La Rivoluzione in casa Udinese toccherà diversi ruoli, da quello dirigenziale del Ds a quello tecnico della panchina, fino a quello del riferimento in campo, colui che rappresenta la squadra. Radio mercato, infatti, già indica i possibili partenti e tra i diversi nomi, ci sono anche quelli di tre figure che hanno rappresentato la spina dorsale della squadra: Bijol, Walace e Pereyra.
Il Tucu è anche uno dei giocatori di maggiore qualità della squadra e nelle due parentesi udinesi ha totalizzato 201 presenze in campionato e 25 reti. A 33 anni vorrebbe tornare alla squadra che lo ha lanciato, il River Plate. Gino Pozzo lo sa, ne hanno parlato spesso, e non lo ostacolerà.
Walace, a Udine dal 2019, è cresciuto molto fino a diventare regista insostituibile e spesso davvero senza alter ego. Da ormai un paio d’anni dal Brasile cercano di riportarlo in Patria e stavolta potrebbero farcela, Betis Siviglia permettendo. Dopo una stagione travagliata, che lui ha concluso con una tensione che si è sciolta in lacrime, è giusto consentirgli di cambiare aria.
Jaka Bijol, ora con vista Euro 2024, dal ritiro della Slovenia non ha sciolto le voci sul suo futuro, ma la considerazione per cui “questa è stata una annata molto difficile e non vorrei in alcun modo ripeterla” non fanno certo pensare ad un suo nuovo campionato in bianconero.
Il mercato incombe, l’Udinese rischia di perdere la sua spina dorsale
Walace, Pereyra e Bijol sono sul piede di partenza
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