E’ dallo scorso 29 luglio, sabato in cui la ‘bomba’ Samardzic è scoppiata nel calciomercato, che si attende la conclusione di una storia che continua a creare incredulità, imbarazzo e sempre maggiore irritazione nel calcio nostrano, non solo negli ambienti di Inter e Udinese. Due settimane di un amore, quello di Samardzic verso l’Inter, sbandierato a più riprese e di incomprensibili comportamenti che riescono ancora a stupire. Ma, dicono i bene informati, oggi si dovrebbe arrivare al dunque. Il presunto ultimatum della dirigenza milanese scade stasera: il centrocampista dovrà firmare alle condizioni pattuite con Rafaela Pimenta. Altrimenti lo stop all’affare sarà definitivo. Samardzic ieri sera è tornato nel tranquillo Friuli, lontano dai reporter nerazzurri che stazionavano fuori dal suo hotel e dai tifosi che lo pressavano per la firma all’Inter, per le ultime riflessioni. Riflessioni che in realtà spettano al suo entourage, visto che il 21enne è molto fermo sulla volontà di entrare a far parte del gruppo di Inzaghi.
La brusca frenata alla trattativa sta creando parecchi fastidi ai due club che ora spingono per una soluzione rapida, dopo aver già vagliato i rispettivi ‘piani B’ che tradotto per l’Inter significa la permanenza di Sensi e per l’Udinese una nuova chiamata al Tucu, con Samardzic in attesa di West Ham o Juventus a toglierlo da una situazione surreale. Questo nel caso in cui la fumata oggi sia ancora nera. Ma il ‘ravvedimento’ è interesse di tutti, in primis di Samardzic il cui eventuale percorso all’Inter, è chiaro, partirebbe a questo punto davvero in salita.