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Il Crotone vanifica aspettative in parte disattese

Udinese è chiamata al Friuli a confermare quanto di buono fatto vedere nell’ultimo mese.
Monica Tosolini

Udinese è chiamata al Friuli a confermare quanto di buono fatto vedere nell’ultimo mese. Sarà il Crotone di Giovanni Stroppa, amato ex bianconero, a dire se, e a quali obiettivi, possa ambire la squadra di Mr. GOTTI.

Ancora indisponibili OKAKA, OUWEJAN, DE MAIO, FORESTIERI ai quali si è aggiunto da sabato sera NUYTINCK, il tecnico bn opta dal 1º per MOLINA e per il match winner del Grande Torino Ilija NESTOROVSKI in luogo di DEULOFEU, mentre rientra nel vertice di centrocampo il turco ARSLAN.

La partita non vive di ritmi esaltanti. L’Udinese vuol dimostrare che anche in casa si possono ottenere risultati importanti dopo le 3 sconfitte e 2 vittorie ottenute di misura al Friuli. Il Crotone non è squadra da barricate prediligendo il gioco sin dalle retrovie. L’Udinese ci prova, ma nel primo tempo oltre ad un gol in leggero fuori gioco di PUSSETTO sistematicamente annullato dal Var, ottiene solo qualche sporadica azione elaborata da RDP, mentre appare poco coinvolto il laterale destro MOLINA. MUSSO si fa apprezzare solo su punizione di Messias, il matador di sabato con Lo Spezia. L’impressione è che l’Udinese possieda i mezzi per sbloccarla, ma solo innalzando i ritmi di gioco. Preoccupa vedere RDP toccarsi il ginocchio per un improvviso indolenzimento a 2’ dal break.

In avvio ripresa GOTTI lascia tutti gli 11 in campo. La squadra bn aumenta la pressione e crea anche occasioni importanti; da segnalare quella a 20’ dal termine conclusa da PUSSETTO dopo un assist di RDP a pochi metri da Cordaz, che nell’occasione compiva il miracolo salvando i suoi da un passivo che poteva significare resa. Rimaneva qualche rimpianto in merito all’occasione che proprio il Diez poteva concludere con profitto. Il Crotone sin da metà ripresa di fatto, appariva rinunciatario verso qualsiasi velleità offensiva a protezione di un prezioso punto da portare a casa.

Volendo far “le pulci” alla squadra, dispiace dover annotare una certa deficienza di killer instict, per una squadra piuttosto tecnica, superiore all’avversario, incapace però di tradurre una superiorità piuttosto marcata. Qualche elemento di peso atletico come OKAKA sarebbe presumibilmente servito alla causa, tocchettare con passaggi all’indietro va bene quando si è sopra nel risultato, meno quando si deve sbloccare. Qualcosa peraltro ci sfugge se si trotterella all’80º nell’andare a calciare un corner, mentre si è ancora a reti bianche in casa contro l’ultima in classifica e magari si è entrati in campo solo 10’ prima….

La squadra c’è, sia chiaro. L’identità pure. Forse manca ancora qualcosina per poter ammiccare stabilmente alla parte sinistra della classifica. GOTTI poi ne esce per di più con delle ulteriori certezze. BONIFIAZI, il cui compito era quello di sostituire NUYTINCK dietro, e PUSSETTO davanti, ci son sembrati di livello ragguardevole. Nacho poi, oltre alle due reti annullate per centimetri oltre alla rete sfiorata, si è applicato alla stregua del primo difensore della squadra, abile nel pressare da solo, a più riprese, ogni componente della difesa pitagorica.

I 2 punti persi non devono pesare per il proseguio del torneo, STRYGER e DEULOFEU potevano forse entrare prima per imprimere spinta, ma è evidente che la squadra si sappia esprimere con maggior efficacia nel compattarsi in difesa, per poi ripartire con la velocità di PUSSETTO o LASAGNA, ben corroborata dalla tecnica di RDP, del TUCU o di FORESTIERI. La gara di ieri infine, ci ha testimoniato che tra le mura amiche con ogni probabilità, non si potrà prescindere dalla stazza di Stefano OKAKA, che nel colpo di testa ha un arma impropria ai compagni di reparto, elemento al quale si potrà comunque alternare il miglior NESTOROVSKI.

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