Cinque punti dividono in classifica Udinese e Genoa, le avversarie dell’anticipo di sabato 13 marzo a Marassi. La graduatoria dice Udinese 32, Genoa 27: se i friulani possono cercare di guardare in alto e puntare seriamente alla parte sinistra della classifica, il Genoa pur non essendo con l’acqua alla gola, non è ancora a distanza di sicurezza dalla zona calda, con la linea che la demarca che è ancora da definire, visto che il Torino ha due gare da recuperare. Entrambe le squadre hanno dunque le loro motivazioni per cercare la vittoria.
Quelle del Genoa sono più impellenti, ma quelle dell’Udinese non sono da meno. La squadra sta finalmente ritrovando continuità: se non si fosse concessa quella giornata da ‘vacanze romane’ contro i capitolini, l’Udinese potrebbe vantare una striscia di otto risultati utili consecutivi. E soprattutto di prestazioni che dimostrano una acquisita solidità di squadra, quella dimostrata nel periodo 6 novembre-20 dicembre in cui erano spiccate le vittorie in trasferta su Lazio e Torino. Di fatto, a questo deve ambire adesso l’Udinese: a confermare quanto di buono ha fatto vedere di poter fare. Meglio non fissare traguardi oltre a quello della parte sinistra della classifica: per quanto il lavoro e la dedizione di Gotti e i suoi possano essere apprezzabili e apprezzati, le variabili delle defezioni (che l’Udinese paga da mesi sotto forma di lunghi infortuni) sono sempre dietro l’angolo. E, in tempi in cui la pandemia torna ad accelerare il passo, non è il caso di fare voli pindarici.
Il primo obiettivo è il Genoa di Ballardini. Con il tecnico, tornato per la quarta volta il 20 dicembre al posto di Maran (che aveva totalizzato la miseria di 7 punti in 13 gare, tra defezioni causa covid, infortuni e problemi vari), il Grifone è ripartito alla grande, lasciandosi alle spalle la zona rossa grazie ai 20 punti conquistati in 13 partite (media di 1,53 a gara). Ha vinto due volte in trasferta, in casa dello Spezia e del Crotone, squadre che le stanno dietro in classifica. Contro l’Udinese non avrà il suo capocannoniere Destro (9 reti finora), uno che ha spesso bastonato i friulani: 6 le reti segnate in carriera alla prima squadra, 3 alla Primavera. Ci sarà quello Scamacca rivelazione della prima parte di campionato e accantonato da Ballardini nel corso dei tormenti del calciomercato invernale. Il talento di proprietà del Sassuolo ha segnato finora solamente due reti, l’ultima contro il Torino lo scorso 4 novembre. Non ci sarà una colonna dela difesa come Masiello, pure lui per squalifica, che verrà sostituito da Goldaniga, altro giocatore proveniente dal Sassuolo.
Con il Genoa è sempre battaglia, Gotti lo sa bene. Come non dimenticare il 2-2 dello scorso 5 luglio, agguantato dai rossoblu su rigore al 96′? All’andata bastò la rete di De Paul per avere la meglio, ma quello che l’Udinese incontrerà a Marassi è un altro Genoa.
E, bisogna dirlo, anche il Genoa si troverà davanti un’altra Udinese. Più solida, compatta, decisa e sicura dei propri mezzi. Gotti potrà nuovamente contare sull’ex Forestieri e avrà a disposizione molto probabilmente anche Okaka, giocatori con i quali può tentare variazioni al tema dell ultime giornate. In difesa ha avuto garanzie anche da De Maio, che può essere riproposto titolare al posto di Becao o Bonifazi. In mediana è cresciuto molto Molina, che ha fatto slittare a sinistra Larsen e sono su buoni livelli sia Arslan che Walace, oltre agli inamovibili De Paul e Pereyra. In attacco Gotti potrà ora decidere tra Llorente e Okaka e avrà un Forestieri di nuovo abile, voglioso di riscatto dopo gli stop di fine novembre e inizio gennaio.
Ma soprattutto il mister spera di poter contare sull’atteggiamento: quello di squadra matura mostrato nelle ultime uscite.