Secondo lunch-match consecutivo (da ben 8 precedenti non si vince a tal ora) per i bn che dopo la magra di Reggio Emilia cercano di riconquistare il Friuli opposti al Cagliari di Pisacane. Gli isolani si presentano alla contesa con qualche defezione di troppo (Gaetano, Zappa e Belotti in primis), ma con il prezioso recupero in extremis di MINA in difesa; pur tuttavia le capacità ascrivibili al 39.enne trainer napoletano nel saper motivare a dovere il gruppo di lavoro, non fanno dormire sonni tranquilli al collega tedesco, al quale corre l’obbligo evidente, di ottenere all’interno del proprio stadio l’intera posta, condizione che manca in vero da tempo immemore.
3 i principali dubbi di formazione per RUNJAIC nel 352 rispolverato, perplessità tecnico-tattiche principalmente riconducibili all’out di destra, cui va ad aggiungersi l’indisponibilità dell’ultimora di KRISTENSEN nei 3 dietro. Dubbi risolti in favore di GOGLICHIDZE, e ZANOLI per la destra, KABASELE in mezzo con KAMARA a dare il cambio a ZEMURA a sinistra. In avanti confermatissimo il duo DAVIS-ZANIOLO con quest’ultimo molto atteso nel confermare i progressi dimostrati di partita in partita.
Parte motivata l’Udinese mettendo in mostra un ZANIOLO molto volitivo. È proprio lui a cogliere un legno al 9º dopo una leggerezza di Palestra. Qualche minuto dopo l’arbitro sorvola su un trattenuta evidente di Obert su DAVIS senza intervento del Var..
Mina é costretto ad uscire intorno al 20º ma con sorpresa il tecnico sardo anziché inserire Luperto retrocede il centrocampista Deiola tra i 3 dietro. Il Cagliari prova le ripartenze grazie ad un buon Folorusho evidenziando qualche crepa nella retroguardia bianconera che concede prima un tiro dal limite in solitudine a Borrelli, poi piazzata malissimo un gol allo stesso centravanti chiamato a sostituire Belotti. In tale circostanza l’organizzazione difensiva, nonostante una serie di rimpalli fortuiti a favore dei sardi, é parsa alla stregua di una gestione da gara amichevole. Se né SAVA né KABASELE, il quale per evidenti ragioni non ha adeguato minutaggio, sanno guidare la difesa come il danese, allora i problemi possono evidenziarsi in modo pericoloso.
Una volta sotto, il pallino passava in mano ai bianconeri che mettevano in mostra un ATTA ritornato protagonista assoluto.
Prima un tiro deviato da Deiola su cui Caprile si supera, poi un piattone a fil di palo per finire con una traversa ad un metro dalla porta , situazioni che non si dimostravano peraltro sufficienti a raddrizzare un risultato nonostante un 65% di possesso palla che ne tratteggiava la prestazione. 2 legni e nessuna rete, ma una prestazione che incoraggiava a pensare ad una ripresa auspicabilmente più fortunata.
Alla rientro dagli spogliatoi, ai bn correva l’obbligo di affrettare i tempi. Ci pensava l’attaccante aggiunto KABASELE (verso il quale il tecnico ha riservato,parole al miele) prima dell’ora di gioco, a regalare il pari da corner con un tocco di esterno su assist di testa di SOLET, ma con la complicità non indifferente di Ze Pedro che bucava di fatto il rinvio. Mezz’ora abbondante dal termine, giustificava un ragionevole ottimismo per l’esito finale della sfida che vedeva gli isolani lasciare sempre più campo agli avversari. Poco giustificabile in vero, l’utilizzo di diversi calci piazzati in attacco – consiglieremmo sommessamente di adottare qualche schema più intelligente – con retropassaggi incomprensibili nonostante una porzione di campo prossima alla tre quarti o da corner stesso (incomprensibile!). Le occasioni per battere i sardi comunque non mancavano. Complici errori in gestione palleggio piuttosto approssimativa, prima l’occasione arrivava a ZANIOLO, il quale su assist perfetto di DAVIS complice scivolata di Deiola, a non più 4 metri dalla porta solo soletto non riusciva a tener bassa la palla finita peraltro sul piede sbagliato; incredulità sugli spalti per un errore difficilmente ascrivibile ad un giocatore tecnico come Nicolò. Ma i regali non erano finiti…altro errore della retroguardia ospite la cui assenza di Mina si avvertiva eccome. KARLSTROM imbeccava l’accorrente DAVIS (buona la sua prova, ottima se avesse realizzato nell’occasione) che entrato in area calciava come da copione sul secondo palo. Caprile su superava una volta di più, deviando sui piedi del difensore che ribatteva alla bella e meglio.. la palla giungeva all’accorrente BAYO entrato al posto di un nervoso ZANIOLO a 15’ dal termine, al quale non riusciva la conclusione vincente da 2 metri dalla linea di porta. RUNJAIC ed INLER non si capacitavano sobbalzando dalla panchina per conclusioni apparentemente semplici rese di fatto vane.
Alla fine restava l’amaro per un risultato ovviamente bugiardo, ma che evidenziava l’incapacità cronica di onorare una discreta prestazione senza ottenere i 3 punti nonostante un avversario decimato guidato da un allenatore neofita per la A, e giocatori con pochissime gare giocate nella massima serie.
Resta dunque da analizzare gara ed interpreti in chiave critica al fine di dare spiegazione ad una ulteriore mancata vittoria e per una prospettiva tecnico-tattica auspicabilmente migliore.
La difesa ci é parsa aver concesso il giusto al Cagliari, ma la regia e l’abilità in chiave aerea di KRISTENSEN é sembrata mancare a tratti, come nell’occasione del gol subito e in quella immediatamente precedente dove a Borrelli é stato concesso un tiro dal limite in assoluta libertà mentre tutti i difendenti erano davanti a SAVA. Con l’entrata di BERTOLA piazzatosi a sinistre per KABASELE, a sua volta uscito per infortunio, lo spostamento al centro di SOLET ha impedito un’ulteriore spinta a sinistra data dal forte difensore francese. Sempre sulla sinistra non si puó non evidenziare la scarsa lucidità di KAMARA in gara, il quale ridacchia come un si tende a fare davanti ad un comico di razza, nel corso dello schieramento iniziale delle formazioni. Buon per lui che sa divertirsi mentre lavora, meno per noi quando ci vediamo fare retropassaggi seppur ci si trova a 5 metri dalla linea di fondo campo in fase d’attacco. A volte dubitiamo davvero sull’intelligenza calcistica di chi si sente più un giocatore di rugby che di calcio!
Bene GOGLICHIDZE che consentirà a PALMA di crescere con calma, PIOTROWSKI sembra inserirsi meglio, peccato in avanti dove nonostante la produzione di gioco, la precisione è la vera assente di giornata. È vero che gli assenti hanno sempre ragione, ma nonostante l’intesa tra DAVIS e BAYO sembri davvero promettente per il futuro, abbiamo personalmente rimpianto l’assenza di Iker BRAVO, il quale in gare come queste, dove la rapacità in area avrebbe avuto peso determinante, forse avrebbe potuto dare la zampata vincente. Beh rimane davvero un rimpianto, ma tant’è, anche oggi si chiude la gara lasciandoci un retrogusto che ci piace poco.
Si chiude dunque un mini ciclo di 6 gare con un calendario che ha proposto almeno 2 contendenti per lo scudetto e 4 squadre in lotta per la salvezza. Totale 8 punti con una media di 1,33 a partita. È corrispondente al valore della rosa? Per i pessimisti la vittoria di San Siro ha un che di episodico; senza quella i punti sarebbero stati 6 (ovvero uno a gara). Per gli ottimisti, solo la pece nera ha vietato i 3 punti con i sardi. Nel qual caso i punti sarebbero stati 10, con una media di 1,66 e piena soddisfazione da parte di tutti.
Pensavamo alla vigilia che la 6ª di campionato fosse in parte chiarificatrice…ci siamo sbagliati!
AM