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E se l’ottavo posto divenisse europeo?

L'Udinese opposta ai grigiorossi di Cremona gioca per se stessa, ma anche e soprattutto per il proprio allenatore.
Monica Tosolini

L’Udinese opposta ai grigiorossi di Cremona gioca per se stessa, ma anche e soprattutto per il proprio allenatore. Se dopo il Milan la conferma del mister di Venaria sembrava cosa fatta, le tre seguenti “magre” rimediate, hanno riproposto il dubbio se il bravo Andrea sappia toccare le corde giuste per estrarre il massimo dal gruppo messogli a disposizione. La classifica rispecchia probabilmente i valori corretti, tuttavia diventa poco sostenibile accettare riprovevoli cali motivazionali quando in 90′ ci si gioca una settimana di lavoro o ancor più la riconferma. Molti tra i tifosi bn si chiedono se a Udine sia più efficace un allenatore o un motivatore alla Antony Robbins. Ballardini scende a Udine orfano di Ciofani, dopo aver promesso al friulano Ariedo Braida (ds lombardo) di chiedere ai suoi 3 punti d’oro per alimentare ulteriori speranze salvezza. Per contro SOTTIL sa bene che deve riscattare un periodo negativo e creare attraverso una prova convincente le basi per una permanenza fortificata sulla panchina friulana.

La rinuncia a BETO febbricitante in settimana, favorisce un 3511 con il TUCU sotto a SUCCESS unica punta in avanti. SAMARDZIC giustamente inserito tra gli 11, accontenta da subito mister e tifoseria con un esterno da leccarsi i baffi, roba da palati molto fini. Approccio questa volta giusto con occasioni a ripetizione. Ci pensa PEREZ su punizione calciata magistralmente dal solito Lazar a confezionare un 2 a 0 con gara in apparente discesa per i padroni di casa. Superata di poco la mezz’ora gloria anche per SUCCESS che a seguito di 34 tentativi (nell’intero torneo) centra il suo primo gol stagionale. La festa ricevuta dai compagni è non solo liberatoria per Isaac, ma per intensità, in grado di riferire al popolo bn quanto e come sia benvoluto il nigeriano all’interno dello spogliatoio. Finisce il parziale con gara apparentemente chiusa con squadra forse non proprio perfetta, ma significativa per intraprendenza e voglia di riscatto.

La ripresa vede la Cremonese cercare di fare gioco con i friulani a gestire senza patemi un ragguardevole vantaggio forti di un BETO spina nel fianco ospite. Da annotare ancora una dozzina di minuti sul finale per Simone PAFUNDI assolutamente voglioso di mettersi in mostra.

Bene la reazione della squadra che ha dimostrato con la prestazione attaccamento al tecnico. Buona la vivacità di EHIZIBUE, da rimarcare la solita classe di SAMARDZIC, indubitabilmente un pilastro su cui impostare la stagione ’23-24. L’ottavo posto è lì…. e se fosse decisivo?

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