Nel lunch match della 14ª di campionato, l’Udinese affronta il grifone genoano estremamente bisognoso di punti.
L’ex Inter e Juventus Patrick Vieira, é subentrato di recente ad Alberto Gilardino giubilato forse ingiustamente per essere stato penalizzato da una lunga serie di infortuni arrivati anche a 10 unità; mentre Vasquez, Messias e Vitinha appaiono pienamente recuperati, ai box rimangono Malinovs’kyj, Ekuban, De Winter e un paio di giovanotti di colore, italianissimi peraltro, molto interessanti come Ekhator e Ahanor. Curiosità desta l’eventuale impiego di Mario Balotelli che con la maglia del Milan 9 anni orsono fece un gran gol su punizione proprio al Friuli, quando in panchina sedeva il compianto Sinisa Mihajlovic.
RUNJIAC per contro, oltre agli infortunati PAYERO e SANCHEZ, deve rinunciare allo squalificato BIJOL, il leader della difesa friulana.
Al suo posto spostamento di GIANNETTI al centro e reinserimento al fianco di TOURÈ in un’inedita difesa a 4 completata da EHIZIBUE a destra e ZEMURA a sinistra. EKKELENKAMP dentro dal primo di gioco in luogo di ZARRAGA, e inserimento di LUCCA ad affiancare DAVIS nel duo offensivo ispirato da THAUVIN.
La gloriosa società bianconera sabato ha maturato 128 anni di attività e la voglia di regalare una gioia vera attraverso una gara convincente sembra da copione.
Peccato che in appena un paio di minuti ci pensi TOURÈ a rovinare la festa con un retropassaggio corto cui fa seguire una manata sull’accorrente Zanoli, scaltro a capirne le intenzioni; l’arbitro con l’ausilio del Var puniva la scorrettezza con la massima severità. Al ragazzo di Gonesse in fondo non si puó buttare addosso la croce per una sconfitta che dopo l’episodio sembrava scritta.
Piuttosto dovremmo riflettere se fosse pronto o meno per un ruolo tanto delicato, ovvero quello di centrale difensivo in una difesa a 4. Da braccetto si possono anche commettere delle leggerezze, poi dietro nella norma c’è un certo BIJOL, ma se sei l’ultimo uomo l’attenzione deve essere totale…. La superficialità con la quale RUNJIAC lo mette al fianco di GIANNETTI presuppone una ancora imperfetta conoscenza del calcio nostrano, notoriamente molto attento alla chiave tattica e nel massimizzare l’effetto delle debolezze altrui. Poco ci metteva infatti un mestierante seppur giovane come Pinamonti a castigare una difesa che aveva nel frattempo retrocesso KARLSTROM a fianco dell’argentino una volta espulso il lungagnone francese. Effetti, perdita di un centrocampista unico nel roster nel dettare i tempi per un difensore improvvisato. Mossa poco efficace davvero e partita in discesa per il grifone che non poteva immaginare di avere tali regali per una disputa da giocarsi in superiorità numerica per gli interi 90’.
Il primo tempo finiva mestamente senza varianti tattiche con l’ulteriore rischio di doppietta a causa di un improvvido retropassaggio di EHIZIBUE, candidato a recordman di torneo per i passaggi all’indietro (addirittura 94 nelle 14 tornate…) su cui GIANNETTI compiva un autentico miracolo difensivo. Tanto per dare il senso della mestizia, il primo tiro “telefonato” verso Leali giungeva alla mezz’ora di gioco. L’impressione che RUNJAIC abbia compreso ben poco nella prima frazione di gioco sul piano tattico veniva data dalla squadra che di fatto non aveva toccato palla.
Alla ripresa complici cambi ragionati – dentro KRISTENSEN ed EBOSSE – la squadra trovava in verità buoni equilibri tanto “da fare” la partita. Bene la grinta, primi sulle seconde palle, persino qualche occasione creata da cross o mischie in area, senza peraltro impensierire più di tanto il portiere avversario. Il match finiva poi di fatto a metà ripresa quando Zanoli, per buona parte incontenibile sull’out di destra (nel primo tempo ZEMURA non l’hai mai preso), si inventava l’ennesima incursione sulla quale un tocco, del tutto simile a quello di TOURÈ a Bergamo, perfido come pochi, finiva con deviare la palla rendendo vano l’intervento di OKOYE.
2-0 e di fatto gara in naftalina nonostante la verve di un BRAVO, entrato a sostituire il capitano, che meritebbe a nostro avviso un minutaggio assai superiore.
Non bastava mezz’ora di buon carattere a lenire l’ennesima sconfitta condita da tanti errori, da parte di tutti. C’è più di qualcosa da rivedere. La scelta di una difesa a 4 senza BIJOL (irrinunciabile) é parsa un totale azzardo con TOURÈ inadeguato (per ora) al ruolo.
Non basta essere alti per ricoprire un ruolo tanto delicato, serve essere anche svelti e attenti, l’errore spesso diviene fatale.
Male gli esterni, inadatti alla difesa. O si gioca con KRISTENSEN da una parte ed EBOSSE dall’altra oppure meglio accantonare da subito progetti a 4 dietro senza uomini tagliati per il ruolo. LOVRIC continua la sua fase involutiva, oggi ATTA sembra farsi preferire. THAUVIN non é più brillante come in passato e la squadra ne risente. In questo momento Iker BRAVO non avrà lo stesso carisma del francese, ma in attesa del Nino, un maggiore minutaggio per lo spagnolo non sarebbe disdicevole.
In avanti manca la conclusione sistemica. Non sempre le punte si possono inventare il gol come a Empoli. Serve che i centrocampisti, in attesa di PAYERO la cui assenza inizia a pesare, si buttino in area così come avveniva ad inizio torneo, EKKELENKAMP in primis.
Rui MODESTO non percepiamo ancora quanto possa dare in chiave offensiva, certo che aspettarsi cross da EHIZIBUE diventa un po’ arduo. Insomma c’è da lavorare parecchio poiché sembra, stando ai numeri, ci sia una netta involuzione se é vero come é vero che dalla 5ª giornata in là, la graduatoria ci assegna una marcia da B.
Non eravamo da coppa prima, non siamo da retrocessione ora, ma il ruolino di SOTTIL, partito a bomba, poi peró arrivato sulle gambe sul finale, ce lo ricordiamo tutti… vogliamo davvero una poco gradita replica?
AM