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Dall’insperato avvio alla squadra che verrà

Dopo la gran partenza attesi consolidamenti e innesti
Redazione

È innegabile che nessuno si sarebbe atteso una partenza sprint dalla squadra di RUNJAIC. Pur capitalizzando al meglio ogni singola gara, e crescendo partita dopo partita in personalità, al gruppo viene chiesto un consolidamento tecnico-tattico al fine di garantire quella sicurezza mentale, tipica delle squadre “fatte”, quale atteso preludio per una stagione importante e di consolidamento.

Il nuovo tecnico ha portato principi chiari, autostima e carattere agonistico, ma il difficile arriva proprio ora, non solo per la doppia trasferta di Parma e Roma, quanto nel verificare se il mister saprà tenere alta la tensione come sembra non essere riuscito in passato il tecnico incaricato, vedi Sottil, Cioffi, Gotti, abili per non oltre 5,6 settimane. Tutti ricordiamo la partenza di Sottil che illuse fuori misura, persino Cioffi andó ad impattare a Monza per poi conquistare San Siro, ma per proseguire poi come tutti ben sappiamo.

Se sia la tranquilla provincia ad allentare la fame, o il manico incapace a motivare, non é dato di sapere; solo la storia infatti ha il merito di consegnare sentenze. Chi ben comincia é a metà dell’opera si suol dire, appunto a metà….Nel calcio difficile vivere di ricordi, la pagnotta va conquistata giorno per giorno essendo pratica che é solita decretare una meritocrazia da “mors tua vita mea”.

Nessuno chiede di arrivare in coppa, ma di ottenere il massimo dai ragazzi questo sí, poiché dovrebbe costituire un imperativo sportivo. Quanto sarebbe gratificante quest’anno non sentir più pronunciare i fatidici 40 punti, i quali spesso determinano un traguardo al ribasso? Non sarebbe più stimolante parlare di 3 punti ogni 2 partite tanto per fissare un limite? Oppure se proprio si deve parlare di 40, potrebbe anche andare, pur di raggiungerli peró tassativamente dentro la Pasqua.

Come potrà evolvere allora questa Udinese con i nuovi innesti? Su che giocatori punterà forte il tecnico?

In porta é atteso il consolidamento di OKOYE, elemento su cui ha già messo gli occhi l’Inter che a giugno era pronta ad offrire ben 12 milioni per l’estremo nigeriano. Il club é convinto che il valore possa raddoppiare in breve e per questo si é cautelata con l’arrivo del giovane SAVA. A nostro avviso rappresenta un punto di forza della squadra.

Dietro non si é potuta evitare la partenza di PEREZ lusingato dai portoghesi del Porto. L’arrivo del gigante da 2,06 TOURÈ, sulla carta non rafforza il reparto in quanto servirà tempo e applicazione all’ex Lorient per trovare una collocazione stabile tra gli 11. Pur tuttavia la crescita attesa di KRISTENSEN oltre all’esperienza di GIANNETTI dovrebbero dare qualche garanzia al tecnico. L’aspetto non troppo esaltante é che tutti e tre si trovano più a loro agio nell’interpretare il ruolo di braccetto di sinistra. BIJOL come perno centrale é forse il giocatore più importante della rosa. KABASELE e PALMA rappresentano qualcosa più di semplici riserve.

Tra gli esterni fiducia a EHIZIBUE che se evitasse di passar palla all’indietro come regola di vita, sarebbe anche un buon puledro di gamba. Andrà educato sopratutto in ottica offensiva, ed anche per questo è stato acquistato Rui MODESTO le cui caratteristiche sembrano privilegiare invece l’attacco. Festy EBOSELE, altro elemento da fascia destra, dopo un mercato che sembrava portarlo in Turchia, è finito al Watford.

A sinistra non disponiamo di un Udogie, sia chiaro, ma tra KAMARA, ZEMURA oltre ad un ritrovato EBOSSE si spera di ottenere di volta in volta prestazioni almeno sufficienti. Forse in quel settore si poteva fare qualcosa in più sul mercato, anche se va ricordato che Rui MODESTO potrebbe tornare utile proprio su quell’out.

In mezzo dopo la rinuncia a 3 titolari come WALACE, PEREYRA, SAMARDZIC, c’è necessità di definire nuovi equilibri. KARLSTROM sta autorevolmente trovando la propria collocazione tanto da dimostrare di poter essere la “mente” del centrocampo bianconero. Accanto a lui si dovrà comprendere chi sarà il giocatore maggiormente complementare al nazionale svedese. PAYERO parrebbe il più versato in tal senso, ma LOVRIC, ATTA, ZARRAGA e persino un EKKELENKAMP arretrato sulla linea mediana, potrebbero giocarsi le relative chances. Dati ritmi imposti, squalifiche, infortuni (speriamo pochi) non ci stupiremmo di ritrovarci alla fine del torneo con minuti dispensati ai centrocampisti tendenti all’equilibrio.

Avanti a loro i due ruoli da trequartisti se li divideranno in 5. THAUVIN accompagnato da condizione fisica adeguata, almeno per 65-70’ pare inamovibile. Dietro la prima punta il favorito sulla carta pare il Nino Maravilla il quale però avrà necessità di recuperare bene, dal fastidioso infortunio – evidente che potrà essere molto utile da autunno in là… BRENNER per ora ne é l’attuale sostituto tanto che se oltre al piede educato saprà far valere anche personalità e presenza in campo, evitando a volte di nascondersi, allora non sarà facile portargli via il posto.

In rampa di lancio però ci sono due giovanotti molto stimati dal tecnico, EKKELENKAMP che come detto ha per giunta l’attitudine a giocare anche qualche metro più indietro, e lo spagnolo Iker BRAVO che come tutti gli iberici possiedono qualità tecniche da vendere.

In avanti LUCCA vanta ancora crediti sufficienti tali da non mettere in discussione il ruolo, ma é pur vero che un DAVIS sano e disponibile per più dei 30’ soliti, rappresenta una concorrenza piuttosto temibile. Non si nega in partenza una possibile convivenza tra i due, anche se in quel caso diverrebbe inevitabile rivedere le caratteristiche del centrocampo. In terza linea parte il giovane PIZARRO su cui SANCHEZ é pronto a scommettere, ergo….

Ad ogni inizio di stagione siamo adusi dare un valore più in punti conquistabili che sulla posizione finale della squadra. Vero che qualcosa può sempre cambiare nel mercato invernale, ad ogni modo ci vogliamo sbilanciare dicendo che questa rosa potenzialmente potrà valere dai 52 ai 55 punti, con margini interessanti di crescita in ottica futura se si eviterà di lasciar partire i più bravi. 

Le prossime trasferte chiariranno molte delle aspettative.

AM

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