Nel caos generato nel calcio dallo stop per il coronavirus, bisogna mettere in conto anche il problema dei contratti in scadenza il 30 giugno. Non si sa ancora se il campionato ripartirà ma, se lo facesse, è chiaro che si sforerà oltre quel termine e, per parecchi protagonisti del nostro calcio, si aprirebbe la strada verso nuove discussioni.
Da più parti si è già sollevato il problema dei contratti in scadenza il 30 giugno: viene data per scontata una eventuale proroga per evitare situazioni complesse. Così dovrebbe essere e ben venga, visto che, guardando in casa Udinese, sono diversi i giocatori che si troverebbero in bilico.
Il nome che più circola in questo momento è quello di Rolando Mandragora, per cui si parla di rientro alla Juve dopo i due anni in Friuli, ma oltre a lui ci sono numerosi bianconeri in prestito che potrebbero rientrare.
L’unico in uscita è Ken Sema, che dopo aver trovato continuità e fiducia all’Udinese dovrà rientrare al Watford, forse con maggiori chance di impiego in Premier o come utile pedina di scambio. Gotti si troverebbe con due titolari in meno..
Farebbero rientro alla base friulana, invece, altri giocatori. Il più interessante è Antonin Barak, letteralmente rinato a Lecce (nella squadra che è diretta concorrente dell’Udinese per la salvezza); ma anche Andrija Balic, che nel Fortuna Liga ha giocato solo 3 gare; Cristo Gonzalez, 18 presenze e 3 reti in Liga 2; Nicholas Opoku, se l’Amiens non deciderà di riscattarlo (in Francia è titolare); Francisco Sierralta, che all’Empoli stava trovando spazio; Mamadou Coulibaly, a Trapani sicuramente più utilizzato che all’Entella; Stipe Perica, che il Mouscron dopo 7 gol in 15 gare potrebbe però riscattare; Svante Ingelsson, che forse sarebbe preferibile lasciare al Kalmar, dove stava trovando impiego.
Sarà più difficile rivedere il friulano Simone Scuffet, che lo Spezia intende riscattare a 1 milione. E, per altri motivi, giocatori a Udine finiti fuori dai programmi societari come Bajic, Matos, Micin e Aly Malle.
Tanti casi tutti da rivedere ma si spera di doverlo fare.. a tempo debito.