“Purtroppo è andata”. E come racchiudeva lui in tre parole il dolore finale di Italia Novanta, così tutti racchiudono oggi nel cuore un ricordo della voce che li accompagnati per anni e che risuonerà nei ricordi. La voce di un telecronista che accompagna e mai protagonista, che con un semplice “partiti” e tanti ” ed è gol”. Bruno Pizzul se n’è andato all’ospedale di Gorizia, dove era ricoverato. Sabato prossimo avrebbe compiuto 87 anni e li avrebbe festeggiati nella sua Cormons, dove era cresciuto e dove era tornato a vivere, quella stessa Cormons dove venerdi alle 14.30 in duomo si terranno i funerali. Quella stessa Cormons dove in piazza aveva raccontato il successo azzurro agli Europei, togliendosi lo sfizio di poter dire, quasi con riverenza, “oggi siamo campioni”.
Bruno Pizzul voce azzurra senza una vittoria mondiale, Bruno Pizzul e Baggio, Bruno Pizzul e le mille imitazioni del suo timbro nasale, le frasi in friulano ai tempi di mai dire gol. Pizzul mai ingabbiato in alcune di queste definizioni, Pizzul pozzo di conoscenza mai ostentata e sempre al servizio del racconto. Un telecronista, ex maestro, ex calciatore. Il fisico prestante, l’altezza, l’avevano portato al Catania, dopo gli inizi nella Cormonese, poi un infortunio. La formazione classica, quella universitaria, l’insegnamento e poi il concorso del 69, da cui ebbe inizio la sua carriera, culminata nel racconto di cinque mondiali e quattro europei tra il 1986 e il 2002.
Ma fu anche la voce di tante trasmissioni e del dramma dell’Heysel. Mai sopra le righe, senza bisogno di ostentare, è riuscito a entrare nel lessico sportivo collettivo comune.
Un mito per tanti, un friulano innamorato della sua terra e dei suoi amici, sapeva prestare la sua voce anche al più piccolo degli eventi di paese, a patto che ‘la tigre’ lo avesse accompagnato. Senza patente, definiva se stesso pigro, non lo era altrettanto però nel dovere di conoscere e approfondire.
Le lunghe leve gli conferivano l’eleganza nell’aspetto, che l’uso perfetto della lingua davano alla sua voce. Ben pochi no ha detto a chi gli ha chiesto anche dopo il rientro in Friuli un commento o una riflessione, e anche su Telefriuli aveva partecipato a Bianconero. Purtroppo è andata, ma è stato tutto davvero molto bello. Mandi Bruno e grazie di dut.
Addio a Bruno Pizzul, con la sua voce è stato “tutto molto bello”
Il Friuli piange il grande cronista
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