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Vincono Venezia e Sampdoria

Seconda vittoria consecutiva per i lagunari. Tre punti fondamentali per i blucerchiati
Monica Tosolini

Il Venezia non si ferma più e dopo aver battuto la Roma ha trovato il secondo successo consecutivo in Serie A superando 1-0 il Bologna al Dall’Ara e salendo a quota 15 punti in classifica. Partita bloccata e disputata a ritmi blandi, decisa al 61′ da Okereke con uno scavetto davanti a Skorupski nell’unica occasione del match dei lagunari. Prima e dopo il Bologna ha provato a sfondare il muro arancioneroverde, ma senza mai impensierire Romero.

LA PARTITA

Se tre indizi fanno una prova, il Venezia è atterrato con tutto il diritto in questa Serie A. Dopo il pareggio in casa del Genoa e la vittoria contro la Roma prima della sosta, gli arancioneroverdi di Zanetti hanno trovato il successo anche in casa del Bologna, giocando una partita difensiva e ordinata strappando l’1-0 nella prima vera occasione da gol con Okereke. Prima e dopo il leit-motiv della sfida ha visto i rossoblù controllare il possesso palla e il gioco, senza però mai alzare il ritmo delle giocate per sorprendere la fase difensiva del Venezia. 

Fare poche cose, ma semplici e fatte bene. Con questo motto il Venezia è salito a 15 punti in classifica portandosi momentaneamente a +6 sulla zona retrocessione e lo ha fatto cercando di consolidare la propria difesa prima ancora che pensare a come poter far male all’avversario. A Bologna il piano di attirare i rossoblù nella propria metà campo ha funzionato, costringendo la squadra di Mihajlovic a centinaia di passaggi in orizzontale senza mai lasciare lo spazio e il tempo ai giocatori più tecnici, come Arnautovic, Barrow e Soriano di puntare la porta con decisione. Le conclusioni più pericolose del Bologna sono state tutte più potenziali che reali, nessun intervento per Romero e solo qualche conclusione dalla distanza finita in angolo (17-0 il computo finale) per i rossoblù.

Di contro il Venezia ha evidenziato al massimo il concetto di cinismo nel calcio, almeno fino agli ultimi minuti in cui Tessmann, Kiyine ed Henry hanno fallito l’occasione del raddoppio con gli avversari ormai completamente sbilanciati. Prima di allora una occasione potenziale da gol è stata creata dalla squadra di Zanetti, nemmeno troppo limpida, e un gol è arrivato. Merito della freddezza di Okereke al 61′ che al termine di un’azione confusa e rifinita con tanto di rimpallo vincente da Busio, ha avuto la bravura di superare Skorupski in uscita con uno scavetto vincente da tre punti.

LE PAGELLE

Arnautovic 6 – Le trame offensive del Bologna passano sempre da lui. I compagni lo cercano, forse fin troppo rendendo prevedibile l’azione, ma lui con forza e tecnica prova a sfondare.

Orsolini 5,5 – Torna da titolare in un ruolo inedito, sempre sulla sinistra ma a tutta fascia. Le movenze sono le solite, il dinamismo anche ma i suoi palloni spioventi sono sempre leggibili dalla difesa avversaria.

Okereke 6,5 – Un pallone giocabile con pericolosità, un gol. Anche con un pizzico di fortuna nell’azione del gol, ma si fa trovare pronto ed è quello che conta dopo un’ora nascosto.

Ceccaroni 7 – Lui e Caldara dirigono il muro con il quale il Venezia respinge gli assalti del Bologna costringendo la squadra di Mihajlovic a conclusioni dalla distanza. Sui palloni alti è concentrato e vincente.

IL TABELLINO

BOLOGNA-VENEZIA 0-1
Bologna (3-4-2-1):
 Skorupski 6; Soumaoro 5,5, Medel 6, Theate 5,5; Orsolini 5,5 (24′ st Vignato 6), Svanberg 5,5, Dominguez 5,5 (42′ st Viola), Hickey 5,5 (34′ st Santander sv); Soriano 5, Barrow 5 (24′ st Sansone 6); Arnautovic 6. A disp.: Bardi, Bagnolini, Binks, Bonifazi, Djks, Mbaye, Cangiano, Van Hooijdoonk. All.: Mihajlovic 5,5.
Venezia (4-3-3): Romero 6; Mazzocchi 6, Caldara 7, Ceccaroni 7, Haps 6; Busio 6 (35′ st Modolo sv), Vacca 6,5 (14′ st Tessmann 6), Ampadu 6; Aramu 5,5 (14′ st Kiyine 6,5), Okereke 6,5 (34′ st Peretz sv), Johnsen 5,5 (9′ st Henry 5,5). A disp.: Lezzerini, Maenpaa, Molinaro, Sigurdsson, Bjarkason, Heymans, Forte. All.: Zanetti 6.
Arbitro: Chiffi
Marcatori: 16′ st Okereke
Ammoniti: Busio, Romero (V)
Espulsi: nessuno

La Sampdoria prende 3 punti preziosissimi a Salerno, uno 0-2 timbrato dallo sfortunatissimo autogol di Di Tacchio e dal raddoppio di Candreva. Classica partita tra squadre di fondoclassifica, ricca di errori e con pochissimi lampi di bel calcio (di Quagliarella soprattutto), risolta in un paio di minuti alla fine del primo tempo e gestita dagli uomini di D’Aversa nonostante un certo calo fisico nell’ultima mezz’ora. 

LA PARTITA 
L’opportunità per la Salernitana è di quelle che capitano una volta ogni tanto. Affrontare una squadra di pari rango sul proprio terreno significa vivere uno snodo-chiave della stagione. Colantuono se ne rende perfettamente conto e sceglie di rinunciare a Simy, schierando davanti la coppia Djuric-Gondo e Ribery alle loro spalle, per cercare di accendere la luce. Classico 4-4-2 per D’Aversa, con l’attacco espertissimo Quagliarella-Caputo. Partono meglio i campani ma senza mordere. Vanno dritti al sodo gli ospiti, che in poco più di un quarto d’ora si fanno già vedere dalle parti di Belec con un doppio tentativo (respinto) di Quagliarella, un tiro dal limite (altissimo) di Candreva e una rovesciata di Caputo, più scenografica che insidiosa. 

La potenziale differenza tecnica è quasi subito abbastanza evidente, ovviamente a favore della Samp. Quando il pallone è in possesso di Quagliarella e Caputo ma anche di Candreva e Augello, la sensazione è quella di una svolta imminente, ma dietro gli uomini di Colantuono mantengono il giusto ordine. Hanno comunque a disposizione l’arma del ritmo e provano a utilizzarla, consci dei propri limiti e della necessità di portare a casa qualcosa, con le buone o con le cattive. 

La svolta arriva alla fine del primo tempo e avviene in un paio di minuti. Qui la differenza tecnica c’entra poco, perché il vantaggio sampdoriano nasce da una mezza disattenzione dei campani su un calcio d’angolo, con il cross di Candreva che sbatte sulla schiena di Di Tacchio e finisce in porta. Una circostanza avversa che scatena una reazione, giusta dal punto di vista della foga, molto meno per la lucidità. Così durante un attacco in massa, Di Tacchio e Ribery si scontrano al limite dell’area avversaria, i doriani partono a cento all’ora e si ritrovano dall’altra parte in quattro contro uno. Troppo facile l’assist di Quagliarella per Candreva, preciso il diagonale secco di destro dell’esterno. 

Un po’ con la forza della disperazione e un po’ con i cambi, Colantuono prova a riaprirla all’inizio del secondo tempo, ma quando la Salernitana riesce ad andare dall’altra parte, trova Audero attento e lucido sulle conclusioni di Ranieri e Coulibaly. D’Aversa invece sembra quasi intimorito dall’idea di cambiare qualcosa, mantiene l’ordine precostituito, punta sulla qualità tecnica dei suoi, si vede anche annullare dal Var un gol di Caputo per fuorigioco quasi millimetrico. 

Finiscono presto le energie della Samp e il cronometro sembra non andare avanti. D’Aversa raccoglie i suoi davanti all’area, troppo schiacciati per stare tranquilli ma anche troppo in debito d’ossigeno per organizzare le ripartenze. Dall’altra parte spostano la gara sul piano fisico, con l’uscita di Ribery davanti la Salernitana ha i pesi massimi Simy e Djuric, più Bonazzoli che prova a dare brio svariando sui lati. Le occasioni però arrivano solo su giocate casuali, lanci lunghi, spizzate e mezze mischie. Là dietro la prende quasi sempre Colley e alla fine di un secondo tempo spezzettato, con poche idee e tanta paura, la Sampdoria porta a casa 3 punti che possono fare davvero comodo. 

 

LE PAGELLE 

Ribery 6 – Non potendo più correre sciolto come ai vecchi tempi, prova ad accendere qualche scintilla da trequartista, le idee ci sarebbero anche, è la gamba che manca un po’ ormai. Bene i primi minuti, poi lunga pausa e un ritorno prepotente nella ripresa. Poi si deve arrendere. 

Coulibaly 6,5 – Tanta quantità e anche quel pizzico di qualità che non guasta, gioca in maniera molto istintiva e le incursioni più pericolse sono le sue. 

Candreva 6,5 – Per il modo di giocare della Samp è un vero e proprio regista esterno. Dalle sue iniziative arrivano le opportunità più interessanti, magari non sempre precise al 100% ma sicuramente coraggiose. Poi va a concludere personalmente per il gol del 2-0. 

Belec 6 – Come spesso è avvenuto in carriera, è da considerare un portiere di quantià. Se gli tirano tanto ne prende tante, ma subisce anche diversi gol. 

Quagliarella 6,5 – la sua lucidità in ogni momento è esemplare, come quando gestisce alla perfezione il contropiede che porta al secondo gol blucerchiato firmato da Candreva. Per il resto, solita grande generosità. 

Di Tacchio 5 – Buon lavoro di contenimento in mezzo al campo, ma alla fine del primo tempo in un paio di minuti manda avanti gli avversari, priuma deviando fortuitamente nella propria porta un cross di Candreva, poi scontrandosi con Ribery al limite dell’area avversaria e dando via al contropiede dello 0-2. 

Augello 6,5 – Ha la maturità sufficiente per fare bella figura in partite così, insidiose ma contro pari grado. Così piano piano scala le classifiche di ruolo. 

Audero 7 – Dopo quasi  un’ora di inattività, va a prendere in un minuto e mezzo una girata di Ranieri e un tiro dal limite di Coulibaly che valgono davvero tanto. 

Colley 7 – Palloni alti o palloni bassi per lui pari sono, li prende quasi tutti, coprendo qualche carenza di forma dei suoi compagni di reparto. 

 

IL TABELLINO 
SALERNITANA-SAMPDORIA 0-2
Salernitana 
(4-3-1-2): Belec 6; Zortea 5 (10′ st Kechrida 5), Gyomber 6, Gagliolo 6, Ranieri 6; L. Coulibaly 6,5, Di Tacchio 5 (22′ st Schiavone 5,5), Kastanos 5,5 (1′ st Obi 6); Ribery 6 (22′ st Simy 6); Gondo 5 (10′ st Bonazzoli 6,5), Djuric 5,5. Allenatore Colantuono 5,5. A disp.: Fiorillo, Delli Carri, Bogdan, Jaroszynski, Capezzi, Vergani. 
Sampdoria (4-4-2): Audero 7; Bereszynski 5,5 (16′ st Dragusin 6,5), Ferrari 6 (20′ st Chabot 6), Colley 7, Augello 6,5; Candreva 6,5, Ekdal 6, Thorsby 6, Verre 5 (16′ st Askildsen 6); Quagliarella 6,5 (41′ st Gabbiadini sv), Caputo 6. Allenatore D’Aversa 6. A disp.: Ravaglia, Falcone, Depaoli, Murru, Trimboli, Yepes, Ciervo, Gabbiadini. 
Arbitro: Giacomelli 
Marcatori: 40′ pt aut. Di Tacchio (Sam), 43′ pt Candreva (Sam)
Ammoniti: Bereszynski, Ekdal. Chabot (Sam)
Espulsi

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