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Tuttosport: Toro, l’Everton offre Beto

La priorità per il Toro a gennaio sarà trovare il sostituto di Zapata. Vagnati guarda anche a un possibile rinforzo che conosce bene la Serie A: in due campionati in Italia ha realizzato 21 reti. In Premier il centravanti non ha ripetuto le ottime stagioni con l’Udinese. Il club dei Friedkin valuta l’ipotesi di cederlo in prestito per recuperarlo Potrebbe anche passare alla Roma, ma lì sarebbe la riserva di Dovbyk È costato 30 milioni: perché non si svaluti deve giocare titolare
Monica Tosolini

Dopo due stagioni brillanti all’Udinese, con cui ha collezionato 22 reti in 65 presenze, Beto ha visto calare drasticamente il suo rendimento all’Everton, dove ha segnato solamente 7 gol in 46 partite in cui spesso ha giocato da subentrato. In Inghilterra le cose non stanno andando benissimo per il centravanti portoghese acquistato dall’Everton per 30 milioni e ora sceso alla cifra di 20. Sta continuando a ‘deprezzarsi’, per questo il club ha deciso di limitare i danni cercando di venderlo. Ed ecco l’idea Torino, di cui parla Tuttosport: “Le cifre dell’operazione sono in teoria un muro invalicabile, ma in pratica possono essere “aggirate”. Nel senso che Vagnati, al quale Cairo difficilmente concederà libertà di spesa (eufemismo), non può nemmeno pensare di acquistare il giocatore. Che, però, l’Everton non esclude di concedere in prestito. Certo, a condizione che il calciatore abbia garanzia di impiego in modo tale da rivalutarsi. E qui le esigenze dei Toffees e del Torino coincidono. Per la società inglese, rilevata dai Friedkin già proprietari della Roma, sarebbe assai agevole spostare Beto dall’Everton ai giallorossi. Che però, a differenza dei granata, hanno già il centravanti di riferimento. Nella Capitale, quindi, Beto sarebbe la riserva di Dovbyk, difficilmente riuscendo a far nuovamente lievitare il prezzo del proprio cartellino. Da qui l’ipotesi di mandarlo dove possa essere protagonista. Nel Toro, che con l’infortunio di Zapata ha perso larga parte del potenziale offensivo – nessun gol segnato e pochissime occasioni create nelle ultime tre uscite -, il centravanti nato a Lisbona avrebbe il posto fisso, per dirla con Zalone. Novanta chili di peso distribuiti in centonovantaquattro centimentri di altezza, l’ex dell’Udinese ha caratteristiche assimilabili a quelle del colombiano. Sarebbe insomma l’elemento ideale per offrire un buon contributo di gol, nonché per agevolare Adams a ritrovare lo smalto perduto con l’uscita di scena di Zapata. Compagno di squadra con il quale, a differenza di Sanabria con il quale sta formando una coppia spuntata, si trovava a meraviglia. 
Di passaporto portoghese per nascita, Beto a ottobre ha però esordito con la Guinea-Bissau da dove arrivano i genitori. Due le presenze, entrambe contro il Mali nelle qualificazioni per la Coppa d’Africa (sconfitta per 1-0 l’11 ottobre, e 0-0 quattro giorni dopo). Un punto d’arrivo importante, per un giocatore a suo tempo scartato dal Benfica, ma non piegato nella volontà di emergere. Impiegato in un fast food per contribuire economicamente alle spese della famiglia, Beto inizia la carriera con l’Olimpico do Montijo, nella terza divisione portoghese. I 21 gol in 34 partite gli valgono la chiamata della Portimonense, poi la storia recente: l’Udinese, l’Everton, e a gennaio la possibilità di accasarsi al Toro”. 

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