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Spareggio salvezza, si rivaluta la sede della gara

Monica Tosolini

La scelta dello stadio ‘Friuli’ per ospitare lo spareggio salvezza tra Spezia e Verona non è ancora stata ufficializzata: sembra che la Lega stia rivedendo la decisione. Molte, infatti, le polemiche sollevate dalla designazione. Ad esprimersi in maniera contraria il sindaco di La Spezia Pierluigi Peracchini in una nota: “La scelta della Dacia Arena di Udine per giocare lo spareggio tra Spezia e Verona è un’offesa ai tifosi spezzini e una mancanza di rispetto per la città e la nostra provincia. Queste partite valgono la storia di un club e di un territorio e la scelta del campo deve essere presa con attenzione e risultare un territorio neutro per tutti. Il percorso pone problemi di sicurezza e ordine pubblico perché c’è il rischio evidente che le due tifoserie possano incontrarsi durante il tragitto e i rapporti tra i tifosi vanno considerati. Chiediamo alla Lega Serie A di rivedere questa decisione e trovare una soluzione che garantisca equità e imparzialità.

L’allarme è lanciato anche dal sindacato di polizia. Il Segretario generale Fsp Polizia di Stato Valter Mazzetti ha spiegato: “Per gli operatori che devono garantire la sicurezza cresce la preoccupazione, già alta, per lo ‘spareggio salvezza’ fra Verona e Spezia che si dovrà giocare domenica alle 20.45. Questo alla luce della scelta della Dacia Arena come campo neutro per disputare una partita caratterizzata da fortissima tensione, dal momento che è in gioco l’unica possibilità di non retrocedere in serie B.

Per raggiungere Udine, infatti, le tifoserie avversarie dovranno percorrere il medesimo tratto autostradale della A4, ed è altamente probabile che vengano in contatto. Definire la scelta ‘infelice’ è un eufemismo. I continui incidenti che si verificano in occasione delle partite di calcio, e soprattutto i numerosi appartenenti alle forze dell’ordine che puntualmente rimangono feriti – ben 9 la scorsa domenica a Brescia -, impongono di pensare alla sicurezza prima di tutto. Il resto deve rigorosamente venire dopo.

Siamo qui a dare un allarme prima che ci ritroviamo a commentare disperati i soliti disastri che non sono nuovi alle nostre cronache – aggiunge Mazzetti -, e che dovrebbero quantomeno servire per prendere decisioni quanto più ponderate possibili. L’autostrada e i suoi numerosi punti di sosta rischiano di diventare terreno di battaglia domenica, e per gli operatori di polizia il lavoro così sarà estremamente più complicato. Sarebbe ora di pensare all’incolumità di chi svolge il proprio lavoro prima di tutto, oltre che alle ovvie accortezze operative in occasioni del genere che, in Italia, ancora spesso rappresentano un barbaro scenario per i violenti di turno a cui non si riesce a rispondere con la dovuta fermezza, come ben sanno fare altrove”.

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