La Roma batte 3-1 il Torino nel posticipo della dodicesima giornata di Serie A e sale al terzo posto in classifica, agganciando la Juve a quota 24. I giallorossi si ritrovano in superiorità numerica dopo appena 14′ per il doppio giallo a Singo, la sbloccano al 27′ con un siluro di Mkhitaryan e raddoppiano al 43′ con Veretout su rigore. Nella ripresa calano il tris con Pellegrini (68′), prima del gol della bandiera di Belotti (73′), che non basta a riaprire il match. Granata ultimi a pari punti col Crotone.
LA PARTITA
Tutto troppo facile per la Roma, tutto sempre più maledettamente complicato per il Torino. I giallorossi vincono sul velluto una partita che si mette subito sui binari giusti: fin troppo severo Abisso nell’estrarre il secondo giallo, ma anche ingenuo Singo, che lascia in 10 i suoi dopo neanche un quarto d’ora condannando una squadra già in affanno a una serata da incubo. Gli uomini di Fonseca sembrano crescere in consapevolezza e fiducia partita dopo partita e in un campionato così equilibrato, con una classifica così corta, sognare non è proibito. Per i granta invece i tormenti continuano: terza sconfitta consecutiva e tonfo fino all’ultimo posto, raggiunti dal Crotone, con la peggior difesa della Serie A. Il cuore emerso negli ultimi 25 minuti è certamente un punto di partenza, ma per risollevarsi, già contro il Bologna, servirà molto di più. Giampaolo all’Olimpico sceglie di giocarsi il tutto per tutto con un undici rivoluzionato: Sirigu va in panchina, davanti a Milinkovic-Savic esordisce il giovane Buongiorno e a centrocampo torna titolare Gojak, con Lukic a supporto di Belotti in avanti. I granata partono anche in maniera piuttosto vivace, sfruttando la grande densità in mezzo per recuperare palloni e creare qualche interessante uno-contro-uno. La sfida è abbastanza equilibrata, ma cambia improvvisamente al 14′: Singo, già ammonito, interviene col piede a martello su Spinazzola, tocca evidentemente la palla, ma Abisso decide comunque di estrarre il secondo giallo. La Roma non perde tempo, si riversa in avanti e al 28′ la sblocca, con Mkhitaryan che raccoglie una ribattuta corta e con un siluro al volo batte Milinkovic-Savic. I padroni di casa dominano, sfiorano il raddoppio con Spinazzola al 36′ e lo trovano al 43′, quando Bremer tocca Dzeko al limite dell’area (dalle immagini il contatto sembra sulla linea) e il solito infallibile Veretout trasforma dal dischetto: 9 rigori su 9 a segno da quando veste il giallorosso. Nella ripresa il Torino è inevitabilmente costretto a inseguire il giro palla della Roma. I giallorossi però non alzano i ritmi e dopo 20′ tremano anche sul sinistro improvviso di Edera, che si stampa sulla traversa a Pau Lopez battuto. Lo spavento sortisce l’effetto di una sveglia e al 68′ i padroni di casa chiudono i conti: i neo entrati Pedro e Mayoral confezionano, Pellegrini ringrazia e trafigge Milinkovic-Savic con un bolide all’incrocio. Il sussulto d’orgoglio granata arriva, manco a dirlo, dal solito Belotti, che approfitta di un mezzo pasticcio tra Pau Lopez e Ibanez per buttare in rete il 3-1 con la consueta caparbietà. Il finale un po’ distratto della Roma fa infuriare Fonseca, ma non cambia un esito già scritto.
LE PAGELLE
Singo 4,5 – Primo giallo, ineccepibile, dopo appena 7′. Secondo, certamente discutibile, dopo altri 7. Comunque una doppia ingenuità che costa carissima ai suoi, nel momento forse più difficile degli ultimi 15 anni per il Toro.
Belotti 7 – La sua partita si trasforma presto in un calvario, che lui affronta con una generosità eccezionale. Lotta da solo contro tutta la difesa giallorossa, con grinta e un pizzico di fortuna si conquista anche il meritato gol della bandiera e nel finale guida la carica dei suoi alla ricerca di un’improbabile rimonta.
Mkhitaryan 7,5 – Si muove su tutto il fronte offensivo senza dare punti di riferimento, è il primo che i compagni cercano quando la squadra supera la metà campo ed è ormai una garanzia anche in fase realizzativa.
Spinazzola 7 – In parità numerica è lui l’arma in più della Roma, per la capacità di saltare l’uomo, creare superiorità numerica e guadagnarsi il fondo con costanza. Da una sua iniziativa inisistita nasce il gol del vantaggio. Ormai insostituibile per Fonseca.
Dzeko 5,5 – L’unica nota stonata della serata giallorossa è la performance del suo capitano. Fatica a trovare i compagni e a farsi trovare. A tratti quasi svogliato, il rigore che si procura è più frutto di un pasticcio della difesa granata che merito di una sua iniziativa.
IL TABELLINO Roma-Torino 3-1
Roma (3-4-2-1): Pau Lopez 6; Mancini 6 (1′ st Kumbulla 6), Smalling 6, Ibanez 6; Bruno Peres 6 (1′ st Karsdorp 6,5), Veretout 6,5, Villar 7 (14′ st Pedro 6), Spinazzola 7 (25′ st Calafiori 6); Pellegrini 7, Mkhitaryan 7.5; Dzeko 5,5 (14′ st Mayoral 6). Allenatore: Fonseca 6,5
Torino (3-5-1-1): Milinkovic-Savic 6; Bremer 5,5, Lyanco 6,5, Buongiorno 5,5 (32′ st Bonazzoli 6); Singo 4,5, Gojak 6 (23′ Ansaldi sv (45′ Edera 6,5)), Meité 5 (1′ st Rincon 6), Linetty 6, Vojvoda 5,5; Lukic 6 (1′ st Segre 6); Belotti 7. Allenatore: Giampaolo 5,5
Arbitro: Abisso
Marcatori: 28′ Mkhitaryan (R), 43′ rig. Veretout (R), 23′ st Pellegrini (R), 28′ st Belotti (T)
Ammoniti: Bruno Peres (R), Mancini (R), Villar (R), Lyanco (T), Calafiori (R) Espulsi: Singo (T), somma di ammonizioni