La Roma è stata battuta 2-3 in casa dal Bologna raccogliendo la quarta sconfitta nelle ultime cinque giornate di Serie A. All’Olimpico, in un clima di contestazione, la formazione di Juric non ha trovato la reazione sperata sul campo andando sotto al 25′ con la rete di Castro. Nella ripresa nemmeno la doppietta di El Shaarawy (63′ e 82′) è bastata ai giallorossi per interrompere il periodo negativo, battuti dai gol di Orsolini (66′) e Karlsson (77′). Al triplice fischio finale chiaro il malumore della tifoseria di casa per un ko che potrebbe mettere fine all’esperienza in panchina alla Roma di Juric.
LA PARTITA
Al peggio non c’è mai fine, penseranno i tifosi della Roma. In un clima surreale e di grande incertezza su presente e futuro, Juric si è presentato alla sfida contro il Bologna con un destino probabilmente segnato, ma senza Dybala, Pellegrini e Zalewski, tra mancate convocazioni annunciate e altre dell’ultimo minuto. All’Olimpico è arrivata la squadra di Italiano capace di raddrizzare una stagione iniziata male con un buon filotto di successi, ora tre consecutivi, ma soprattutto brava a sfruttare tutta la fragilità della squadra giallorossa nonostante il brutto infortunio di Ndoye al 22′ dopo un violento scontro con il palo della porta di Svilar. Il 2-3 ha fatto scoppiare la contestazione dell’Olimpico e con ogni probabilità ha chiuso del tutto l’avventura di Juric sulla panchina giallorossa.
In generale, il Bologna mostra un’identità chiara e un gioco definito, qualità che mancano alla Roma. La strategia di Juric sembra ridursi a un lungo lancio di Svilar per Dovbyk, sperando poi in qualche sviluppo nella metà campo avversaria. Una strategia povera, che produce solo un tiro da fuori area di Pisilli, facilmente bloccato da Skorupski. Per il resto, è solo il Bologna a dominare: prima con un tiro da fuori di Miranda, poi con Ndoye, che sfiora il gol al secondo palo su un’iniziativa di Orsolini, ma si infortuna alla tibia sinistra sbattendo contro il palo. Il gol, inevitabile, arriva al 25′: Castro segna in mischia, approfittando degli errori di Mancini e Celik. La Roma risponde solo con un’azione personale di Koné, uno dei pochi a salvarsi, che porta Soulé a colpire la traversa da buona posizione. A quel punto, la curva Sud si ribella: smette di tifare, abbassa le bandiere, molti tifosi lasciano lo stadio in anticipo e gli unici cori sono per Hummels. La Roma di Juric sembra ormai alla deriva, e il Bologna può controllare la partita a piacimento.
Nella ripresa, i giallorossi appaiono incapaci di reagire, senza la forza di cambiare l’inerzia della partita. L’Olimpico è sempre più silenzioso e si svuota gradualmente. Juric tenta di dare una scossa inserendo Shomurodov e il giovane Dahl, all’esordio. È El Shaarawy a provare a risvegliare la Roma: prima sfiora la traversa, poi riesce a segnare di testa, complice una svista di Skorupski. Ma l’illusione dura poco. Il Bologna risponde subito con Orsolini, che in contropiede supera nuovamente Angelino e segna l’1-2, grazie a una deviazione decisiva dello spagnolo. Skorupski si fa perdonare parando un colpo di testa di Ndicka su calcio d’angolo, mentre Dallinga trova quello che sarebbe il suo primo gol in Italia, annullato però per un tocco di mano. Poco dopo, il Bologna trova comunque il terzo gol con Karlsson, servito da Miranda. El Shaarawy accorcia nuovamente le distanze con un destro sotto l’incrocio per il 2-3, e nel recupero Dallinga sfiora il quarto gol per il Bologna. La partita si chiude con i rossoblù in festa, mentre la Roma sprofonda sempre più in crisi.
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LE PAGELLE
El Shaarawy 6,5 – La faccia dell’orgoglio giallorosso è la sua che in un clima ostile e a partita indirizzata ci ha messo tutto l’impegno del caso trovando anche la doppietta. Non basta e già questo vuol dire molto.
Angelino 5 – Prenderne uno per citarli tutti. La difesa della Roma fa acqua da tutte le parti, ma se dopo aver pareggiato il match nel giro di tre minuti concedi a Orsolini di entrare in area e mettersi la palla sul sinistro, allora vuol dire che la sfortuna la vai anche un po’ a cercare.
Dovbyk 5 – Pomeriggio amaro per l’ucraino, la punta di diamante che sembra ancora fuori dal contesto di gioco giallorosso. Non ne prende una e anche nel finale non gira in porta un pallone che in altri momenti avrebbe sicuramente insaccato.
Castro 7 – Un piccolo lottatore su ogni pallone che aggiunge tecnica e garra a un modo di giocare importante e fastidioso per le difese avversarie. Il gol arriva dopo un rimpallo, ma il modo con cui battaglia con la difesa della Roma ne certifica la crescita.
Orsolini 7 – Quarta partita di fila con gol per l’esterno rossoblù che sta trascinando Italiano fuori dal momento difficile di inizio stagione.
Karlsson 6,5 – Trova il gol con una giocata di classe che lo sblocca e fa rivedere a tutti la sua qualità. Che sia un nuovo inizio? Sicuramente la sua rete potrebbe avere chiuso una breve era giallorossa.
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IL TABELLINO
ROMA-BOLOGNA 2-3
Roma (3-4-2-1): Svilar 5,5; Mancini 5,5, N’Dicka 5,5, Angeliño 5; Celik 5 (16′ st Dahl 6), Cristante 5,5, Koné 5,5 (35′ st Paredes sv), El Shaarawy 6,5; Soulé 5 (13′ st Shomurodov 6), Pisilli 5,5 (16′ st Baldanzi 6); Dovbyk 5. A disp.: Marin, Ryan, Adbulhamid, Hummels, Sangaré, Le Fée. All.: Juric 4,5.
Bologna (4-2-3-1): Skorupski 6,5; De Silvestri 6, Beukema 6,5, Lucumì 6, Miranda 6,5; Freuler 6,5, Pobega 6; Orsolini 7 (39′ st Casale sv), Odgaard 6,5 (22′ st Fabbian 6), Ndoye 6 (22′ Karlsson 6,5); Castro 7 (22′ st Dallinga 6,5). A disp.: Bagnolini, Ravaglia, Holm, Posch, Casale, Corazza, Lykogiannis, Moro, Ferguson, Urbanski, Iling-Junior, Dominguez. All.: Italiano 6,5.
Arbitro: Manganiello
Marcatori: 25′ Castro (B), 18′ st El Shaarawy (R), 21′ st Orsolini (B), 32′ st Karlsson (B), 37′ st El Shaarawy (R)
Ammoniti: Mancini, El Shaarawy (R); De Silvestri, Miranda, Karlsson (B)
Espulsi: nessuno
(Sportmediaset.it)